“Il cammino per la nuova Politica agricola comunitaria che agli agricoltori italiani garantisce oltre 6 miliardi di euro annui di finanziamenti, la gran parte sotto forma di aiuti diretti alle imprese, circa un miliardo invece attraverso la politica di sviluppo rurale, è ancora lungo e pieno di ostacoli. Per questo c’è bisogno di grande attenzione innanzitutto per evitare i tagli che sono dietro l’angolo”. E’ quanto sostiene Nicola Benedetto, consigliere regionale e candidato al Senato per il Centro Democratico, aggiungendo che “dopo il voto sul primo pacchetto in commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo a Bruxelles è ancora presto per esprimere giudizi positivi, tanto più che il complesso iter si concluderà nella migliore delle ipotesi con un anno di ritardo rispetto al previsto, vale a dire la nuova Pac scatterà nel 2015. Per ora – dice Benedetto – registriamo alcuni aspetti destinati a produrre novità importanti anche nell’agricoltura lucana come la previsione di almeno il 25% del bilancio destinato allo sviluppo rurale e il 30% delle sovvenzioni agricole da destinare prioritariamente all’agricoltura biologica, ad una politica piu’ verde e ad delle misure agro-ambientali, la modifica introdotta sul capping (che prevede l’esclusione delle cooperative dall’applicazione del tetto massimo di aiuti percepibili), la definizione più precisa dei compiti e degli obiettivi attribuiti alle Organizzazioni dei Produttori, la possibilità anche per le grandi imprese di accedere ai finanziamenti per gli investimenti e, infine, l’estensione anche alle OP della richiesta di accesso a finanziamenti per le assicurazioni.
Se dunque come sostengono organizzazioni professionali agricole del nostro Paese è stata premiata la costante azione di lobbying a tutela delle produzioni agricole italiane – afferma l’esponente del Centro Democratico – si deve continuare su questa strada. Ritengo, in proposito, significativa la decisione della Coldiretti che nella selezione dei candidati che le forze politiche stanno mettendo sosterrà con decisione quei candidati che nell’agire quotidiano si sono impegnati a favore dell’agricoltura condividendo il modello di agroalimentare e l’idea di sviluppo del Paese come chiaramente tracciato nei dieci punti nel documento “L’Italia che vogliamo” presentato dalla stessa Coldiretti al Forum internazionale dell’agroalimentare di Cernobbio. Ed altrettanto significativo – dice ancora Benedetto – è l’appello della Cia che auspica che il governo che uscirà dalle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi sappia nel concreto sostenere le esigenze degli agricoltori, sviluppando e rafforzando un’azione realmente incisiva che veda coinvolto l’intero ‘sistema Paese’ perchè in gioco è il futuro di migliaia di imprese e soprattutto il ruolo centrale dell’agricoltura”.