I rappresentanti sindacali della provincia di Matera di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno inviato una lettera al Prefetto di Matera per chiedere di riconvocare un tavolo di confronto con Anas ed eventualmente con Aleandri Spa per definire il cronoprogramma per la riapertura del cantiere che interessa il tratto della Bradanica bloccato a seguito del fallimento di Intini.
Di seguito la nota integrale
È passato ormai un anno dalla chiusura del cantiere per la realizzazione della c.d. “Bradanica”, a causa della cessazione dell’ attività del Gruppo Intini, ditta aggiudicatrice dell’ appalto.
Pur garantendo ai lavoratori l’ accesso agli ammortizzatori sociali (ma ricordiamo che l’ anno di CIGS è prossimo alla scadenza), non possiamo non rilevare come il nostro territorio continui a subire non solo l’ ennesima crisi occupazionale (su quel cantiere erano impiegato un centinaio di lavoratori tra diretti ed indotto) ma anche il più totale isolamento infrastrutturale: infatti l’ area interessata dal cantiere è letteralmente sventrata e i tempi di ripresa sembrano sempre più incerti.
Infatti pur avendo perfezionato, attraverso il fitto di ramo d’ azienda, il passaggio del testimone dal Gruppo Intini alla ditta Aleandri spa, ad oggi non riusciamo a comprendere i motivi del grave ritardo che si sta accumulando; e questa preoccupazione aumenta in considerazione del fatto che in edilizia i tempi per riavviare un cantiere non sono celeri e non vorremmo che passasse inutilmente un’ altro anno.
Dal punto di vista dei finanziamenti la Legge di Stabilità 2013 ha stanziato fondi a favore dell’ ANAS per il completamento delle opere già cantierizzate; e anche dal punto di vista burocratico, visto che siamo ad inizio anno, non dovrebbero esserci problemi col patto di stabilità.
Cosa si aspetta?
Per questo invitiamo e formalmente chiediamo a S.E. il Prefetto di Matera di riconvocare il tavolo di confronto con ANAS, eventualmente anche alla presenza della Aleandri spa, per definire il crono-programma per la riapertura del cantiere.
Un impegno immediato e necessario di tutte le parti coinvolte, sociali datoriali ed istituzionali, per ridare rassicurazioni e certezze a lavoratori, cittadini e soprattutto al territorio.
V E R G O G N O S O !! PER UNA MISERA 2 CORSIE un’intera zona della città bloccata per anni!!
che schifo.. questo è il sud, questa è la misera situazione infrastrutturale, questi sono i politici e gli amministratori che parlano di crescita e sviluppo da decenni, ma che ci fanno deridere in tutta europa per la situazione di NON progresso ai livelli dell’albania (con tutto rispetto).
Altrimenti come devono RUBARE i nostri soldi?……fanno così e basta!!!! da sempre ormai!!!!