Anno scolastico 2010 – 2011, attivate le sezioni primavera
Aumentata l’offerta nei comuni di Potenza e Matera
Anche per l’anno scolastico 2010/2011 saranno attivate le sezioni primavera, il servizio socio-educativo rivolto ai bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi. La Giunta regionale, infatti, su proposta dell’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, ha approvato lo schema d’intesa fra la Regione Basilicata e l’Ufficio scolastico regionale.
Le sezioni primavera sono un servizio socio-educativo rivolto a minori di età compresa fra 24 e 36 mesi attivabile da gestori di scuole d’infanzia e nidi d’infanzia pubblici o privati. Il servizio è cofinanziato dal Governo e dalle Regioni. Il cofinanziamento Regione Basilicata, proviene dalla quota del “Fondo Famiglia” e per quest’anno ammonta a € 564.899,00.
Diverse le novità previste per questo quest’anno. La Regione Basilicata, infatti, oltre a finanziare la prosecuzione del servizio delle sezioni già autorizzate per gli anni precedenti, ha deciso di aumentare l’offerta di quattro sezioni nei Comuni di Potenza e di Matera che presentano liste di attesa consistenti: Matera 152 famiglie e Potenza 73 famiglie.
Il procedimento attuativo dell’intesa, come per gli anni precedenti, prevede che sia la Direzione scolastica regionale ad emanare una circolare da diffondere fra tutti i Comuni della Regione e le istituzioni potenzialmente interessate nella quale sono indicate le prescrizioni ed i termini per poter ottenere il finanziamento. Le domande pervenute saranno poi valutate da un Tavolo Tecnico, prevista dall’Intesa Nazionale, e successivamente si procede al finanziamento delle domande ammesse.
In ordine di priorità saranno finanziati i progetti presentati dalle istituzioni educative: presso le quali per l’anno scolastico 2009-2010 hanno funzionato “sezioni primavera” appositamente autorizzate e finanziate con il contributo statale e/o regionale; attive nei Comuni di Potenza e di Matera che si candidino alla gestione di nuove “sezioni primavera” (il numero complessivo di dette nuove “sezioni” non potrà eccedere le quattro unità); attive in Comuni in cui non siano presenti servizi socio-educativi per l’infanzia o nei quali esistano liste di attesa che candidino nuovi progetti.
Questa procedura consente di rispettare quanto previsto nell’intesa nazionale, che prevede il rifinanziamento delle sezioni già attive negli anni precedenti, e quelle previste dal Piano d’azione sugli obiettivi di servizio che impegna ad incrementare il numero dei comuni serviti da servizi socio-educativi per l’infanzia e ed il numero dei bambini coinvolti.