Il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, Architetto Francesco Canestrini, sollecitato da Città Plurale Matera e Mutamenti a Mezzogiorno a dare un parere sul ponte metallico installato in via del Commercio, nel Sasso Barisano, ha inviato in una lettera il parere per modificare la struttura secondo quanto riportato di seguito.
OGGETTO: Matera, collegamento Vico Commercio – Vico Lombardi.
Con riferimento alla problematica in oggetto questa Soprintendenza,
considerato che la struttura realizzata non si inserisce adeguatamente nel contesto ambientale e architettonico dei Rioni Sassi;
valutata la necessità di mitigare e migliorare l’inserimento introducendo un elemento tipico e ricorrente dell’architettura dei Rioni Sassi;
considerato che nell’ultima conferenza di servizio del 05/11/2012 ci si riservava “la possibilità di prescrivere anche la chiusura dei fronti laterali della passerella”;
verificato lo stato dei luoghi, ritiene indispensabile e imprescindibile completare l’intervento con le seguenti lavorazioni:
a) realizzazione al di sotto della struttura metallica di un arco in muratura di tufo, per tutta la sua estensione, che, impostato, a destra, sul banco di roccia esistente, si sviluppa sino a raggiungere, a sinistra, i due pilastri in acciaio: la muratura dell’arco dovrà rivestire anche i fronti laterali delle travi in acciaio;
b) realizzazione di muratura in tufo di rivestimento dei due pilastri in acciaio con arcata superiore oltre la finestrella esistente e imposta a tale quota dell’arco di cui sopra;
c) sostituzione della ringhiera realizzata con la tradizionale ad elementi verticali eventualmente anche intervallata da pilastrini in tufo analoghi a quelli messi in opera sul terrazzino superiore.
Si allega alla presente fotogallery relativa a simulazione e schema esemplificativo della soluzione proposta.
Forse non ci siamo capiti!.Quà non si tratta di migliorare o modificare, ma bensì di RIMUOVERE! questo ponte, perchè non centra nulla l’acciaio con la storia millenaria dei nostri sassi. E come se al colosseo di Roma (che è più giovane dei nostri sassi), fanno una copertura tipo stadio S. Siro di Milano!!!. Ma siete tutti impazziti?…I sassi non devono subire interventi di questo tipo ma solo interventi di restauro con materiali pietra- tufo-roccia, così come l’originalità millenaria li ha plasmati!!!!. Dunque non diciamo fesserie e rimuovete quel ponte immediatamente.
Pienamente daccordo…quello scempio è solo da rimuovere e non rivestirlo come quando Mel Gibson ha girato il film nei Sassi…Quella vergogna che neanche i giapponesi fotograferebbero deve essere rimossa!!!!
ma giusto per sapere, ma chi paga, questo schifo, chi paga la rimozione, chi paga la nuova sistemazione.
Ma chi approvato il progetto, verrà licenziato, o pagheremo sempre noi cittadini.
Fino a quando i responsabili di questi scempi resteranno a loro posti, potranno continuare indisturbati a fare i loro porci comodi
Ma la giustizia a Matera che fa dorme.
Potrei sembrare impopolare, ma ci sono degli esempi eccellenti, in Germania, Italia e altre città del mondo, in cui antico e moderno si accostano e compenetrano in modo armonioso, materiali come acciaio e vetro completano e valorizzano il calcare e il legno. E’ da ipocriti e da bugiardi cercare di imitare uno stile architettonico di millenni prima per restaurare ciò che è arrivato a noi.
Fu proprio Valadier nel Colosseo a proporre uno sperone in mattoni per interrompere i progressivi crolli del secondo anello, tecnica e materiali che oggi potrebbero essere paragonati a una tensostruttura per innovazione.
Il problema di quel ponte è che è brutto e ordinario
Posso fare una domanda stupida? E adesso chi paga per l’ulteriore esborso?
Paga chi non ha partecipato per tempo alla discussione sulla realizzazione, paga chi non ha visionato e commentato i progetti preliminari, paga chi è voluto rimanere all’oscuro delle intenzioni.
che squallore… mai nessuno che si assume fino in fondo la responsabilità delle porcherie che fa. Che paese strano, l’Italia, si può sbagliare, ma la colpa ricade sempre e solo sui cittadini. Caro soprintendente, occorre più coraggio o non avremo remore di ricorrere ad Unesco ed Unione Europea (quei soldi vengono dall’Europa ndr)
Si vuol cercare di mettere le classiche pezze a colore…sciocchezze su sciocchezze…scempi su scempi…Al tizio bisogna fargli capire che chiunque può fare in questa maniera il soprintendente…tanto piacere…Ma si rende conto della frittata che è stata fatta?!?! E’ stato deturparto il nostro paesaggio millenario, è stata violentata ancora una volta la città da gente senza scrupoli e arrogante, presuntuosa e incompetente….Quel ponteggio edile che imbratta il patrimonio mondiale deve assolutamente essere rimosso e anche chi ha contribuito a farlo sorgere lì deve avere il buon senso di andar via. A Matera non serve questa gente che si arroga il diritto di agire come vuole…non l’ho mai detto, mai pensato ma adesso mi viene spontaneo dire MATERA AI MATERANI, Matera alla gente onesta, Matera ai competenti. Matera deve buttar via quel vergognoso ponte frutto dell’ignavia.
sembra una letterina per babbo Natale… semplicemente ridicola, se pensiamo che la soprintendenza dovrebbe impedire in via preventiva questi scempi. Sono allibito da ciò che accade a Matera… si perseguitano i privati, ma quando sbaglia un ente pubblico non accade mai nulla. La cittadinanza ancora una volta è stata la grande assente i questa vicenda, se si eccettuano le solite associazioni virtuose. AAA materani cercansi