CONSIGLIO COMUNALE DI MATERA, IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE ADRIANO PEDICINI
Il consiglio comunale ha rinviato dieci punti all’ordine del giorno riguardanti debiti fuori bilancio, gran parte di questi, provenienti da sentenze di Tribunali. Ritengo fondamentale rappresentare in maniera semplice quello che riguarda questa complessa materia, perchè è fondamentale far sapere come vengono spesi i soldi del contribuente. In primo luogo si deve dire che la quasi totalità dei svariati milioni di euro provenienti dal contenzioso derivano da una dissennata azione amministrativa che dagli anni 80 ad oggi, ha creato un debito ed un contenzioso immenso, tracimato da tempo, per il quale il comune di Matera, oggi e per i prossimi anni, dovrà dar fondo alle sue risorse.
Il milione e mezzo di euro necessari al pagamento delle sole dieci delibere portate in consiglio ieri, verrà prelevato da un capitolo che si chiama avanzo di bilancio, che al momento è in attivo per oltre tre milioni di euro. Questo attivo proviene dal mancato utilizzo di tali capitali che potremmo definire economie, a dirla in breve risparmi, soldi che dovevano essere spesi e non sono stati spesi, per mancati interventi, o semplicemente messi da parte per pagare debiti.
Quei soldi, non verranno utilizzati per l’arredo urbano o per opere necessarie alla città, o ancora per interventi nel sociale, ma andranno a risarcire errori amministrativi che qualcuno ha commesso. Le responsabilità di tali errori non sono mai state, nè trovate, nè richieste.
Qualche mio collega in questi giorni ha lanciato un grido d’allarme per un possibile dissesto economico, penso comunque che non abbia individuato le cause di tale ipotesi, spero evitabile, ad ogni modo, sono convinto che se ciò avvenisse, un concreto contributo a questa tesi venga data dal contenzioso giudiziario.
Il cittadino deve sapere che con le tasse che paga una buona percentuale di queste è destinata a risarcire spese legali, pareri e contenziosi giudiziari. Difatti con una piccola manovra, del prossimo consiglio dove le 10 delibere verranno votate, si dimezzerà l’avanzo di bilancio, per pagare debiti fuori bilancio, con una alzata di mano le casse del comune si alleggeriranno di 1.500.000,00 di euro.
Non si parla di come si è giunti a tale situazione, sembra non interessare a nessuno ma è presto detto: bandi di gara sbagliati o equivoci, espropi fatti male, incarichi ed affidamenti allegri, scelte dirigenziali sconsiderate e via dicendo. Tutto ciò ha alimentato procedimenti civili negli ultimi trent’anni per i quali è complesso contare quelli persi, un bimbo dell’asilo, col suo pallottoliere, quelli a vantaggio dell’amministrazione comunale.
Si pensi che persino l’Amministrazione Provinciale vanta un credito di svariati milioni di euro nei confronti del Comune, a cascata poi con varie ditte della zona industriale o privati che accumulano la montagna del contenzioso milionario.
Si è in difficoltà persino con socità con le quali si hanno in piedi affidamenti di servizi per i quali si dovrebbero incassare crediti, ed invece si accumulano debiti.
Un discorso a parte merita il contenzioso amministrativo delle contravvenzioni al codice della strada, che il cittadino sappia che per ogni ricorso accolto dal giudice di pace, il comune viene condannato al pagamento di circa 100,00 euro e sino ad oggi per la sola viale Italia le contravvenzioni cassate sono 5.000, a questo elementare conticino si aggiungano le spese di notifica e le spese delle apparecchiature. Le associazioni dei consumatori ed i loro avvocati, vantano crediti elevati nei confronti della casse comunali, grazie anche alla caparbietà di taluni che anzicchè ricorrere alla conciliazione hanno voluto affrontare il giudizio, ovviamente perdendo su ogni fronte.
Ho ascoltato con interesse, in Consiglio le considerazioni finali del Sindaco e mi ha fatto piacere apprendere che questi si definisca il primo vero sindaco della nostra città, che sente il peso del suo incarico e vi dedica 15 ore al giorno, forse non troverà molti validi collabboratori che seguiranno il suo tour lavorativo, ma in fondo di persone in gamba ce ne son tante, gli auguro di trovarle, ne ha bisogno.
Consigliere comunale Adriano Pedicini
CONSIGLIO COMUNALE DI MARTEDI 6 OTTOBRE 2010
Di seguito riportiamo l’elenco dei dodici punti all’ordine del giorno previsti nella seduta del consiglio comunale convocata alle ore 17 presso la sala consiliare della Provincia. L’orario di partenza era fissato per le 17 ma come accade ormai da tempo anche questa volta la seduta è cominciata in netto ritardo, per la precisione alle 17 e 53. Si procedeva all’appello ma prima di cominciare ad esaminare le questioni legate al bilancio comunale i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno presentato al presidente del consiglio Massenzio tre ordini del giorno dedicati a questioni di particolare interesse per la comunità materana: il trasferimento della direzione della Banca Popolare del Mezzogiorno da Matera a Crotone, la scelta del governo centrale prevista in un disegno di legge che cancellerà i vertici della sede Inal a Matera e la crisi della Ferrosud, storica azienda che dal 1964 si è insediata nella zona industriale di Jesce per produrre vagoni delle Ferrovie dello Stato e delle Fal. Tre temi sicuramente interessanti ma che hanno trasformato la discussione, pur arrichita da interventi qualificati, in un retorico rituale del piangersi addosso quando ormai le decisioni sono state già prese. Hanno preso la parola nell’ordine il sindaco Adduce e i consiglieri Angelo Tosto, Angelo Cotugno, Saverio Acito, Adriano Pedicini ed Enzo Acito. Matera continua in realtà a perdere pezzi legati al suo ruolo di capoluogo di provincia e siamo seriamente preoccupati sul futuro della nostra città. Ma al di là delle buone intenzioni Matera assiste inerme ad una progressiva fuga di tanti riferimenti istituzionali e produttivi che hanno rappresentato nel passato l’orgoglio della nostra città. Matera era la città della pasta, poi è diventata la città del salotto, adesso si candida a diventare una città turistica. Ma il cammino è davvero lungo e metaforicamente parlando non è il caso di guardare all’obiettivo del 2019 se non saranno risolte quelle emergenze che stanno trasformando un capoluogo di provincia come Matera in un posto desolato del sud Italia. Sulla Banca del Mezzoggiorno il consigliere Tosto ha lanciato una provocazione invitando tutti i materani a ritirare i depositi dalla banca locale. Se l’idea diventasse realtà sarebbero dolori per l’istituto di credito.
Per quanto riguarda la giunta non è passata inosservata l’assenza di due assessori, Maria Pistone, vice sindaco e assessore ai Sassi mentre Giuseppe Falcone, con delega all’igiene urbana, ha raggiunto la sua postazione in netto ritardo rispetto all’avvio dei lavori.
Per quanto riguarda le questioni legate al bilancio sono state affrontati solamente il primo e l’ultimo punto all’ordine del giorno, entrambi approvati dalla maggioranza. Il privo ha dato il via alla convezione che dovrà valorizzare Matera all’interno dei PISUS come grande attrattore turistico culturale mentre l’ultimo punto ha visto la maggioranza trovare l’intesa sull’assestamento di bilancio. Per gli altri dieci tutto è rimandato ad una prossima seduta.
Michele Capolupo
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I 12 punti previsti nella seduta odierna del consiglio comunale
1. P.O. FESR Basilicata 2007/2013 – PISUS Città di Matera Asse V “Sistemi Urbani” Obiettivo specifico V.2 – “Valorizzazione della città di Matera come ‘grande attrattore’ turistico-culturale”. Partenariato Istituzionale – Approvazione Convenzione.
2. Riconoscimento di debito fuori bilancio sig.ra Iacovone Vincenza Maria in esecuzione della sentenza del Tribunale di Matera n.13 del 9.1.2008.
3. Servizio di illuminazione votiva presso i cimiteri comunali. Riconoscimento debiti fuori bilancio (art. 194 comma 1 lett. E del D.Lgs. n. 267/2000). Ditta Calia Emanuele di Calia Aldo.
4. Riconoscimento debito fuori bilancio fitto cantiere N.U. di Via Altamura Cantiere della N.U., ubicato sulla S.S. 99 km. 13,800, periodo 1/7/2009 – 31/12/2009.
5. Riconoscimento debito fuori bilancio ditta Dibattista Domenico e variazione al bilancio di previsione 2010.
6. Riconoscimento del debito fuori bilancio dell’importo del contratto di transazione da stipularsi con TAMBURRINO EGIDIO in ottemperenza della delibera di G.C. n. 328 del 28/05/2009. Variazione di bilancio.
7. Riconoscimento debito fuori bilancio per adeguamento contrattuale ai Lavoratori Socialmente Utili.
8. Riconoscimento debiti fuori Bilancio (art. 194 – c.1 – lett. a – D.Lgs. n° 267/2000) – Prof. Vincenzo Cotecchia.
9. Lavori vari di manutenzione eseguiti dalla ditta Manicone Bellisario.Riconoscimento debiti fuori bilancio. Variazione di bilancio.
10. Lavori vari di manutenzione eseguiti dalla ditta D’Alessandro Antonio.Riconoscimento debito fuori bilancio. Variazione di bilancio.
11. Fornitura di materiale di ferramenta necessaria al funzionamento dei servizi comunali di competenza dell’Ufficio Tecnico. Ditta Grande Emporio Morelli. Riconoscimento debito fuori bilancio. Variazione di bilancio.
12. Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione stato di attuazione dei programmi (articolo 193 del D.Lgs 18.8.2000 n. 267).