Dalle parole ai fatti. Il grande concentramento di sabato scorso davanti al piazzale dell’ospedale di Tinchi sembra aver dato nuova linfa vitale ai due comitati civici -Il Comitato Difesa Ospedale di Pisticci ed i Cittadini Attivi di Bernalda-Metaponto- in lotta ormai 150 giorni per il mantenimento del nosocomio intestato ad Angelina Lo Dico. I manifestanti si sono dichiarati molto soddisfatti per la perfetta riuscita della manifestazione e della partecipazione ma nel contempo hanno ancora. Dalla regione fanno sapere che l’ospedale non chiuderà. Ma i comitati sono stanchi delle promesse e delle parole ed attendono fatti concreti. Altrimenti sarà presidio ad oltranza. denunciato a chiare lettere l’insensibilità di buona parte della classe politica locale e regionale, la mancanza di un dialogo e di un confronto costruttivo e l’assenza di segnali concreti sul futuro e sulla destinazione dell’ospedale. Di qui l’annuncio di una nuova serie di manifestazioni ancora più eclatanti per coinvolgere un numero maggiore di persone e di giovani e dare dimostrazione di forza e di compattezza. Pietro Tamburrano ha invitato addirittura i parroci del territorio a celebrare tutte le funzioni religiose davanti al piazzale. Dal tetto più alto dell’ospedale, ormai sede fissa dei dimostranti che non si arrendono né si rassegnano, è partito intanto l’invito a partecipare ad una nuova marcia di protesta, programmata per sabato 27 novembre, con partenza alle ore 9,00 da piazza Elettra di Marconia ed in direzione Tinchi, dove si svolgerà l’ennesimo incontro con i cittadini. All’interno dell’ospedale, intanto, i manifestanti restano vigili ed attenti per impedire l’ulteriore depauperamento e spoliazione delle strutture. Reparti nuovi di zecca, ben ordinati e puliti, ornati di piante e di quadri; professionisti di provata esperienza; una piscina destinata alla riabilitazione, inaugurata dai vertici politici e sanitari, ma mai entrata in funzione, con notevole sperpero di denaro pubblico. Tutto questo può essere vanificato e l’ospedale rischia di diventare una delle tante cattedrali nel deserto, di cui il territorio è ormai pieno: Valbasento, e quindi mattatoio comunale, Discarica di loc. Pagnotta, Museo della Civiltà Contadina, Palazzetto dello Sport, opere mai entrate in funzione
Nov 25