Dopo aver messo a segno un furto ai danni di un distributore di carburante sulla strada 598 Val D’Agri i malviventi si sono allontanati con un’auto di grossa cilindrata. La segnalazione ai Carabinieri ha fatto scattare l’inseguimento, che si concluso con un incidente tra la vettura dei malviventi e quella dei militari, per fortuna senza conseguenze. I due ladri a quel punto sono fuggiti ma grazie all’intervento dei Carabinieri è stato fermato prima il croato Ferdinando Gusciani e successivamente il suo complice Alex Hlelovic. Recuperata anche la refurtiva sottratta al proprietario della stazione di servizio. I dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal comandante dei Carabinieri della compagnia di Policoro Fernando Carbone e dal tenente Annalisa Pomidoro.
Nella nottata, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Policoro, durante un servizio perlustrativo nelle zone più rurali del territorio, venivano notiziati dalla Centrale Operativa di un tentativo di furto perpetrato ai danni di un distributore di benzina sulla strada 598 Val d’Agri, dalla quale era stata vista allontanarsi a forte velocità un’autovettura di grossa cilindrata, di colore scuro, in direzione della S.S. 106 Jonica, dopo aver eluso un posto di controllo dei Carabinieri della Stazione di Sant’Arcangelo.
Rilevata la targa, gli operanti riconducevano la stessa alla Jaguar asportata, assieme ad altre tre macchine, dall’autosalone “Serra” in Policoro, nella notte tra il 31 ottobre ed il 1 novembre 2010.
Giunti in località “Capolevata”, agro del Comune di Montalbano Jonico, l’autovettura, che aveva già forzato un precedente posto di blocco, veniva intercettata dai militari della Compagnia di Policoro che immediatamente si mettevano all’inseguimento della stessa.
Durante il concitato inseguimento, protrattosi per circa un’ora, i fuggitivi, dopo numerose inversioni di marcia attuate nel tentativo di seminare l’autoradio, in località “Gannano Soprano”, agro del Comune di Stigliano, dove dopo aver imboccato una strada resa viscida e fangosa dalle abbondanti piogge, anche a causa della forte velocità, perdevano il controllo del mezzo andando dapprima ad urtare più volte contro un muro di sostegno, per poi concludere la marcia contro la pattuglia dei Carabinieri (rimasti illesi), che cercava di impedire l’ulteriore fuga.
Dopo il violento urto, i due malviventi abbandonavano il veicolo e si davano a precipitosa fuga nelle campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce.
Avviate immediatamente le ricerche, con l’ausilio di altro personale accorso nel luogo, uno dei due malviventi veniva intercettato e fermato alle prime ore dell’alba all’interno di un cantiere, non lontano dal luogo dell’incidente, ove cercava invano rifugio, nascondendosi prima sotto un camion e poi all’interno di uno stabilimento che produce materiale per l’edilizia.
Subito dopo il fermo il giovane veniva identificato: si tratta di Ferdinando Gusciani, croato nato a Pola il 6 giugno 1988, apolide, domiciliato a Marconia in via Cagliari senza numero interno 12, presso il residente Pitagora. I Carabinieri, nel corso dei successivi accertamenti e perquisizioni rinvenivano le autovetture BMW modello 320 diesel e Rover modello Free Land, che erano state nascoste a Marconia di Pisticci (la quarta autovettura, una Saab 9.3 era stata rinvenuta il giorno stesso del furto dai Carabinieri di Policoro).
Subito dopo, in una stanza nei pressi della piscina comunale del predetto Comune, i militari rinvenivano della refurtiva, provento di alcuni furti perpetrati nel territorio nei giorni addietro, fra cui diversi pacchetti di sigarette di varie marche, banconote di vario taglio e numerose monete di due ed un euro, due navigatori satellitari, sette telefoni cellulari, una pistola ad aria compressa senza tappo rosso, sette orologi di vari modelli e marche, un clarinetto, due computer, macchina fotografica, dieci lattine di red bull, un binocolo, un modellino di vascello in legno ed altri oggetti.
Curiosa la dinamica del tentato furto di autovetture messo a segno all’interno della concessionaria MG nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre scorso. A bordo dell’autoambulanza rubata a Ciampino il croato e il montenegrino entrano all’interno del piazzale ma non trovano le chiavi per portare via le auto parcheggiate all’interno. Per non andare via a mani vuote decidono quindi di rubare una mini-moto e persino una piccola cagnetta di razza pincher. Quindi a bordo dell’autoambulanza si dirigono presso la zona industriale di Policoro e all’interno della concessionaria Serra individuavano le chiavi per portar via una Bmw e una Jaguar. Da Policoro si spostano con le auto rubate a Marconia dove viene parcheggiata la Bmw. Quindi i due giovani a bordo della Jaguar ritornano presso la concessionaria Serra e portano via anche un fuoristrada Land Rover.
Le indagini sono proseguite per individuare anche il complice di Gusciani. Grazie alle informazioni ottenute dal croato i Carabinieri ricostruivano tutta una sequela di furti messi a segno nelle ultime settimane e individuavano nei pressi della propria abitazione a Marconia, il montenegrino Alex Hlelovic, nato il 25 luglio 1989, presente in Italia senza fissa dimora. Era stato proprio lui a guidare la Jaguard a velocità elevata cercando di “seminare” i Carabinieri attraverso quattro inversioni a “u” lungo la Val d’Agri nel tentativo di imboccare le strade secondarie ed evitare l’arresto.
Le prime attività investigative hanno permesso di accertare a carico dei due giovani una serie di azioni delittuose di cui sono sono resi responsabili che riportiamo di seguito:
5 ottobre 2010: furto a Policoro di un Fiat Dayli, targato MT189821, servito per compiere un ulteriore furto presso il bar “Absolute”. L’automezzo è stato successivamente recuperato dai Carabinieri di Policoro.
19 ottobre 2010: furto a Roma di un’Alfa Romeo 164, targata Roma 85119T, successivamente recuperata dall’arma di Marsico Nuovo.
19 ottobre 2010: furto a Marsico Nuovo presso la concessionaria Samacar Srl di una Fiat Grande Punto targata DF166AP e di una Citroen C2, targata CX781WS, recuperate rispettivamente dall’arma di Roma e da quella di Sant’Arcangelo.
20 ottobre 2010: furto di un Ford Courrier, targato PZ341388, poi recuperato in Scanzano Jonico dall’Arma con all’interno parte della refurtiva, provento del successivo furto presso Punto Sport, negozio di articoli sportivi di Sant’Arcangelo.
21 ottobre 2010: furto presso bar “Zippari” di Villa d’Agri di Marsico Vetere e successivo furto presso il distributore e bar relativi alla stazione di servizio IES di Marsico Nuovo, lungo la strada statale 598 della Val d’Agri.
31 ottobre 2010: furto a Ciampino di una autoambulanza della Croce Rossa Italiana, targata CRI14223, poi recuperata in Policoro dai Carabinieri.
1 novembre 2010: furto a Santarcangelo presso il concessionario auto MG, refurtiva poi recuperata dai Carabinieri.
2 novembre 2010: furto presso bar tabacchi “Stella Marina” a Policoro, refurtiva poi recuperata dai Carabinieri.
3 novembre 2010: tentato furto presso bar tabacchi di Missanello, all’interno dell’area di servizio “Z Gas”.
Durante la conferenza stampa i militari hanno spiegato i particolari dell’operazione che ha permesso ai Carabinieri di Policoro di fermare questa coppia che aveva messo a segno già dodici furti nel giro di un mese sul territorio lucano. Dall’interrogatorio è emerso che Gusciani era stato abbandonato dai genitori all’età di 14 anni e nel corso degli anni è stato ospite in diverse comunità, di Marconia, Santarcangelo e Marsico Vetere mentre Hllelovic era un giovane senza scrupoli. Dopo i furti i due giovani si trasferivano a Roma per far perdere le tracce. Sempre nella capitale Alex Hlelovic si era occupato di vendere i capi d’abbigliamento sottratti al negozio sportivo di Santarcangelo. I Carabinieri hanno accertato che i due giovani non avevano costituito un’organizzazione criminale ma si ritrovano nel pomeriggio per decidere quale colpo mettere a segno nella notte, puntando sopratutto sui centri dell’entroterra, meno controllati dalle forze dell’ordine. Il croato e il montenegrino sono stati associati presso il carcere di Matera e rispondono di furto e tentato furto. Hlelovic è stato anche sanzionato per guida senza patente.
Michele Capolupo
la fotogallery sulla conferenza stampa
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Nella foto in basso la refurtiva recuperata
Interventi dei CC di Matera per maltempo: numerose persone tratte in salvo.
Nella giornata di martedì 2 novembre il territorio della Provincia di Matera è stato interessato fin dalle prime ore della mattinata da violente ed abbondanti precipitazioni che hanno causato pesanti disagi alla circolazione stradale, creando serie difficoltà al regolare svolgimento delle attività lavorative e non della popolazione. Il Comando Provinciale Carabinieri di Matera ha, fin da subito, attivato un piano di emergenza per soccorrere, unitamente alle altre Forze di Polizia, al personale dei Vigili del Fuoco, del 118 e della protezione Civile, le numerose persone che richiedevano aiuto al numero di Pronto Intervento 112. Sulla scorta delle indicazioni ricevute dal referente qualificato del Comando Provinciale inviato presso il Centro Coordinamento Soccorsi, immediatamente istituito nella locale Prefettura per armonizzare e rendere ancor più incisiva l’attività assistenziale e di soccorso, 120 militari, ripartiti in 60 autovetture con colori di Istituto e civetta, sono stati inviati in tutte le zone della Provincia, sia sulle arterie principali di collegamento, sia nelle contrade più remote e rurali, interessate da smottamenti, frane, detriti sul manto stradale e fiumi a rischio esondazione. Tra le principali strade chiuse per ore al traffico, in cui i Carabinieri sono stati a lungo impegnati per aiutare le persone rimaste bloccate con i veicoli nel fango, si annoverano la S.P. 6 Matera – Gravina, la S.P. di collegamento Grassano – Matera, interessata da vari smottamenti, l’innesto S.S. 655 Bradanica nel territorio di grottole, la S.P. Pomarico – Piano Bradano e, sempre nel territorio di Pomarico, la strada rurale in contrada “Donnarosa” interessata da una voragine. Inoltre, la S.P. 154 è stata interessata dallo straripamento del fiume Basento; nel territorio di San Giorgio Lucano è straripato il fiume Sarmento, mentre a Tursi e Scanzano, i militari hanno prestato soccorso nelle zone colpite rispettivamente dagli straripamenti dei fiumi Agri e Cavone, casuati dalla rottura degli argini. A Salandra la strada S.S. 407 è stata interessata dal km 40 al km 55 da diversi allagamenti e smottamenti che hanno causato non poche difficoltà ai carabinieri operanti per ripristinare e garantire la normalità del traffico veicolare. La situazione più critica si è avuta nel territorio di Policoro, interessato dallo straripamento in più punti del fiume Sinni con inondazioni lungo la strada S.S. 653. Proprio al km 71 della predetta arteria, i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno tratto in salvo 5 persone rifugiatesi sul tetto di una azienda agricola completamente invasa dalle acque del fiume Sinni. Inoltre, il carabiniere scelto Giovanni Spedicato aggregato presso la Stazione Carabinieri di Stigliano e effettivo alla Stazione di Stigliano, mentre rientrava al Reparto di appartenenza si è accorto di due donne bloccate nelle loro vetture dalle acque esondate del fiume Agri in località Caprarico. Incurante del pericolo, il militare si è gettato nelle acque gelide per raggiungere a nuoto la prima donna, riuscendo a toglierla dall’abitacolo poco prima che un’onda di piena portasse via la vettura in seguito ritrovata dai Vigili del Fuco. Successivamente, traeva in salvo anche l’altra donna aiutandola a divincolarsi con la macchina dal fango che invadeva la strada. Nella giornata odierna sono pervenute alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Matera numerose telefonate di ringraziamento da parte dei cittadini per l’opera di soccorso prestata, tempestiva e capillare. Da ricordare, inoltre, i numerosi servizi svolti da personale del Reparto Operativo e dei Nuclei Operativi, effettuati sino alle prime ore dell’alba di oggi per prevenire fenomeni di sciacallaggio e furti negli appartamenti lasciati vuoti da quelle persone che per paura di frane e crolli si erano riversate in strada o avevano trovato rifugio da parenti in zone meno colpite dal maltempo.