COMMISSIONE D’INCHIESTA PARLAMENTARE PER LA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BASILICATA
Roma, 12 ott – Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha inoltrato una richiesta di relazione indirizzata all’Assessore alla Sanita’ della Regione Basilicata, Attilio Martorano, in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. Lo annuncia una nota della stessa Commissione.
”A seguito di numerose segnalazioni pervenuteci da parte dei cittadini – ha commentato Orlando – abbiamo chiesto all’Assessore competente di fornire notizie circa la destinazione dell’Ospedale civile Angelina Lo Dico di Tinchi di Pisticci (Mt). La Commissione acquisira’ tale documentazione per gli eventuali ulteriori adempimenti di competenza – ha aggiunto Orlando – nell’ottica del necessario contemperamento tra esigenze economico-funzionali e la garanzia del diritto alla salute dei cittadini di quell’area geografica”.
LETTERA DEI RAPPRESENTANTI DEI COMITATI IN LOTTA PER L’OSPEDALE DI TINCHI
All’Ordine dei Medici della Provincia di Matera
All’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Matera
All’Ordine dei Veterinari della Provincia di Matera
Alla Federazione degli Infermieri della Provincia di Matera
Al Collegio Ostetriche della Provincia di Matera
Oggetto: Situazione negli Ospedali della Provincia di Matera e in tutto il comprensorio ASM (Azienda Sanitaria del Materano) – Appello
I Comitati in lotta contro la chiusura dell’Ospedale di Tinchi di Pisticci (MT), in lotta dal 1° luglio 2010 sul suo tetto più alto
DENUNCIANO
alle spettabili Istituzioni in indirizzo e agli Organi di stampa la grave e inquietante situazione della sanità materana, che nei pochi presidi ospedalieri residui sta rasentando addirittura il caos, in conseguenza di decisioni arbitrarie e illegittime prese dalla Direzione Generale ASM (Azienda Sanitaria del Materano), che come è noto ha arbitrariamente determinato la chiusura/ridimensionamento/riorganizzazione dei servizi sanitari di diversi nosocomi (Tricarico, Stigliano, Tinchi e prossimo obiettivo Policoro).
Gli effetti di tali decisioni scellerate stanno determinando una pericolosa disorganizzazione, i cui effetti ricadono direttamente sulla salute dei cittadini e sulla necessaria serenità operativa che deve caratterizzare ogni singola figura professionale del sistema sanitario nel suo complesso.
In questi giorni ci stanno giungendo sempre più numerose e pressanti segnalazioni di disorganizzazione sanitaria direttamente collegata alle decisioni ASM, spesso rese esecutive con ordini impositivi se non addirittura minacciosi, assolutamente inconciliabili per un Paese che si vuole definire “civile”.
A determinare ciò sono essenzialmente alcuni pseudo-dirigenti ben collegati o comunque direttamente spalleggiati politicamente da personaggi che oramai ritengono la sanità pubblica puro terreno di conquista, di dominio o di “affari”.
In taluni casi gli episodi segnalati rasentano il vero e proprio Mobbing, esercitato da figure dirigenziali spesso incompetenti se non addirittura losche e senza scrupoli.
Alla luce di tutto ciò e nell’interesse primario della salute dei cittadini, vogliano le SS.LL. attivarsi per meglio monitorare la situazione complessiva in cui verte la Sanità materana, ricorrendo a tutti gli strumenti previsti dalla legge per contrastare le illegalità che dovessero essere riscontrate dalle segnalazioni dei rispettivi iscritti e/o dei cittadini utenti.
Nello stesso tempo gli scriventi Comitati lanciano un pressante
APPELLO
a tutti gli operatori sanitari e ai cittadini del comprensorio ASM della provincia di Matera affinchè denuncino con maggiore puntualità alle Autorità previste, agli Ordini istituzionali in indirizzo e agli Organi di stampa ogni evento di malasanità/disservizio/disorganizzazione/mobbing che mal si concilia con le giuste aspettative di una sanità pubblica civile, rispettosa della dignità, puntuale ed efficiente.
Tinchi, 12 ottobre 2010
Per i Comitati in lotta per l’Ospedale di Tinchi – Pietro Tamburrano, Domenico Giannace
Dal tetto dell’Ospedale – 103° giorno
TINCHI – E’ normale proclamare “Tinchi o morte?”. E’ quanto si chiedono i cittadini in lotta da 103 giorni per l’ospedale non intravedendosi alcun segnale positivo, nonostante le promesse e i rinvii. Se la pazienza è la virtù dei forti anche in questo caso, le riflessioni sono ben altre e riguardano il diritto dell’uomo alla felicità, che, però, in Basilicata, è negato dopo l’accantonamento del diritto alla proprietà collettiva del territorio. I due comitati civici in lotta fanno rilevare come si contesta per avere giustizia e lavoro, per non emigrare, per non morire di inquinamento. Ma i diritti dei cittadini, invece di essere soddisfatti sono caratterizzati da lotte impari e disperate, disonorevoli non per chi le fa, ma per chi le provoca. “La provincia di Matera -si legge in un comunicato- sembra quella più vocata a rendere infelici i propri abitanti. Il Metapontino era la California del Sud, ora è terra di veleni. Questa provincia italiana non è normale. Qui si recupera tutto tranne la felicità delle persone. I tagli alla Sanità, per esempio, sono superati soltanto dai tagli dei nastri fatti dai Governatori, Parlamentari, Eminenze, Eccellenze, per inaugurare opere convenienti più alla vanità che ai bisogni. Ma la gente di questa terra continua a investire privazioni e risparmi per la felicità almeno dei propri figli, che versano tasse e mensilità a Comuni, Università e proprietari del Centro e del Nord di questa Penisola. Mai come ora i pubblici tradimenti schiantano i sogni e le speranze nostre e dei nostri figli. Eppure crediamo ancora nell’Unità della Nazione, nella saldezza della Costituzione, nella funzione delle pubbliche istituzioni, nella necessità degli adempimenti elettorali. Sappiamo, però, che la persona umana è centrale rispetto alla esistenza stessa dello Stato, della Legge, dell’Economia e della Giustizia. Sono morti altri quattro italiani perché in terra afghana si affermino i principi appena evocati. Sul tetto dell’Ospedale di Tinchi si sta lottando per affermare diritti che esprimono bisogni. La comparazione è sproporzionata, e forse anche dissacrante. Però si può morire su entrambi i fronti. Sul tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi di Pisticci le telecamere potrebbero essere invitate a riprendere in diretta la morte di qualcuno di noi!”
Giuseppe Coniglio
Questi cittadini di Tinchi approfittano degli episodi più tristi (la povera mamma di Bernalda morta a Policoro, i soldati morti) per mettere im mezzo questo benedetto ospedale. Si vergognino e se ne tornino a casa, si trovino un’occupazione, visto che sicuramente non hanno niente da fare se non vomitare parole in libertà.