I Presidi delle Facoltà di Agraria, Farmacia, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Scienze MM. FF. NN. ribadiscono la loro profonda critica al DDL Gelmini e ai provvedimenti finanziari del Governo che incidono gravemente sul Fondo di Finanziamento Ordinario degli Atenei, negando di fatto il Diritto allo Studio.
Il sistema di governance delineato dal DDL comporta un radicale ridimensionamento del ruolo di indirizzo del Senato Accademico, l’attribuzione di una funzione preponderante ad un Consiglio di Amministrazione con una cospicua presenza di membri esterni al mondo accademico, l’indebolimento del principio di rappresentanza delle strutture didattiche e di ricerca, la precarizzazione della ricerca con l’introduzione della figura dei ricercatori a tempo determinato e l’assenza di prospettive certe per i ricercatori a tempo indeterminato.
In effetti i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario del sistema universitario pubblico, assieme alla drastica restrizione del turn over, rendono impossibile la costruzione di un’offerta formativa qualificata sostenibile, impongono limiti indiscriminati alla ricerca e, in definitiva, impediscono agli Atenei di svolgere il proprio ruolo di motore dello sviluppo e dell’innovazione scientifica e di strumento più alto della trasmissione del sapere alle nuove generazioni.
Per tutte queste ragioni, i Presidi esprimono l’auspicio che dall’attuale discussione alla Camera o il testo del DDL venga definitivamente respinto o esca significativamente migliorato nei contenuti e con le necessarie garanzie di risorse finanziarie certe e immediatamente disponibili.
Prof. Michele Perniola, Preside della Facoltà di Agraria
Prof. Faustino Bisaccia, Preside della Facoltà di Farmacia
Prof. Ignazio M. Mancini, Preside della Facoltà di Ingegneria
Prof. Pasquale Frascolla, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
Prof. Onofrio M. Di Vincenzo, Preside della Facoltà di Scienze MM. FF. NN.