E’ andata in scena venerdì 3 dicembre e si replica nella serata di sabato 4 dicembre la commedia in vernacolo materano “Si stet p’nd’ ddet”, promossa dall’associazione culturale “Il carlo Parlante” e realizzata dalla compagnia “la frasciàr”. Una commedia che a giudicare dagli applausi e dalle risate registrate in platea e nella galleria di un gremitissimo teatro Duni si è rivelata subito un successo a carattere cubitale. Una trama in tre atti di oltre due ore per una commedia terapeutica che permette attraverso le battute ironiche di riscoprire la nostra lingua, quella che ormai rischia l’estinzione. Una commedia in cui emerge sovrana il capo-comico Anna Cimarrusti, l’attrice che interpreta il ruolo principe di Nannina. Le sue battute continue e originali esaltano il nostro dialetto e l’attrice diventa la fonte inesauribile di risate rilassanti. Ma nel contempo la sua recitazione è un richiamo, per chi ha vissuto l’infanzia nel vicinato dei Sassi, alla memoria degli anni andati. Merito naturalmente della regia curata da Gianfranco Ferrara (assente per motivi di salute) e di tutti gli attori della compagnia, che mescolano le varie vicessitudini di una famiglia materana che attende con trepidazione la nascita del nipotino di casa Cappiello, che secondo la tradizione è vincolato a portare il nome del nonno paterno, Procopio Cappiello, interpretato dal bravissimo Giuliano Chietera che mostra una disinvoltura caratteriale sulla scena e incarna alla perfezione il personaggio. Apprezzate naturalmente anche le interpretazioni sulla scena di Fanny Moliterni, la vivacissima neo puerpuera e il suo marito sulla scena, interpretato da Antonio Di Cuia. Particolarmente indovinata anche la coppia del vicinato, il calzolaio Antonio Valente che recita in dialetto pisticcese e la “cialliddera” della moglie, la comare Maria (ruolo interpretato dalla simpatica e duttile Maria Cifarelli). Vincenzo Antezza interpreta il ruolo di Damiano Passarelli, il papà della puerpera Chiarina mentre la moglie Felicetta Lionetti (interpretata da Lina Di Cuia) risulterà in forte contrasto con Nannina. Bravissima anche Tina D’Ercole che conferisce uno stampo essenziale alla figura di una Ninetta svampita e mentre il suo fidanzato Stacchiuccio (Giuseppe Di Cuia) si fa apprezzare nel ruolo di un simpatico diversamente abile. Sulla scena brillano anche don Biagino (Franco Montemurro) che non nasconde la sua debolezza per il vino, la mammara (Gina Di Lecce), Pasquina Cappiello (Anna Di Cuia), figlia di Anna e Procopio e la sua amica Annunziatina (Ivana Chietera). Non resta che scoprire il finale a sorpresa per apprezzare la morale di questa commedia che fa ridere e riesce anche far riflettere in modo sicuramente originale.
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