Presentata in conferenza stampa presso la sede di Talìa Teatro “Paccij”, la commedia in vernacolo materano con adattatamento di Antonio Montemurro de “Il medico dei pazzi” di Edoardo Scarpetta. L’attore principe di Talìa Teatro, Antonio Montemurro, nonchè autore geniale per i migliori adattamenti in vernacolo materano dei lavori firmati dai grandi del teatro, tra tutti Eduardo De Filippo, tornerà in scena al Teatro Duni il 6 e 7 dicembre 2010 mentre le repliche sono previste anche il 3 e 26 gennaio, il 25 febbraio e il 18 marzo. Montemurro è anche un talent scout di attori del luogo alla loro prima esperienza e di giovani che frequentano la Scuola di Teatro in via Lombardi a Matera.
La locandina dello spettacolo sintetizza il tema centrale di questa rappresentazione: “…è difficile distinguere un pazzo da un sano”, recita una battuta. E così, anche il grande Einstein, colto in un momento di follia, può sembrare un pazzo.
Viviamo infatti in un mondo nel quale, per spiegarci le cause degli avvenimenti, non possiamo che pensare alla follia dei protagonisti di quegli avvenimenti. Si pensi ai tanti episodi di violenza, ai fautori delle numerose guerre che funestano la Terra, all’accumulo sconsiderato di danaro da parte di alcuni, i quali non potranno neanche spendere quel danaro oppure a coloro che “non hanno mai dubbi, ma solo certezze…” .
E’ questo il cuore della commedia che, mediante una successione parossistica di situazioni esilaranti, diverte lo spettatore e, nel contempo, lo invita alla riflessione seria su temi certo antichi, ma sempre attuali.
E’ per questi motivi che ho scelto di rappresentare la commedia di Edoardo Scarpetta “Il medico dei pazzi”.
Il testo è stato rielaborato ed adattato dal sottoscritto in vernacolo materano, proprio con questa precisa finalità.
Ad ogni personaggio è stata data dall’attore una veste particolare. Gli interpreti hanno cucito su di sé le parti, dopo aver approfondito l’analisi del personaggio e dopo aver riflettuto sul contributo che ciascuno di loro avrebbe potuto dare al lavoro, durante le prove.
In proposito devo dire che il senso di amicizia e di stima che esiste nel nostro gruppo teatrale è stata la base per un lavoro sereno e gratificante per tutti noi.
Questo lavoro vede il debutto di diversi attori giovani, che hanno frequentato negli anni passati i corsi di teatro organizzati dalla nostra Associazione.
Quest’ultimo è per noi motivo di grande soddisfazione. Essi contribuiranno nel tempo, anche senza il nostro aiuto, a migliorare la cultura teatrale di questa città, insegnando alla gente ad andare frequentemente a teatro, che per noi di Talia rimane spettacolo unico nella storia dell’uomo, che né il cinema né la televisione potranno mai sostituire.