Dopo aver appreso dal sindaco Adduce che l’Amministrazione comunale ha deciso di rinunciare al prolungamento delle Fal per investire parte dei fondi PISU per la creazione di un nuovo teatro l’associazione Città Plurale di Matera attraverso uno dei suoi maggiori esponenti, Pio Abiusi, ricorda che probabilmente quei soldi andavano investiti per riqualificare la zona di piazza Sedile che interessa l’Auditorium e i relativi ipogei. Di seguito la nota integrale.
Il sindaco Adduce scende dal trenino e va a teatro.
Questo si configura leggendo il piano d’azione predisposto negli uffici del Sindaco Adduce per la città di Matera. Il prolungamento della metropolitana leggera, sic!, non si farà più, questa è la volta del teatro. Mancano i termini su come e dove verrà fatto ma è un “Teatro”, semmai non utilizzato, che ci sta proprio bene per giustificare la candidatura a qualche cosa della città per il 2019.
Nella foga dello scendere dal treno e correre a teatro, l’amministrazione Adduce dimentica tutto quello che veramente risulta essere non rinviabile.
Per brevità ma anche perché è di dominio pubblico diremo che le opere che vanno immediatamente in appalto sono quelle relative ai PISUS per un importo di 13 Meuro sui 33,3 disponibili inizialmente. Il resto è nei fondi FCS che hanno un percorso più lungo, meno delineato ed alla fine molto più incerto.
Tra gli interventi Pisus scompare il recupero funzionale dell’Auditorium ed il completamento dell’intervento relativo agli ipogei di P.zza S. Francesco.
Era un intervento fatto per creare nuova funzionalità all’auditorium del Conservatorio Duni e mettere delle pezze all’intervento fatto negli ipogei di Piazza S. Francesco con i fondi PISU.
L’Auditorium fu interessato da interventi ben progettati e ben fatti nel 1994, a distanza di 20 anni è naturale che bisogna metterci le mani e non solo per un semplice restyling ma anche per dare una nuova funzionalità che sia adeguata all’evolversi della vita del Conservatorio. Si pensava, tra l’altro, di ridurre i posti a sedere per creare uno spazio più idoneo dove alloggiare un’orchestra. La cosa era fattibile dato il numero degli spettatori, adeguato alla città, ed il perfetto audio della sala. Tutto rinviato ad epoca non precisata- altro che cultura-. L’altra parte dell’intervento riguardava il “ completamento” -termine eufemistico- degli ipogei di P.zza S. Francesco. Quei locali furono interessati, qualche anno fa e con risorse rivenienti dai fondi europei -i PISU-, da un intervento costato 400 mila euro progettato male e realizzato ancora peggio tanto è che il Comune con fondi propri stanziò 50 mila Euro per comperare ombrelli e parapioggia perché nei locali vi erano e forse vi sono ancora infiltrazioni di acqua piovana. Era un intervento che mai avrebbe dovuto superare il collaudo ma del quale è stato interessato la Corte dei Conti perché non conforme al DPR 503/96 in materia di superamento delle barriere architettoniche.
Gli ipogei sarebbero serviti come foyer dell’Auditorium per dare un ingresso più consono alla struttura e questa volta le risorse sarebbero servite per dare organicità ai due corpi. In merito alla progettazione non possiamo sottacere che il tecnico è lo stesso che ha collocato il disabile che intende assistere ad uno spettacolo teatrale o musicale nella Casa Cava faccia al muro- in punizione-. l’intervento cassato è passato nella massima indifferenza perché non interessava il partito del mattone; non c’era, infatti, da costruire nulla solo da recuperare e possibilmente bene.
Città Plurale – Matera
il treno lo deve prendere per andare via dalla nostra città….lui non è di Matera!!!
il trenino glielo mettiamo noi a disposizione ma per andare a fare in c…. dalla nostra citttà di Matera