Oltre 112 milioni in meno di trasferimenti dallo Stato (l’85% del totale, escludendo il fondo sanitario), per la prima volta nella Storia della Regione Basilicata l’intero ammontare delle royalty del petrolio e del gas utilizzate per sostenere la spesa corrente e non investimenti, e ancora aree di intervento che necessitano di trovare copertura finanziaria (è il caso del trasporto pubblico locale), per le quali si spera nella possibile riduzione dei tagli del governo, che, comunque, anche nella più rosea delle ipotesi si attesterebbero intorno ai 90 milioni di euro, con un taglio del 70 per cento rispetto a quanto avvenuto a inizio 2010.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha avviato questa mattina il confronto all’interno della maggioranza sulla Finanziaria regionale 2011 illustrando oltre che la evidente difficoltà del quadro finanziario la persistente e tenace volontà di garantire, in linea con quanto previsto con il programma di coalizione, la società della conoscenza (con fondi per l’università, i servizi agli studenti e il diritto allo studio e i precari della scuola), la coesione sociale (dando totale copertura alle politiche di inclusione e ai piani sociali azzerati dal governo), lo sviluppo (con interventi a sostegno delle imprese per l’accesso al credito che si estenderanno dagli investimenti anche al circolante) e riforma della governance (alleggerendo ancor più il peso della macchina amministrativa e promuovendo la gestione associata di servizi) continuando anche a sostenere i principi della coalizione in elementi strategici quali l’affermazione della natura pubblica non solo della proprietà dell’acqua ma anche della sua gestione. “La situazione è negativa come non mai – ha detto De Filippo – e tra federalismo e nuove manovre le aspettative per l’anno 2011 sono ancora peggiori. Ma non possiamo consentire che questa situazione metta sotto sequestro il nostro futuro, così per un verso abbiamo il dovere di continuare a sostenere politiche di prospettiva, per un altro c’è la necessità di costruire un sistema pubblico che regga nei prossimi anni”.
I dati, nella loro crudezza, danno la dimensione della situazione. Dai trasferimenti statali il dipartimento Infrastrutture perderà 63 milioni di euro (con l’azzeramento di voci essenziali come il trasporto pubblico locale, la viabilità, l’edilizia residenziale), l’Ambiente quasi 10 milioni (saltano del tutto i fondi per la tutela dell’ambiente e il miglioramento della qualità dell’aria), la Salute, più di 14 milioni e Mezzo (azzerate edilizia sanitaria, politiche per famiglia, lattanti, promozione della salute umana), l’Agricoltura avrà un taglio di oltre 8 milioni (non ci sono più i trasferimenti per Consorzi di Bonifica e Associazioni allevatori), la Formazione perde oltre 6 milioni (ossia i fondi per politiche sociali, mercato del lavoro, borse di studio, prestito d’onore, lavoro ai disabili ecc.), le Attività Produttive registrano un taglio di 11 milioni (con l’azzeramento di incentivi alle imprese e fondi per il turismo). Tagli che colo in parte potranno essere compensati con l’introito delle royalty, atteso in 80 milioni, ma buona parte del quale già l’anno scorso era stato utilizzato nel bilancio regionale per sanità, università, forestazione ecc.
I segretari e i capigruppo di maggioranza hanno avviato il confronto che proseguirà affiancando una fase interamente articolata in sede politica, con incontri tra i partiti, al fine di arrivare a scelte condivise. Anche se allo stato attuale si registrano posizioni articolate, dal dibattito è emersa la forte volontà comune a tutti di giungere ad una posizione unitaria di cui tutti siano pronti a farsi carico, nella consapevolezza che la difficoltà del momento, e gli aggravamenti che potranno arrivare nel futuro prossimo, potranno essere affrontati solo in un’ottica di coesione e condivisione che coinvolga non solo i livelli politici ma l’intera società di Basilicata. A tal fine il presidente De Filippo ha annunciato la volontà di un confronto “franco, aperto e costruttivo” anche con le opposizioni consiliari al fine di mettere in campo le migliori soluzioni per affrontare questa difficile situazione.
“Siamo pronti a recepire i suggerimenti di tutti – ha detto il presidente – ponendo solo una pregiudiziale: non possiamo negare la difficoltà del momento e non assumere decisioni conseguenti, anche se dolorose, creando un danno irreversibile alla nostra comunità e al suo futuro. Molte Regioni in Italia, in questi giorni, dichiarano la materiale impossibilità di chiudere i bilanci. Noi ci riusciremo, anche grazie alle royalty del Petrolio, ma dobbiamo mettere le basi per rendere sostenibile nel tempo una difficoltà che non è affatto transitoria e che nel prossimo futuro potrà registrare solo aggravamenti.