Dopo la nomina di Paride Leporace a direttore della Film Commission Basilicata, Domenico Lo Zito, uno degli altri quattro concorrenti che avevano presentato la propria candidatura, ha inviato alla nostra redazione una nota in cui precisa che in maniera errata l’ufficio stampa della Regione Basilicata quando ha reso noto i curriculum dei candidati aveva attribuito al diretto interessato origini romane. Lo Zito tiene a precisare che è originario di Sant’Arcangelo (lo stesso paese che ha dato i natali al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo – ndr). Riportiamo di seguito le dichiarazioni di Lo Zito: “La mia passione per il cinema mi ha portato lontano, ma io sono orgogliosamente Lucano di Sant’Arcangelo, dove, libero da impegni di lavoro, ritorno sempre con tanto piacere. Aggiungo che si sono occupato solo e sempre di fiction e di cinema, realizzando diversi film, come dimostra il curriculum di seguito riportato”. Ma anche per Lo Zito è stato fatale il vecchio adagio: “Nemo profeta in patria”.
Curriculum Domenico Lo Zito
Dal 2011 è Produttore esecutivo per Rosa Cinemusic Productions Srl di Roma.
Nel 1979 inizia l’attività cinematografica quale assistente del Regista Steno (Stefano Vanzina); successivamente, per la Globe films Srl e Clemi cinematografica Spa di Roma, nelle funzioni di Aiuto regista e/o Direttore di produzione, prosegue collaborando all’organizzazione e alla realizzazione di vari progetti cinematografici di: Gabriele Lavia, Salvatore Samperi, Bruno Corbucci, Claude Chabrol, Luigi Magni, Lucio Fulci, Giorgio Capitani.
Dalla fine degli anni ’80, per la Clemi cinematografica Spa, Kitchen film Srl, Lux Vide Spa, ecc., con rispettive sedi in Roma, nelle funzioni di Direttore di produzione e Organizzatore generale di produzione, è responsabile organizzativo di alcuni film del Regista Mario Monicelli (I picari, Il male oscuro, I panni sporchi), di Castellano & Pipolo, Emanuela Piovano, Maurizio Zaccaro, Federico Moccia, e diverse fiction Rai di Luigi Perelli, Josè M. Sanchez, Ludovico Gasparini, Maurizio Dell’Orso, ecc…
Dal 2004 al 2009 è Organizzatore generale di Produzione della LDM Comunicazione SpA di Roma, per la quale realizza importanti fiction Rai: “Il Capitano 2”, “ In fondo al paradiso”, “Butta la luna (I^ e II^ serie)”.
Ha avuto esperienze di lavoro all’estero, essendo che molte delle suddette opere sono state realizzate anche in U.S.A., Spagna, Francia, Inghilterra, Germania.
Nel 1977-’78 ha frequentato un anno di Corso di Comunicazioni audiovisive presso l’Università “Pro Deo” di Roma.
Il 18 aprile 1977 ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Madrelingua: italiana.
Altre lingue: francese e inglese, con capacità di lettura, scrittura, espressione orale di buon livello.
Ha ottime capacità e competenze relazionali acquisite nel periodo di istruzione e di formazione, e durante tutto il percorso professionale, che per forza di cose porta a vivere e lavorare sempre con moltissime persone, in ambienti multietnici e multiculturali. Ambienti in cui il lavoro di squadra è essenziale, e la comunicazione e la mediazione sono assai importanti.
Ha eccellenti capacità e competenze organizzative, acquisite durante la formazione e migliorate con l’esperienza. L’Organizzatore generale di Produzione è il responsabile della valutazione economico/finanziaria e della fattibilità di un progetto cinema o fiction, di cui redige un preventivo dettagliato da consolidare nel bilancio consuntivo; ne cura l’amministrazione, gestisce e coordina il personale di troupe.
Ha sviluppato buone capacità e competenze tecniche con l’uso del computer, acquisite durante un corso di formazione in Roma e successivi aggiornamenti.
Ha la patente di guida B.
Domenico Lo Zito
Film Commission: Consiglio generale nomina Leporace direttore.
Presterà la sua opera con vincolo di esclusiva pur senza essere dipendente. Il mandato scadrà con quello del Cda ed è rinnovabile una sola volta
Paride Leporace è il primo direttore della Lucana Film Commission. Lo ha nominato oggi, il Consiglio Generale della stessa Lucana Film Commission, composto dal presidente della Regione, Vito De Filippo, dai sindaci dei due capoluoghi, Vito Santarsiero e Salvatore Adduce, e dai presidenti delle Province di Potenza e Matera, Piero Lacorazza e Franco Stella. La scelta è stata adottata a maggioranza, con quattro voti favorevoli e la sola astensione del presidente Stella.
Conosciuto per essere il direttore del Quotidiano della Basilicata, e in passato alla guida di altre testate calabresi, è studioso del cinema ed ha curato il seminario di tirocinio in cronaca giornalistica del Cinema presso l’Università della Calabria.
La nomina di Leporace è giunta al termine di una procedura di selezione con cui, a seguito della presentazione delle istanze di candidatura, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha verificato prima il possesso dei requisiti e poi la conoscenza dei principali strumenti di supporto al settore e, più in generale, della normativa europea, nazionale e regionale in materia di sostegno alle attività cinematografiche.
Il direttore della Film Commission, non sarà dipendente, presterà la sua opera in favore dell’organismo con vincolo di esclusiva, il mandato cesserà unitamente a quello del Consiglio di Amministrazione e sarà rinnovabile una sola volta.
Dopo la nomina, il presidente della Film Commission, Franco Rina, ha espresso “apprezzamento per la scelta fatta dal Consiglio generale e auguri di una proficua attività al neo direttore Leporace”.
Alfonso Ernesto Navazio, Consigliere regionale Io amo la Lucania commenta la nomina di Paride Leporace a direttore della Film Commission: “Lucana film commission : atto finale! Come volevasi dimostrare”.
Nel gergo giornalistico, il coccodrillo è un necrologio, scritto in anticipo, sulla vita di personaggi noti al fine di averlo immediatamente pronto non appena giunta la notizia della loro morte.
Ne abbiamo preparato anche noi uno. Non per un personaggio famoso. Ma per la Fondazione Lucana Film Commission. Il 18 dicembre, per l´esattezza, era già confezionato, quando a Roma, presso la sede della Regione Basilicata, si era allestito il palcoscenico della farsa per i colloqui. Lo avevamo redatto per tempo. Per tenerci pronti al commento. Per poter dire, come pochi: l´avevamo detto! Nel passato abbiamo scritto molto, abbiamo pungolato in tanti modi il dibattito, abbiamo cercato di far comprendere al Presidente De Filippo di compiere una scelta che andasse al di là del semplice sospetto. Un sospetto tutto politico, ovviamente.
In cambio solo tante belle parole. Illudendo cittadini, operatori del settore, creativi. Tutti. Nessuno escluso: nani e ballerine, guitti e cantastorie.
Si è organizzata una bella messa in scena. Nomina di un consiglio di amministrazione, nelle intenzioni altro dalla politica, ma fortemente intrisa da questa e con smania di protagonismo nazionale. Bando pubblico per le manifestazioni di interesse, analisi curriculare da parte del Consiglio di amministrazione , addirittura sobri colloqui romani per i candidati. E poi….., come il gioco dell´oca si ritorna al punto di partenza. Decide il Consiglio generale! Fortemente orientato dal Presidente De Filippo, il quale, senza coraggio (ricordiamo che rientra tra le sue prerogative) si è nascosto tra le nebbie dell´evidenza pubblica.
Poteva farlo prima. Quando propose, e la Giunta regionale approvò, un direttore per 500 euro/giorno per un massimo di otto giorni lavorativi. Evidentemente non è un cuor di leone. Aveva compreso la trappola in cui era caduto, affidandosi ad una burocratica procedura simil europea.
Avevamo suggerito un percorso alternativo che ponesse, una volta tanto, l´interesse di un bene prezioso per la nostra comunità al di sopra di tutto. Ha voluto proseguire sulla strada indicata. E di questo ci siamo sempre compiaciuti. Tanto da ascriverci il piccolo merito. Non avevamo fatti i conti con la politica! Purtroppo. E come si scrive alla fine delle dimostrazioni dei teoremi matematici,
anche noi scriviamo c.v.d. – come volevasi dimostrare. Peccato! L´ennesima prova, semmai c´è ne fosse stato bisogno.
La nomina dell´attuale direttore del il Quotidiano non meraviglia e non sorprende. Avrà colpito la sua poliedricità e la sua visione di grandezza. Il suo essere dandy. Il suo essere interlocutore. Il suo
essere di parte. Ci mancheranno i suoi ispirati editoriali (molto pochi per la verità in questo ultimo periodo, sarà un caso?), ci mancherà il suo retro pensiero nei nostri confronti. Persino “le bacchettate”. La sua cattiveria no.
Potenza, 11 gennaio 2013
Alfonso Ernesto Navazio, Consigliere regionale Io amo la Lucania
Sono proprio bravi, le persone giuste al posto giusto!
questa volta Navazio ha proprio ragione
Ma non avevamo detto che la FILM COMMISION, doveva essere una materia destinata e governata da persone che operano in questo settore?. Come tutte le cose ormai, anche quà c’è la politica e i soliti noti, che pensano così di pontificare su tutto quello che li circonda!. Male anzi malissimo!!!, e vedrete che tra qualche anno tutto si sfascerà, causa litigi tribali tra aree politiche, e tutto finirà nel dimenticatoio (come è accaduto tanti anni fa per la cassa del mezzogiorno). FALLITA!!!!!.
Adesso lo stimo un po’ meno come giornalista.
ANCHE LUI SI è FATTO ZITTIRE….COMPLIMENTI!
Sottoscrivo
tutti hanno famiglia e gli anni passano, bisogna essere concreti per adesso sono 76 mila Euro l’anno- non è poco-, quando i due Meuro di capitale della Fondazione finiranno si vedrà. Nel frattempo De Filippo ha dimostrato che tutti hanno un prezzo e quel posto è stato anche sudatissimo.
Onore a De Filippo non già per la scelta ma per la mossa, la rivoluzione è rinviata!!!!!
Ma se è stato leporace a far giungere in via del gallitello le richieste di postazione per sè e per consorte e de filippo ha acchiappato al volo i due piccioni con una fava.
Siamo Proprio nel Paese dei Balocchi!
SCUSATE MA ESSENDO MATERA LO SCENARIO E IL PATRIMONIO DELLA MAGGIORPARTE DEI FILM IN BASILICATA, NON SAREBBE STATO PIU’ LOGICO DARE A UN MATERANO QUESTA CARICA??? E POI PERCHE LO HA NOMINATO DE FILIPPO?? NON POTEVA FARLA UNA COMMISSIONE CON A CAPO TUTTE LE SOCIETA’ CHE OPERANO NEL SETTORE BROADCAST TELEVISIVO???….SOLITI INCIUCI POLITICI AIME’!!!!
…ma Lui ha il sigaro in bocca….che schifo!!