Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, e l’assessore ai Sassi, Ina Macaione, hanno illustrato stamane, in municipio, i tre simposi sul piano di gestione del Sito Unesco “Sassi e Altopiano murgico” e una pubblicazione divisa in tre volumi: “Bozza del piano di gestione”, il dossier della candidatura dei Sassi e dell’altopiano murgico a patrimonio mondiale dell’umanità redatto da Pietro Laureano, e “idee per un laboratorio partecipato” scritto da Angela Colonna e Domenico Fiore.
“Con i tre simposi programmati – ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – intendiamo rafforzare il percorso di partecipazione dell’intera città alla redazione del piano di gestione. Questo strumento strategico, infatti, serve e mettere in relazione il patrimonio mondiale dell’umanità con i problemi quotidiani di chi i Sassi li vive quotidianamente, sia come residente, sia come cittadino, sia come turista, sia come operatore commerciale. Il piano di gestione di un patrimonio così importante e così grande non può essere elaborato solo da un gruppo ristretto di persone, ma deve coinvolgere ogni singolo cittadino”.
Il primo simposio si terrà il 1 e il 2 febbraio nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi e avrà come tema “Il Codice e il Patrimonio genetico”. L’idea è quella di partire dal CODICE/PATRIMONIO GENETICO del sito, ovvero, dal valore universale con il quale i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera vengono riconosciuti patrimonio dell’umanità. Cosa c’è di straordinario ed autentico in quell’itinerario che attraversa tutte le età dell’umanità? Cosa c’è di unico ed universale nel racconto di quel documento architettonico? Come trasmettere alle generazioni future ed a tutta l’umanità la prova della capacità di realizzare un ambiente adatto alla vita gestendo in modo accurato e parsimonioso le risorse della natura?
Il secondo simposio si terrà l’1 e il 2 marzo e avrà come tema “Geoculture e energie”. GEOCULTURA è un tema che sollecita la lettura dei caratteri del sito mettendo in luce l’aspetto legato al rapporto tra luogo fisico e comunità insediata, tra aspetti materiali e immateriali, tra natura e storia dell’uomo. E’ un ambito d’indagine che rimanda alla definizione di “paesaggio culturale”, come risultato del lavoro combinato tra il lavoro dell’uomo ed il suo ambiente naturale, che dal 1992 l’UNESCO affiancherà alle definizioni di patrimonio culturale e naturale. ENERGIE è un tema cruciale, in quanto definisce la forma di funzionamento dell’esperienza insediativa millenaria materana, un esperimento umano ben riuscito di collaborazione con l’ambiente, il cui esito ha prodotto un paesaggio antropizzato in armonia con il disegno della terra.
Sul tema delle ENERGIE si gioca la sfida del futuro e Matera come laboratorio aperto all’umanità potrebbe ancora oggi contribuire a trovare soluzioni creative in questo ambito, utilizzando l’esperienza passata come attitudine consolidata ad armonizzare ed integrare risorse. La storia, dunque, si intreccia con la domanda odierna di conoscenza per risolvere problemi cruciali, attingendo ENERGIE dal giacimento di saperi della civiltà rupestre per studiare e sperimentare. L’innovazione e la ricerca tecnologica si avvantaggiano della conoscenza storica, la tutela del patrimonio diventa strategica per il progetto tecnologico avanzato.
Il terzo e ultimo simposio si terrà il 5 e il 6 aprile ed avrà come tema “Evoluzione e Futuro”.
EVOLUZIONE è il tema che definisce l’orientamento futuro.Tutto lo sforzo progettuale, creativo, per trovare forme altamente umane di sviluppo in armonia con la nostra storia e con la terra che abitiamo ha una spinta adeguata se pensato in funzione dell’evoluzione della nostra specie su questo pianeta, così come lo testimoniano le più alte esperienze dell’umanità e i suoi migliori esponenti in tutti i campi e in tutte le epoche. Del resto, la scala di riferimento globale è per assunto quella a cui
le finalità dell’UNESCO ci obbligano a rapportarci sia nelle visioni che nelle azioni che ne conseguono.
“I simposi/laboratorio – ha concluso l’assessore Macaione – sono stati pensati come Spazio Ideativo Partecipato per facilitare la discussione, il confronto e lo sviluppo di idee creative e condivise, in cui i cittadini, i componenti del Comitato di Pilotaggio e del Gruppo di Lavoro, i rappresentanti delle istituzioni e i “portatori di saperi” si confrontano sui temi individuati, per costruire una conoscenza profonda e sensibile, attualizzata e orientata. I simposi/laboratorio costituiscono la base per un Osservatorio permanente del sito Unesco, che avrà la funzione di monitorare l’efficacia delle azioni del Piano, sollecitare la progettazione partecipata delle future implementazioni ed edizioni del Piano, accrescere il processo di affezione e di consapevolezza nella comunità, raccogliere i saperi della comunità creando una rete di scambio di informazioni e di conoscenze”.
Codice e Patrimonio genetico, il programma del primo simposio
Il primo simposio sul tema “Codice e Patrimonio genetico” si terrà l’1 e il 2 febbraio nella sala Levi di Palazzo lanfranchi. Questo il programma dettagliato:
Primo simposio in programma a Matera venerdì 1 febbraio 2013
Avviano i lavori [ore 9:00] il referente del Sito UNESCO Salvatore Adduce, Sindaco di Matera e Marta Ragozzino, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, che introduce il tema del simposio/laboratorio.
Seguono [ore 10:00] due interventi tagliati in forma essenziale, uno di Pietro Laureano, consulente UNESCO e autore dei rapporti che hanno portato all’iscrizione del sito materano nella Lista del
Patrimonio dell’Umanità, l’altro di Manuel Roberto Guido, Direttore del servizio I della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Due sguardi, due esperienze dall’interno e dall’esterno, che dialogano attraverso i molteplici link sollecitati dal tema.
La giornata continua [ore 11:00] con l’esplorazione del primo sito italiano inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (1979), attraverso la narrazione di Raffaella Poggiani, Soprintendente per i Beni Archeologici della Lombardia, dell’ Arte rupestre della Valcamonica.
Seguono la presentazione [ore 12:00] delle attività di laboratorio e la formazione dei tavoli di lavoro.
Il pomeriggio inizia [ore 14:30] con la sessione di laboratorio, pensato come Spazio Ideativo Partecipato, per facilitare la discussione, il confronto e lo sviluppo di idee creative e condivise, in cui i cittadini, i componenti del Comitato di Pilotaggio e del Gruppo di Lavoro, i rappresentanti delle istituzioni e i “portatori di saperi” si confrontano sul tema. A conclusione [ore 18:30] verranno esposti in plenaria i primi risultati della sessione di laboratorio.
Seconda giornata sabato 2 febbraio
I lavori della seconda giornata [ore 9:00] prevedono la produzione, ad opera dei facilitatori, traduttori e componenti delegati dai gruppi di discussione, di un elaborato di sintesi del materiale prodotto nella prima giornata.
Gli spunti conoscitivi e le molteplici esperienze a confronto riportati in questa elaborazione di sintesi produrranno nuovi livelli di elaborazione e costituiranno una prima traduzione in forme semilavorate per la redazione del Piano di Gestione.
La sintesi verrà presentata in plenaria [ore 12:00] , con la verifica degli obiettivi raggiunti. A conclusione saranno annunciati i temi del simposio/laboratorio successivo ed evidenziate le connessioni emerse per la continuazione dei lavori.
simposio… patrimonio genetico… geocultura … i sassi hanno semplicemente bisogno di vita, ripristino di aree completamente degradate, servizi per i turisti, un serio piano urbanistico che vieti scempi urbanistici tipo ponti o ascensori vicecontiani… Caro sindaco, nonchè EX presidente di Agrobios ,, ma possibile che devi sempre occuparti del NULLA !!!
Un altro po’ di soldi pubblici per quattro stampe, un catering e qualche idea ammuffita buttata là e fatta passare per cultura. Laureano unica eccezione secondo me costretto a partecipare, ma anche lui ormai quello che doveva dire l’ha detto anni fa poi se n’è andato e Amen
Vedremo cosa riuscirà ad elaborare questo simposio di menti (scusate ho dimenticato il prefisso de-) eccelenti.
Dopo anni di studi, convegni, progetti, passerelle, servitù a poco prezzo fatta per le location cinematografiche, amministrazioni di vari colori, opere che hanno violentato il sito Unesco, i Sassi sono sempre più nella m…..
Ma cosa vuole fare un amministrazione in agonia?
Quanto sarà rafforzato con questi simposi il percorso di partecipazione dell’intera città alla redazione del piano di gestione (parole del sindaco) quando prevaricano sempre gli interessi per qualcosa o di qualcuno?
Ma non è che volevano dire TRE SUPPOSTE PER MATERA?