Mensa scolastica, attivate tutte le procedure di verifica della qualità
A seguito di diverse segnalazioni riguardanti odori e sapori sgradevoli nei pasti distribuiti mercoledì scorso nelle scuole elementari e dell’infanzia, il sindaco, Salvatore Adduce, si è immediatamente attivato chiedendo alle Asl di procedere subito a una verifica organolettica dei pasti ed ha chiesto alla RR Puglia, gestore del servizio mensa, di spiegare urgentemente l’accaduto. Mentre si resta in attesa delle analisi qualitative sui campioni prelevati da parte delle Asl, che dovrebbero arrivare fra lunedì e martedì, la RR ha immediatamente risposto assicurando procedure ulteriori di verifica, tant’è che ancora oggi sono a Matera i responsabili della qualità di RR.
“Abbiamo subito attivato tutte le procedure previste in queste circostanze per assicurare una puntuale verifica sulla qualità dei pasti del servizio mensa. Dopo queste segnalazioni – conclude il sindaco Adduce – abbiamo intensificato il servizio di monitoraggio e di vigilanza per dare ulteriori certezze ai cittadini”.
Questa la risposta integrale della RR:
“Siamo innanzitutto a scusarci per l’inconveniente creatosi a seguito della somministrazione di uno dei nostri pasti. Abbiamo immediatamente analizzato il problema ed indagato al nostro interno, relativamente all’utilizzo delle materie prime e al rispetto delle procedure di produzione, controllando anche il controcampione in cucina.
Dopo la prima segnalazione prevenuta in cucina telefonicamente da alcune scuole, è stata assaggiata una parte di seppioline con piselli a disposizione in cucina facente parte della produzione del giorno. Nessuno dei presenti ha avvertito odori e sapori sgradevoli. A seguito delle successive telefonate da parte di altre scuole ci siamo recati personalmente presso le scuole che maggiormente avevano evidenziato il problema: scuola materna San Giovanni da Matera, scuola Minozzi e Scuola materna Fortunato di via Morelli.
In effetti si sono riscontrate vaschette con prodotto conforme e vaschette con prodotto e emanava un odore poco gradevole. In particolare, alla valutazione organolettica le seppie non presentavano un sapore sgradevole; piuttosto, ci è sembrato che il cattivo odore derivasse dai piselli.
Abbiamo quindi indagato con i cuochi per risalire alle possibili cause.
Il processo di produzione si è svolto in maniera lineare con la preparazione dei piselli e poi delle seppie. Non ci sono stati problemi neanche durante la fase di mescolamento tra piselli e seppie né durante il confezionamento. Le vaschette sigillate, una volta confezionate, sono state poi posizionate all’interno dei Termobox, contenitori che consentono di mantenere la temperatura.
Abbiamo effettuato verifiche anche sulla conservazione delle derrate e non sono emerse problematiche.
Possiamo quindi ipotizzare che qualche confezione dei piselli bio utilizzati per questa produzione potesse presentare qualche problema di alterazione che non si è evidenziato durante l’apertura delle buste. Certamente, l’eventuale alterazione deve aver riguardato solo qualche chilogrammo perché, durante il confezionamento, gli stessi operatori non hanno rilevato alcun difetto, nonostante la scrupolosa attenzione che essi sanno di dover adottare in tutte le fasi produttive e come previsto nel manuale di autocontrollo.
Si può quindi ipotizzare che il difetto si sia accentuato durante la fase di mantenimento della temperatura, diventando chiaramente percepibile. Infatti, il cuoco ha assaggiato la preparazione al termine della cottura non riscontrando difetti organolettici.
Per un’ulteriore analisi, infine, abbiamo provveduto in data odierna a consegnare campione del prodotto difettoso ad un laboratorio di analisi per le opportune verifiche analitiche.
Ci rendiamo conto, comunque, che le segnalazioni pervenute evidenziano comunque un difetto produttivo inaccettabile.
A correzione del problema, siamo già intervenuti sui cuochi; abbiamo in pratica definito che devono prestare molta attenzione all’apertura delle singole confezioni delle derrate per assicurarsi che nessuna confezione presenti difetti e che devono assaggiare il prodotto finito non solo a fine cottura, ma anche progressivamente fino alla fine del confezionamento.
Nel rassicurarvi che non lesineremo nessuno sforzo e nessuno dei mezzi in nostro possesso per mantenere alta la qualità dei nostri pasti, vi invitiamo ad avere ancora fiducia nel nostro marchio e nell’impegno che dedichiamo quotidianamente alle lavorazioni”.
E intanto il buono pasto dalle famiglie lo hanno incassato. Restituitecelo.