Erano riusciti ad eludere i controlli delle forze dell’ordine ma non la faranno franca i tifosi tarantini che hanno violato la normativa sulla sicurezza nella trasferta di Coppa Italia disputata nella serata di giovedì 14 ottobre a Matera. Una serata che ha ricordato per certi versi quanto accaduto solo la sera precedente a Marassi, a causa del lancio ripetuto di fumogeni che alcuni tifosi tarantini erano riusciti a conservare eludendo i controlli durante la fase di pre-filtraggio. In collaborazione con la Questura di Taranto e dopo aver visionato tutti i filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso di video sorveglianza presenti all’interno dello stadio e quelli effettuati dalle postazioni a disposizione della Digos in tribuna centrale sono stati individuati tre giovani tifosi tarantini in possesso dei bengala che sono stati accesi e lanciati a bordo campo, a ridosso della tribuna est assegnata dalle forze dell’ordine. Erano circa una cinquantina i tifosi del Taranto, tutti senza tessera del tifoso, ospitati nella tribuna laterale adiacente alla curva nord, mentre altri venti avevano preferito seguire la partita dalla tribuna centrale. I tifosi denunciati a piede libero e che adesso rischiano di restare fuori dallo stadio per un periodo massimo di cinque anni, sulla base della normativa prevista dal Daspo, sono M.D., classe ’85, incensurato. Il giovane è stato segnalato perchè al termine della gara mentre transitava con la sua Y10 in via San Pardo lanciava bottiglie verso alcuni materani presenti nei pressi di un bar. Il secondo tifoso del Taranto che dovrà restare lontano dagli stadi è A.A., classe 84, con piccoli precedenti a suo carico mentre il terzo, quello più grande dei tre, è G.P, classe ’75, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti criminali di spessore. Dai filmati è stato facile notare che A.A. estrae i fumogeni probabilmente occultati nelle parti intime e li consegna a G.P. che provvede all’accensione e al lancio in campo. Smentita invece dal questore Bernabei la notizia circolata in città di un’aggressione da parte di un tifoso del Taranto nei confronti di una coppia materana, padre e figlio, presente nella tribuna laterale assegnata a pochi minuti dall’inizio della gara agli ospiti. “C’è stato solo un accenno di un diverbio tra un tifoso del Taranto e uno di Matera, sotto gli occhi delle forze dell’ordine che sono prontamente intervenute per evitare il contatto. Ci tengo a precisare che non c’è stato nessun pestaggio nei confronti del bambino ma solamente un tentativo di sottrarre la sciarpa al piccolo tifoso. Voglio inoltre ricordare che la normativa consente ai tifosi ospiti che non vogliono sottoscrivere la tessera del tifoso di acquistare il biglietto di qualsiasi altro settore e di poter esporre vessilli, bandiere e quant’altro può rappresentare i colori della squadra del cuore. Dunque anche i tifosi del Taranto avevano il diritto di esporre le bandiere rossoblu e di indossare le sciarpe al collo. Probabilmente il tifoso del Matera, abituato a seguire sempre la partita da quel settore, non intendeva abbandonare la postazione in seguito all’arrivo dei tifosi tarantini ma il Questore ha spiegato che purtroppo la nuova normativa comporta anche questo disagio per chi è abituato alle vecchie regole”.
Il Questore ha quindi sottolineato il grande fair play dimostrato in tutte le gare interne dalla tifoseria materana, sempre disponibile a collaborare con le forze dell’ordine. Purtroppo ci sono dei gruppi contrari alla tessera del tifoso perchè la considerano una schedatura ma in realtà non è così perchè i dati presenti in questa tessera sono quelli che vengono riportato anche su un Bancomat piuttosto che su una tessera che si sottoscrive al supermercato. Con questa conferenza stampa vogliamo far passare ancora una volta quel messaggio di legalità e l’invito a non emulare i tifosi tarantini che hanno provato a seminare il panico all’interno della tribuna laterale attraverso l’accensione di fumogeni. Chi ha l’infelice idea di violare la norma deve essere consapevole che ne pagherà le conseguenze perchè gli strumenti a disposizione per i controlli sono così efficaci che ci basta poco per individuare gli autori di violenze.” Abbiamo chiesto al Questore come hanno fatto i tifosi del Taranto a introdurre i fumogeni se sono previsti controlli già durante il pre-filtraggio. “I controlli sulle persone non sono a tappeto ma a campione altrimenti potrebbero durare così a lungo da impedire la visione della partita. Ovviamente sono affidati sopratutto all’esperienza del poliziotto ma è chiaro che se un tifoso nasconde dei fumogeni nelle parti intime o entra in compagnia di una signora è molto più facile eludere i controlli.” I particolari sulle indagini che hanno portato alla denuncia a piede libero di tre tifosi del Taranto sono stati illustrati dal Questore Gianfranco Bernabei, dal dirigente Digos dottoressa Maria Rosaria Contuzzi, dall’ispettore capo Saverio Abbinante e dall’agente Digos Giuseppe Schiuma.
Michele Capolupo
Denunciati i tifosi che hanno lanciato fumogeni in campo durante la partita Matera – Taranto
Il Questore Gianfranco Bernabei ha tenuto questa mattina con il dirigente della Digos Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria Contuzzi una conferenza stampa nel corso della quale ha esposto l’attività di polizia giudiziaria svolta dopo gli incidenti occorsi durante e dopo l’incontro di calcio Matera – Taranto disputato il 14 ottobre scorso nello stadio XXI Settembre – Franco Salerno.
Due tifosi del Taranto, individuati anche grazie alle riprese video della Polizia Scientifica, sono stati denunciati all’A.G. per essersi resi responsabili dell’accensione e del lancio di fumogeni in campo.
Nei loro confronti è in corso un procedimento per l’applicazione del daspo, il divieto temporaneo di assistere a manifestazioni sportive.
Un tifoso tarantino che dopo la partita ha lanciato dal finestrino di un’auto alcune bottiglie all’indirizzo di alcuni giovani della opposta tifoseria è stato individuato e denunciato all’A.G.; sempre in merito allo stesso episodio è in valutazione la posizione di un quarto ultrà tarantino.
L’identificazione è facilitata dall’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza esistenti in tutti gli stadi e dal fatto che il biglietto nominativo di accesso permette di conoscere l’identità di tutti gli spettatori.
Il Questore ha tenuto a precisare che al di fuori degli episodi citati non sono stati registrati gravi incidenti o scontri tra i sostenitori delle due squadre.
E’ stato rammentato inoltre che è fatto divieto di introdurre nello stadio strumenti atti ad offendere ed artifizi pirotecnici (razzi, bengala, raudi, fumoni, ecc.), bottiglie di vetro o involucri di metallo e che l’introduzione di striscioni ed altri elementi coreografici dev’essere preventivamente autorizzata dal GOS.
Le nuove norme restrittive per la sicurezza degli stadi, che prevedono biglietti nominativi, prefiltraggio e controlli a campione sugli spettatori da parte degli steward e del personale delle forze dell’ordine, comportano un rallentamento delle operazioni di accesso del pubblico. Pertanto si consiglia agli spettatori di presentarsi allo stadio con un buon margine di anticipo sull’orario di inizio della partita.
Dedicherei i Daspo a chi si è lamentato, come al solito inutilmente, per la disparità di trattamento ricevuta nei controlli d’accesso allo stadio. Tutti i soloni della sicurezza, sono pregati di guardarsi la partita!!!!!!Avanti insieme per ripulire gli stadi. NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO SI’ AI CECCHINI
Ultras ospiti costretti ad andare in laterale assieme ai tifosi locali: gli episodi avvenuti in Matera – Taranto mettono in evidenza, se ce ne fosse ancora bisogno, tutta l’assurdità della tessera del tifoso. Questa è la “sicurezza” che ha raggiunto il pluripregiudicato Bobo Maroni…
Tornando alla cronaca, è incredibile come per tre misere torce addirittura siano stati fatti paragoni con la partita della nazionale a Genova, dove ci sono state ore e ore di guerriglia fuori dallo stadio. Non ci dimentichiamo che le torce fino a qualche anno fa erano presenti in quasi tutte le partite e anche la tifoseria materana le utilizzava nelle coreografie. Quindi per favore evitiamo di fare i finti scandalizzati…
Infine rimango perplesso, per non dire sconcertato, per certe dichiarazioni della Questura di Matera come: “[b]purtroppo ci sono dei gruppi contrari alla tessera[/b]” COME SAREBBE PURTROPPO? Evidentemente di questi tempi tutti dobbiamo essere per forza d’accordo con i provvedimenti repressivi, il pluralismo è diventato un optional. Purtroppo….
Io invece dedicherei i Daspo a chi non glie ne importa nulla se i tifosi avversari sono mischiati insieme nella laterale e magari si menano pure, l’importante è invece aver “daspato” (si può dire?) un po’ di gente, giusto perchè accendevano un po’ di torce (orrendo crimine). W L’EFFICIENZA!!!
E mi raccomando, ora non lamentiamoci più e limitiamoci a guardare la partita, in silenzio per giunta, tanto c’è chi vigila e daspa per il nostro bene… 🙁
Purtroppo fin quando la gente sarà mal informata su quel che un daspo comporta in termini di limitazione della libertà capirà quanto questa assurda repressione (accendere un fumogeno, se non lo si lancia verso nessuno, non mi sembra assoluamente una cosa pericolosa) sia inspiegabile.
MA LA SOCIETA’ PERCHE NON RENDE LA LATERALE, DOVE TUTTORA VENGONO OSPITATI I TIFOSI OSPITI IN “SETTORE OSPITI”.I NON TESSERATI CIOE’ QUELLI CHE DI SOLITO “ANDAVANO” IN TRASFERTA,POTREBBERO ACCOMODARSI TRANQUILLAMENTE NEL SETTORE A LORO ADIBITO.LA VECCHIA CURVA OSPITE!!!PIU’SEMPLICE DI COSI…….