La rassegna “Musei in Musica”, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e che ha visto la gran parte dei musei statali presenti sul territorio nazionale aprire le porte ai visitatori con una serie di iniziative musicali iniziate nel primo pomeriggio e protrattasi fino a tarda serata, ha registrato a Matera una straordinaria partecipazione di pubblico.
1.501 sono stati i cittadini che sono entrati a Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, per condividere un ricco e articolato programma di iniziative promosse dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, diretta dalla dott.ssa Marta Ragozzino.
La serata “Musei in Musica” di Domenica 20 novembre è stata aperta dalla proiezione del disegno animato tratto dall’omonimo libro plurilingue di Graziella Cormio Bintou parte per il mondo dei bianchi edito da “la biblioteca di tolbà”, seguito con interesse e partecipazione di da tanti bambini che hanno avuto la possibilità, dopo la proiezione, di visitare le collezioni permanenti del museo.
Ha fatto seguito la performance del giovane chitarrista materano Antonello Fiamma che, con i brani di sua composizione, ha fatto risonare la Sala Levi del Lanfrachi, dove sono state allestite le mostre (visitabili fino al 30 novembre negli orari del museo) Obiettivo arte in Basilicata, a cura dell’Associazione Materafotografia con la collaborazione dall’APT Basilicata e foto di Francesco Adorisio, Claudio Bernardi, Assunta Consoli, Michele Di Lecce, Enzo Epifania, Francesco Morelli, Michele Morelli, Vincenzo Nicoletti, Monica Palumbo, Francesca Zito e la mostra di Stefano Vaja, Nel paese dei cupa cupa. Immagini della tradizione lucana, a cura dell’Archivio Sonoro della Basilicata, esito di una pluriennale ricerca sul campo, condotta assieme a Nicola Scaldaferri a cinquant’anni di distanza dalle celebri rilevazioni di Ernesto de Martino, Diego Carpitella e Franco Pinna (mostra che offre una rappresentazione in presa diretta di un’articolata cultura musicale che riveste un ruolo di fondamentale importanza nelle comunità locali).
Evento clou della rassegna materana è stata la conferenza-concerto di presentazione del CD di Damiano D’Ambrosio Da una partita all’altra. Musiche da camera a Palazzo Lanfranchi promosso dalla Soprintendenza, realizzato in Austria dalla Sony ed edito da Farelive, una piccola casa discografica di Matera. Sono intervenuti, presente l’autore, la Soprintendente Marta Ragozzino che, dopo aver saluto e ringraziato i presenti, si è soffermata sul bisogno di cultura che viene fuori prepotentemente da una partecipazione così numerosa. «Le attività culturali – ha proseguito la dott.ssa Ragozzino – devono potersi svolgere all’interno di una programmazione condivisa che veda gli Enti e le Istituzioni pubbliche, i soggetti privati concorrere verso un obiettivo comune, per fare di Matera una vera e autentica Città della Cultura». Ha preso subito dopo la parola l’Assessore alla Cultura della Regione Basilicata Rosa Mastrosimone, che ha detto che “Musei in Musica” è «un modo nuovo di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale a un sempre più ampio numero di cittadini»; l’Assessore alla Cultura del Comune di Montescaglioso Michele Zaccaro ha elogiato l’opera di Damiano D’Ambrosio, ricordando che l’Amministrazione comunale ha intitolato una strada a suo padre Rocco D’Ambrosio, a cui va il merito di aver istituito a Montescaglioso la “Scuola Popolare di Musica”, prima ancora che Matera si dotasse di un proprio Conservatorio. Sono intervenuti, inoltre, con indirizzi di saluto, il Presidente del Consiglio Provinciale di Matera Aldo Chietera e il Presidente del Consiglio Comunale Brunella Massenzio.
Il Cd è stato presentato dal musicologo Dinko Fabris, docente di Storia della Musica all’Università degli Studi di Basilicata e autore di uno dei testi pubblicati nel booklet allegato al Cd. Il professor Fabris ha affermato che «capolavori come le Cento partite sopra passacagli di Frescobaldi oppure le Partite per violino solo di Bach costituiscono i vertici dell’arte della variazione barocca. Ma se un compositore contemporaneo, presentando al pubblico d’oggi delle sue nuove creazioni in uno spazio architettonico autenticamente barocco, decide di utilizzare il termine di “partite” non è solo in omaggio a quella meravigliosa eredità sonora del Sei e Settecento. In un museo contemporaneo, dove l’accostamento di oggetti e codici di epoche diverse impone una organizzazione della comunicazione, i codici della musica possono agire da ulteriore sollecitazione per il visitatore che si lascia coinvolgere in una rete di emozioni diacronica e universale. Ed ecco che D’Ambrosio può far partire le sue suggestioni sonore, fuori da definizioni di epoca o di stile».
Dopo questo intervento c’è stata mentre l’esecuzione del brano Sol Hirajoshi. Quattro stagioni per flauto e arpa, eseguiti da Natalia Bonello [flauto] e Anna Claudia Scammacca [arpa], con performance della compagnia di danza Balletto Lucano, diretta da Loredana Calabrese, sono stai presentati da Saverio Vizziello, Direttore del Conservatorio di Musica “Egidio Romualdo Duni” di Matera.
Dopo una breve pausa delle attività, per consentire ai visitatori di partecipare all’evento musicale che si è tenuto al Museo Archeologico Ridola con il Saxensemble del Conservatorio, il programma è ripreso nel Salone delle Arcate dove il I Cantori materani, diretti da Alessandra Barbaro, hanno eseguito alcuni brani tratti del loro ultimo CD Sassincanto. Si sono potuti ascoltare alcuni canti popolari materani e lucani resi ancor più suggestivi ed emozionanti dalla versione polifonica per coro a cappella a 4 e 5 voci elaborata dal maestro Damiano D’Ambrosio.
Hanno chiuso la serata l’esecuzione dei brani Sonata “Quasi una nostalgia”, per clarinetto e pianoforte e Toccata, Adagio e Ostinato, per sax contralto e pianoforte [sempre tratti dal CD del maestro D’Ambrosip] eseguiti da Salvatore Frammartino [clarinetto], Gianfranco Menzella [sassofono] e Antonio Ippolito [pianoforte].
Completamente diverso il genere musicale del concerto Portrait in Jazz, con l’esecuzione di diversi brani composti da Dino Plasmati, sulle cui note scorrevano le fotografie sui culti arborei in Basilicata di Gaetano Plasmati.
Ha fatto seguito la proiezione del DVD Sassi e stelle sonanti. Matera, un ponte tra la storia e le stelle, di Paolo Fresu, a cura dell’Onyx Jazz Club, presentato da Gigi Epsosito che ha manifestato tutta la sua indignazione per i tagli alla cultura.
La serata è stata allietata da degustazioni di vini dell’Azienda Ditaranto di Montescaglioso e di prodotti da forno del Consorzio di Tutela Pane di Matera IGP
Musei in Musica 2010 è stata una straordinaria corale partecipata manifestazione che ha rimarcato la vocazione di Palazzo Lanfranchi ad essere casa della cultura di tutti. La manifestazione è stata coordinata da Michele Saponaro della Soprintendenza.