Ricerca idrocarburi nel golfo di Taranto, il Consiglio provinciale respinge l’istanza della Shell.
“Il Consiglio provinciale, all’indomani della manifestazione pubblica per dire no alle trivelle nel mar Jonio, ha espresso parere contrario all’istanza presentata dalla SHELL E&P S.p.A. per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nell’area del golfo di Taranto denominata Jonio Settentrionale. Un’azione determinante – ha dichiarato il presidente del Consiglio Aldo Chietera – ai fini della tutela delle nostre popolazioni e per la salvaguardia dell’identità ambientale propria del nostro territorio.”
“In merito alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche e ambientali – hanno evidenziato Stella e Chietera – il Piano regionale per l’utilizzazione delle aree demaniali marittime non lascia dubbi riguardo alla necessità di tutelare esclusivamente gli interessi del territorio. Qualsiasi intervento in queste zone sensibili non può prescindere dal rispetto per questi beni.”
“La realizzazione del progetto – ha concluso il presidente della Provincia Franco Stella – avrebbe procurato un danno irreparabile all’intera provincia e al proprio patrimonio ambientale. La vocazione agricola e turistica della Basilicata, con le eccellenze del Materano e della sua costa jonica, richiedono politiche orientate a sostenere una crescita intelligente, dunque sostenibile. Difendere l’ambiente, valorizzare i settori strategici della regione quali l’agricoltura e il settore turistico devono essere le uniche priorità.”
Trivelle Mar Jonio: primo risultato ottenuto dall’Amministrazione comunale di Policoro: il Ministero sollecita la Appennine Energy” ad aggiornare gli atti, pena la non conclusione dell’istruttoria.
Primo importante risultato ottenuto dall’Amministrazione Comunale di Policoro, dalle associazioni in forza al “Comitato No Triv Jonio” e dalle amministrazioni comunali della costa ionica sulla vicenda legata alle richieste di permesso di ricerca di idrocarburi nel Mar Jonio. Con una lettera inviata alla Appennine Energy srl, inoltrata in questi giorni anche al Comune di Policoro, il Ministero dell’Ambiente sollecita la società ad aggiornare lo Studio di Impatto Ambientale relativa alla richiesta “d148 D.R. – CS”, pena la non conclusione dell’istruttoria. Tale comunicazione fa seguito ad una serie di chiarimenti che l’Amministrazione Comunale ha chiesto agli uffici ministeriali, sollevando il problema della mancanza di aggiornamento del SIA (Studio di Impatto Ambientale), rilevato anche in sede di presentazione delle osservazioni, inviate lo scorso 4 gennaio. “E’ un primo passo importante verso l’archiviazione dell’istanza di VIA da parte della Appennine: le compagnie petrolifere non possono pensare di deturpare i territori, riproponendo persino studi vecchi e non aggiornati”. Esprime soddisfazione il Sindaco della Città di Policoro, Rocco Leone, che lo scorso 4 gennaio ha firmato le osservazioni corredate di ben 11 allegati, tra cui il “Protocollo di Herackleia” stipulato lo scorso 17 dicembre con i Comuni di Puglia, Basilicata e Calabria, in occasione della manifestazione “No alle Trivelle sullo Jonio” organizzata proprio nella Città di Policoro. “L’attenzione delle amministrazioni coinvolte – prosegue il primo cittadino – resta molto alta”. “Dopo aver presentato le osservazioni alla richiesta di VIA della Appennine – prosegue Leone – stiamo ultimando quelle contro le due richieste della Shell, grazie anche alle tante associazioni che ci aggiornano e ci supportano nella ricerca di dati”. “Continueremo su questo fronte – conclude Leone – fino a quando il pericolo trivelle a mare non sarà scongiurato definitivamente: abbiamo a cuore il benessere dei cittadini che passa anche attraverso la cura dell’ambiente e del territorio”.