La Regione Basilicata ha acquistato “La Goccia”, l’originale scultura realizzata dall’artista giapponese Kengiro Azuma, e attualmente posizionata in piazzetta Pascoli, nelle vicinanze di Palazzo Lanfranchi, a Matera.
L’investimento è di 150 mila euro, somma derivante dai fondi del Por 2000 – 2006, a fronte di una expertise, la perizia di un esperto, che aveva assegnato all’opera un valore di almeno 300 mila euro.
L’opera d’arte verrà affidata alla Fondazione Zètema, curatrice del Musma, il museo di scultura moderna e contemporanea, che successivamente, in accordo con il Comune e la Soprintendenza, deciderà dove posizionare definitivamente la prestigiosa opera d’arte.
“Si tratta – afferma il presidente della Regione, Vito De Filippo – di un piccolo sacrificio economico che la Regione ha voluto fare vedendolo come un investimento per rafforzare il patrimonio artistico e culturale di Matera anche in vista della sua candidatura a Capitale europea della cultura 2019. Abbiamo portato stabilmente in Basilicata una straordinaria opera d’arte di un artista di fama mondiale, come Kengiro Azuma, che da subito ha intrecciato con la città dei Sassi un intenso e reciproco rapporto di affetto e di simpatia. Non è un caso che Azuma abbia voluto vivere profondamente la città e conoscere da vicino le sue tradizioni, come la lavorazione del pane e dei tipici prodotti artigianali, per lui straordinaria fonte di ispirazione che si è tradotta nelle opere esposte attualmente al Musma”.
La nota del Musma sull’affidamento dell’opera di Kengiro Azuma da parte della Regione Basilicata
La Giunta Regionale, con delibera n. 1928, approvata nella seduta di martedì 23 novembre, ha disposto l’acquisto della scultura “MU 765 G” (La Goccia) di Kengiro Azuma per arricchire il patrimonio d’arte contemporanea nella città di Matera.
La donazione dell’opera alla comunità materana rappresenta il riconoscimento della qualità culturale di Matera e del suo ruolo all’interno della regione lucana.
La scultura, trasferita a un prezzo di pura affezione, risulta inoltre coerente con lo spirito del luogo. L’imponente goccia di bronzo, alta oltre tre metri, testimonia il ciclo perenne della vita rappresentata dall’acqua che si fa goccia, bagna la terra, diventa vapore acqueo, ritorna nel cielo per ricadere come goccia a irrorare la terra. E’ la metafora fisica della perennità della vicenda storica di Matera, così pregnante e continua, tra memoria e nuova produzione di storia.
La Goccia sarà affidata in custodia, perché la protegga e ne assuma la responsabilità della manutenzione, alla Fondazione Zétema, titolare del Musma (Museo della Scultura Contemporanea. Matera).
“Matera – ha dichiarato il presidente della fondazione Zétema, Raffaello de Ruggieri – deve essere grata alla Regione Basilicata e per essa al suo presidente Vito De Filippo, per aver gratificato la nostra città con un simile investimento culturale, che arricchisce indubbiamente anche la qualità urbana del luogo. Il presidente De Filippo – ha precisato De Ruggieri – ha trasformato in un fatto concreto un impegno assunto nel corso della visita del 22 settembre alle nuove aree espositive del Musma. Per questo la Fondazione Zétema si sente maggiormente responsabilizzata nella tutela dell’opera affidataLe e nella tenuta di un suo più rinvigorito impegno al servizio della città. Sarà, infine, una necessaria intesa con la Soprintendente Marta Ragazzino a fissare la ubicazione e le modalità di esposizione della preziosa scultura di Azuma”.
perchè alla fondazione zetema? I soldi della regione sono dei cittadini lucani e quindi quella goccia se comprata dalla regione deve essere di tutti noi, pure dei pontentini. Questa cosa non è affatto giusta. Chi li conosce questi qui di zetema?
LA GOCCIA DEVE ESSERE DI TUTTI I LUCANI ED AFFIDATA AL COMUNE DI MATERA. SE UN DOMANI LA FONDAZIONE ZETEMA NON CI SARA’ PIU’ CHE NE SARA’ DI QUELL’OPERA D’ARTE?
FATELE BENE LE COSE.
si…grazie De Filippo, grazie per aver comprato per noi una goccia e di aver speso solo 150.000 € del denaro nostro… si ma adesso non pensare di dissetarci, potremmo morire di fame….
anke a me sembrano troppi 150mila €, e soprattutto non m dice nulla quella goccia. ma un esperto l ha valutata 300mila€…alla fine devo ammettere la mia ignoranza in materia di arte e congelara il mio giudizio a favore di esperti di arte moderna e contemporanea. chi lo sa,magari abbiamo davvero un’opera d’arte nella nostra città e nessuno se ne accorge.anche i sassi fino al ’93 erano vergogna nazionale,poi si è capito ke in realta sono un patrimonio dell’umanità
Boy 😆
Quando ho letto “CHI LI CONOSCE QUESTI QUI DI ZETEMA” ho fatto un sorriso forte forte …. e so che la tua e’ stata una forte provocazione vero ? 😆
Lo sapete tutti benissimo di quanto fa Zetema per la città di Matera.
Se poi vogliamo parlare di quanto e’ influente il suo patron “sulle cose nostre” e di quanto questo sia opportuno e’ tutt’altro discorso !!!
Cia’
almeno brcrocco ha ammesso la sua ignoranza in materia.. (che ho anche io), ma criticare a prescindere è veramente da materano medio:
– quei soldi sò anche soldi miei, non ne volevo goccia
– chi sò questi della zetema? la dovevamo dare ad altri!
ma che c***o ve ne frega? è una cosa per accrescere il prestigio della città, è una scultura di uno degli artisti contemporanei più importanti di oggi, però protestiamo, non serve a niente sta goccia qua
ovviamente finchè il solito bimbominchia non la riempirà di scritte di mocciana memoria
che brutta cosa il materano medio
Cos’e’ precisamente il bimbominchia? 👿