L'inchiesta Pisu del Tribunale di Matera entra nel vivo: 4 mesi per l'ex sindaco Porcari e le sue giunte in carica nel biennio 2003-2004.
Il gup di Matera, Rosa Bia, ha condannato, al
termine di un processo con rito abbreviato, a quattro mesi di
reclusione (pena sospesa) e all’interdizione dai pubblici uffici per la
stessa durata della pena, l’ex sindaco di Matera, in carica fino al
giugno scorso, Michele Porcari e le giunte in carica nel 2003 e
2004, composte da Nicola Trombetta, Maridemo Giammetta, Gaetano
Santarsia, Giovanni Magariello Vincenzo Ianaro, Nicola Montemurro,
Marco Saponara, Achille Spada, Paolo Colonna, Michele Morelli ed
Espedito Moliterni, tutti assessori scelti dalla coalizione di centrosinistra.
Nei loro confronti l’accusa, sostenuta dal pm Salvatore Colella,
era quella di abuso in atti di ufficio nella costituzione dell’Ufficio
progetti integrati di sviluppo urbano (PISU).
"La richiesta non cambia il mio stato d'animo – ha dichiarato dopo aver appreso la richiesta del gip l'ex sindaco della città Michele Porcari. Sono sereno e tranquillo, consapevole di aver agito nell’interesse pubblico, come dimostrano i progetti per oltre 36 milioni che stanno riqualificando la città. Esprimerò il mio stato d'animo dopo aver letto le motivazioni della sentenza". (Motivazioni che non arriveranno a breve visto che il giudice si è riservato di depositarle entro novanta giorni – ndr). In ogni caso – ha concluso Porcari – pur rispettando la sentenza e in attesa di conoscere motivazioni, posso già annunciare che farò appello a questa decisione".
Il gup ha assolto tutti
gli imputati, con la motivazione perchè il fatto non costituisce reato,
da un’altra accusa di abuso in atti di ufficio nell’adozione di
procedure per delibere riguardanti lo stesso ufficio Pisu.
Il pm aveva chiesto condanne a un anno di reclusione per Porcari,
e a otto mesi per gli ex assessori.
Il giudice ha rinviato a giudizio –
fissando l’inizio del processo per il 23 aprile 2008 – altre due dipendenti del Comune. Imputati risultano l’ex responsabile degli uffici tecnici comunali, Angelo
Pezzi, accusato di aver firmato attestazioni ritenute non veritiere
circa la disponibilità di personale tecnico comunale sufficiente per le
progettazioni e l'ex dirigente dell’Ufficio Pisu, l’architetto Franco
Gravina, accusato oltre che di abuso in atti di ufficio, di truffa
aggravata e falso ideologico. Si ricorda in proposito che l'ex
dirigente dell'ufficio Pisu Franco Gravina fu sottoposto il 4 marzo
2005 agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla
Guardia di Finanza: su di lui pendeva l'accusa di peculato, in quanto avrebbe "intascato", in qualità di responsabile dell’ufficio Pisu, una "parcella" pari a 95 mila euro.
Il Pm Salvatore Colella aveva chiesto una condanna di anno di reclusione per l'ex sindaco Michele Porcari e otto mesi per gli ex
assessori. Si ricorda inoltre che l'ex dirigente dell'ufficio Pisu Franco Gravina fu sottoposto il 4 marzo 2005 agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Guardia di Finanza.