Due nuovi under alla corte di Pietro Ruisi. Ha già firmato l'attaccante Yuri Papa, classe '90 originario di Squinzano, il centro nel quale è nato anche il gioiello Cristiano Ancora, ex Casarano mentre resta in prova un centrocampista franco-algerino, che richiama alla mente il grande Zinedine Zidane, ma è chiaro ci scomodiamo questo campione solamente perchè hanno in comune la doppia nazionalità. Magari questo ragazzo dimostrasse sul campo le stesse qualità del grande Zizou. Mettiamo da parte i sogni e i paragoni irriverenti e torniamo al Matera. Nel pomeriggio la squadra è tornata al lavoro per preparare la delicata trasferta di Bitonto. Mister Ruisi, che tornerà in panchina proprio sul campo che lo ha visto protagonista due anni fa, si gioca un grossa fetta di credibilità proprio nella gara che apre il girone di ritorno. Non potrà disporre di Naglieri e Deleonardis ma Caccavale è sicuramente sulla via del recupero e sarà della partita. E siccome le partite si vincono a centrocampo mister Ruisi potrà utilizzare per la prima volta un vero regista, Angelo Cimadomo, ex di turno assieme a Camasta e Raimondi. A proposito di reparto arretrato, il giudice sportivo punirà il difensore Roberto Cocca con almeno un turno di squalifica dopo la sfortunata espulsione rimediata a Grottaglie. Se il primo giallo è stato frutto di un'ingenuità (è da sciocchi farsi ammonire per impedire agli avversari di battere un calcio di punizione a metacampo) il secondo provvedimento è stato provocato da un episodio sfortunato: come hanno confermato le immagini Cocca allarga il braccio per invitare i compagni di reparto a stare attenti sull'attacco tarantino ma l'arbitro applica alla lettera il regolamento e Cocca deve lasciare il campo in anticipo dopo la seconda ammonizione. Con Cocca fuori gioco Ruisi non deve nemmeno pensarci un attimo su chi schierare al centro della difesa, visto che ha deciso di ricomporre a Matera la stessa coppia che giocava a Bitonto di due anni fa, composta proprio da Camasta e Raimondi. Con Caccavale e Petruzzelli in campo, si ripropone anche in settimana il rebus-under ma è ancora presto per azzardare pronostici sulla formazione da opporre al Bitonto. Suggerire la formazione ideale a qualsiasi allenatore è diventato ormai uno sport nazionale e Matera non fa eccezione. Ma un conto è giudicare o suggerire le scelte con discrezione e per il bene del Matera, un altro è sparare nel mucchio salvo poi giudicare attraverso "Sassilive.it" la prestazione di Valdez (vero Patrixoo?).
E' troppo facile – lo pensiamo anche noi – nascondersi dietro una tastiera con un nick name e scrivere quello che passa per la mente. E' il prezzo da pagare quando si opera in un contesto telematico come il nostro. Grazie agli amici di Slynet, Sassilive.it ha permesso tutto questo con Sassiblog e ha migliorato questo servizio proprio perchè crede in questo strumento democratico e interattivo. E lasciatemi dire con un pizzico di orgoglio che dopo aver invitato gli utenti a scrivere i propri commenti senza offendere nessuno, tutti hanno dimostrato grande maturità e il sottoscritto non ha mai censurato un messaggio nelle ultime settimane. A scanso di equivoci, ribadisco che gli utenti saranno sempre liberi di scrivere quello che pensano (Patrixoo compreso) però non sarebbe carino utilizzare il nostro portale per scrivere qualcosa che porta solo acqua al proprio mulino per motivazioni che non vogliamo nemmeno sapere. Mi fermo qui perchè non c'è alcuna vena polemica in questo mio intervento. Voglio solo ribadire che i messaggi "puliti" non vengono mai censurati. Ma sarebbe opportuno anche riflettere prima di inviare qualsiasi commento. Questo vale per tutti come principio ovviamente e non solo per Patrixoo. Sassilive.it non è nato per raccontare solamente le vicende del Fc Matera. La nostra mission è quella di raccontare "Matera dal vivo su internet", come recita il nostro claim che trovate in alto a sinistra nella home page. Un città dal vivo deve essere anche "vera", in tutti i sensi. Precisazioni doverose queste e non è un caso se ho scelto questo articolo di calcio per esternarle. Sassilive.it è ormai entrato nel cuore di tutti i veri materani. E pur rispettando le opinoni di tutti, non permetteremo a nessuno di "rompere il nostro giocattolo" con qualche messaggio "destabilizzante".
Tornando al calcio di casa nostra, domenica prossima l'ambiente biancoazzurro (società e tifosi per intenderci) si attende una prestazione convincente da parte di tutti, Ruisi compreso. Si potrebbe dire che il campionato del Matera comincia proprio domenica prossima, visto che a Grottaglie c'è stato il giro di boa. Un dato è inconfutabile: restano da giocare altre 17 partite e la prima a Bitonto vale tanto soprattutto sotto l'aspetto psicologico. Tornare a casa con un risultato positivo vuol dire cominciare con il piede giusto questo mini-campionato nel quale c'è da portare a casa una salvezza con largo anticipo, per evitare un pericoloso insabbiamento in zona play-out. Qualcuno che si esprime con frasi di circostanza potrebbe dichiarare che il Matera deve ripartire dal secondo tempo di Grottaglie. Ma se il Matera ha spaventato i tarantini anche in dieci va ricordato anche che nel calcio non si può giocare solo un tempo con il coltello tra i denti. Basta ricordare che dopo il vantaggio di Lacarra la difesa del Matera è andata in tilt e se Chiesa avesse infilato al volo il raddoppio probabilmente ora staremmo a commentare un'altra partita. Il calcio è fatto di episodi e per fortuna Selvaggi ha firmato di testa il pareggio a pochi secondi dal riposo. E' la seconda volta che una rete del figlio d'arte regala al Matera una rimonta dal punto d'oro. Dopo Ischia, Selvaggi si è ripetuto a Grottaglie. Tre le reti del giovane talento materano, che partecipò anche alla goleada interna contro il Lavello. A nostro avviso Selvaggi merita sicuramente una riconferma e se consideriamo che gli under da schierare in campo sono quattro a questo punto i dubbi di Ruisi saranno concentrati solamente su una pedina. Vedremo nel corso della settimana gli esperimenti del tecnico, spetta a lui valutare le condizioni degli atleti e mandare in campo quelli più in forma. Noi continueremo a giudicare, con molta serenità e senza pressioni, le prestazioni della squadra. Tutto il resto, come cantava Califano, è noia o chiacchiere da bar se preferite. Ma queste non ci riguardano.
Michele Capolupo