L’Accordo Quadro sottoscritto il 20 settembre 2010 tra Regione Basilicata e parti Sociali e Datoriali per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, è stato approvato dalla Giunta regionale.
Lo rende noto l’assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone, che evidenzia il raggiungimento di importanti obiettivi quali “l’estensione del ricorso ai trattamenti di integrazione salariale in deroga, per far fronte alla crisi produttiva ed occupazionale che sta attanagliando il nostro Paese, ai lavoratori ultra cinquantacinquenni disoccupati al 1° gennaio 2010 e che maturino il diritto di pensione entro il 2017; ai datori di lavoro e ai lavoratori loro dipendenti che, in base alla normativa vigente, non possono ricorrere agli strumenti di cassa integrazione guadagni e mobilità previsti dalle leggi 164/75 e 223/91”.
Le domande – precisa l’assessore Mastrosimone – devono essere presentate alle competenti sedi Inps a cura degli interessati entro e non oltre il 30.11.2010 pena la decadenza dell’eventuale diritto alla percezione dell’ammortizzatore.
L’indennità equivalente alla mobilità in deroga – si legge nel provvedimento – è riconosciuta ai lavoratori in stato di disoccupazione ai sensi della normativa vigente licenziati per giustificato motivo oggettivo, o il cui rapporto di lavoro sia cessato per procedure collettive o per risoluzione del contratto di apprendistato a condizione che il rapporto di lavoro sia cessato da non più di 68 giorni e che i lavoratori interessati non siano in possesso dei requisiti individuali necessari per beneficiare dei trattamenti di cui all’articolo della legge 23 luglio 1991 n. 223.
Per quanto riguarda gli ultra cinquantacinquenni l’indennità è riconosciuta, limitatamente all’anno 2010 se compatibile con la disponibilità delle risorse finanziarie che in primo luogo devono garantire la copertura per l’erogazione di Cig e mobilità in deroga, ai lavoratori che:
alla data del 1° gennaio 2010 abbiano compiuto i 55 anni di età;
risultino disoccupati alla data del 1° gennaio 2010;
maturano il requisito pensionistico entro il 2017;
Nel caso in cui le risorse non risultassero sufficienti per tutti – è scritto nell’Accordo approvato dalla Giunta regionale – si darà la precedenza a coloro che risultano più anziani per età anagrafica. Sono compresi nella platea anche i lavoratori che risultano essere stati licenziati da aziende non operanti nel territorio regionale ma residenti in Basilicata e i lavoratori residenti in Basilicata, licenziati da aziende con stabilimenti in regione ma con accentramento contributivo in altre regioni.