Sisma ’80: De Filippo: “E’ il tempo di leggere i fatti con occhi della storia”
“In questi 30 anni, solidarietà, ma anche impegni traditi e promesse disattese di cui i dati oggi danno giustizia”
“Il terremoto del 23 novembre 1980 è una pagina che in Basilicata leggiamo ancora con gli occhi del dolore, ma che inevitabilmente deve essere oggetto di altre analisi, ugualmente profonde e radicali, che riguardano i cambiamenti del nostro tempo e investono la capacità e il senso di solidarietà dello Stato”.
Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, incontrando il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. Il terremoto di 30 anni fa è stata la vera origine della nascita di una moderna Protezione Civile quale quella che oggi guida il prefetto Gabrielli, modificando profondamente, in questo aspetto, l’organizzazione dello Stato. A quei tempi la sola generosità e buona volontà dei soccorritori non bastarono di fronte a una catastrofe di dimensioni epocali, e le parole dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini evidenziarono lacune che non potevano non essere colmate.
Ma c’è anche altro da leggere, con gli occhi della storia, in quella vicenda del terremoto. C’è il destino di una popolazione cui erano state promesse ricostruzione e sviluppo e che, in alcuni periodi storici di questi 30 anni, si è vista imputare lo stato di terremotato come una colpa. C’è un processo di industrializzazione gestito interamente dallo Stato centrale, che ha visto calare in questo Mezzogiorno devastato, insieme a imprenditori seri cui va il nostro ringraziamento, avvoltoi spesso provenienti dalle aree più industrializzate del Nord ma il cui fallimento ancora una volta viene imputato alla nostra gente. Ci sono impegni disattesi, speranze tradite e, in aggiunta, offese di cui un’attenta analisi dei dati rende giustizia. Parlare del 23 novembre 1980 significa parlare di tutto questo. E a 30 anni di distanza il tempo per farlo è maturo”.
Sisma ’80, assessore Gentile: entro il 31 dicembre chiudere i conti
“Ora è il tempo delle analisi e delle scelte definitive”
“Questo è il momento delle analisi e della responsabilità delle scelte. Occorre mettersi intorno all’osservatorio sull’edilizia attestato al Dipartimento infrastrutture per fare il punto sulla situazione e individuare le iniziative da mettere in campo”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Rosa Gentile, intervenendo alla conferenza stampa con il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli.
“Il processo di ricostruzione in Basilicata – ha aggiunto Gentile – può dirsi completato nella misura dell’85 per cento. Si tratta di un valore medio, in quanto nel 50 per cento dei comuni lucani più colpiti l’avanzamento è pari al 90 per cento. Secondo i dati del 2008 in possesso del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il fabbisogno residuo per finanziare gli interventi di ricostruzione è di circa 600 milioni di euro. Però, qualunque cifra indicata come fabbisogno è destinata ad aumentare ulteriormente nel tempo per il meccanismo dell’aggiornamento previsto dalle norme, in base al quale il buono contributo è aggiornato alla data di emissione. Questo significa che, anche stabilendo con buona certezza il fabbisogno residuo, qualora lo stesso non fosse finanziato subito, le risorse necessarie sarebbero destinate ad aumentare nel tempo. Per questo motivo, la Regione ha inteso avviare un percorso virtuoso implementando, tramite una procedura informatica, un sistema di monitoraggio della spesa e dell’andamento della ricostruzione che avrà pieno compimento il 31 dicembre di quest’anno, termine entro il quale i Comuni sono chiamati ad approvare tutti i progetti giacenti. Solo dopo quella data sarà possibile determinare l’effettivo fabbisogno residuo, che deriverà dall’esame definitivo delle pratiche giacenti, con verifica puntuale dei requisiti e della completezza”.
La firma del sen. Colombo inaugura il “Libro d’Onore” della Regione
De Filippo: “Abbiamo il dovere di lasciare tracce della storia della Basilicata alle future generazioni”
La firma del senatore a vita Emilio Colombo, subito seguita da quelle dell’on.le Giuseppe Zamberletti e del prefetto Franco Gabrielli, a capo della protezione civile rispettivamente all’indomani del terremoto del 1980 e oggi, ha inaugurato il “Primo Libro d’Onore” della Regione Basilicata, su cui, per decisione del Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo, saranno chiamati ad apporre la propria firma e, se lo vorranno, a lasciare un messaggio, gli ospiti illustri che visiteranno la Regione.
Accanto al “Libro d’onore” è stato previsto anche un “Libro fotografico” con l’intenzione di raccogliere le immagini delle personalità in visita in Basilicata.
“In giorni come questi – ha commentato il presidente della Regione Vito De Filippo – ci rendiamo conto di come la memoria sia un patrimonio inestimabile. E’ per questo che ho sentito il dovere di fare in modo che resti traccia alle future generazioni di persone ed eventi che rappresentano la storia di questa Regione. E se l’avvio di questa iniziativa nel 2010 inevitabilmente non consentirà di tenere memoria di tutto quanto avvenuto nei primi 40 anni della storia della Regione Basilicata, il fatto che tra le prime firme ci siano quelle del se. Emilio Colombo, che rappresenta un pezzo di storia vivente della Repubblica Italiana e dell’on. Zamberletti, che testimonia il dolore e l’impegno di questa regione all’indomani del terremoto del 1980, in parte contribuisce a colmare questa lacuna”.