C’era grande curiosità per il dibattito che anticipava la proiezione dei corti inseriti nella scaletta della Notte dei corti viventi extra, una retrospettiva non es,austiva di cortometreggi lucani prodotti da Giuseppe Albano, Antonio Andrisani, Vito Cea, Roberto Di Marzio e Giuseppe Stasi. Alla discussione, moderata da Francesco Foschino, hanno partecipato il consigliere regionale Luca Braia, l’assessore alla cultura del Comune di Matera Elio Bergantino e la dirigente della Regione Basilicata Patrizia Minardi.
L’assessore Elio Bergantino ha sottolineato la capacità del nostro territorio di creare ricchezza attraverso la valorizzazione dei prodotti della nostra terra: l’ultimo esempio è rappresentato da un cofanetto di prodotti tipici della Dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio dell’umanità, che viene presentato anche all’Artigiano in fiera di Milano. Le stesse potenzialità sono presenti nelle produzioni cinematografiche realizzate sul territorio e vanno sicuramente incentivati quei processi produttivi che creano occupazione e cultura.
Poi è salito sul palco il regista Geo Coretti, che dopo aver ricordato la partecipazione alle prime edizioni della Notte dei corti viventi ha confermato la volontà di mettere in campo tutte le energie per produrre un film storico dedicato alla città di Matera, che ha nel titolo l’essenza di un’idea affascinante e certamente da sostenere: 21 settembre 1943. Una data che ha segnato il riscatto del popolo materano dall’oppressione nazi-fascista e che attraverso questo film in costume potrebbe sicuramente rilanciare l’immagine di una terra ancora oggi considerata di serie B. Il riferimento a Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo è arrivato subito dopo quando Geo Coretti ha dichiarato che intende anche produrre un altro film. “Sto pensando di realizzare anche Basilicata beach to beach perchè a mio avviso il film di Papaleo poteva essere girato anche in provincia di Latina, visto che i nostri luoghi non vengono mai esaltati e l’80% del film è recitato in romano. Nel film non c’è nemmeno Matera (recuperata poi attraverso riprese inserite in un dvd abbinato – ndr) e se non fosse per la presenza di Antonio Andrisani e Antonio Petrozza non credo che si potrebbe parlare di un film che rappresenta degnamente la nostra terra. Oggi sono qui a rappresentare la Blu Video, una società di produzione cinematografica che può contare su cinquecento persone, tra attori e comparse, che hanno voglia di partecipare ai nostri progetti. Ma è chiaro che per fare un film come il 21 settembre 1943 ci vogliono tanti soldi. Quindi credo che il nostro progetto meriti la stessa attenzione di Basilicata coast to coast, che a livello economico ha beneficiato di un contributo regionale di 300 mila euro. Non discuto la qualità autoriale di Rocco Papaleo ma credo che il film Basilicata coast to coast fa emergere una terra che non ci appartiene, perchè non siamo degli zulù come purtroppo ci considerano da Roma in sù”.
Dichiarazioni forti e sopratutto coraggiose, perchè arrivano alla presenza di due esponenti della Regione Basilicata, il neo-eletto consigliere Luca Braia e la dirigente Patrizia Minardi. Prima di cedere la parola proprio a chi ha sostenuto il finanziamento del film Francesco Foschino ha ricordato a Geo Coretti che ad Aliano grazie a Basilicata coast to coast il numero di visitatori è cresciuto notevolmente perchè grazie al film tutti adesso chiedono di visitare la casa di Carlo Levi. Patrizia Minardi, che in Regione si occupa proprio dei Fondi Fesr e quindi conosce bene le cifre investite nel film ha confermato che il film è stato finanziato con 300 mila euro dalla Regione mentre altri 650 mila euro sono arrivati dal Ministero dei beni culturali. Grazie al successo ottenuto al botteghino il film ha incassato 4 milioni e 600 mila euro e credo che sia un bel risultato in termini economici e di visibilità per il nostro territorio”. Il consigliere regionale Luca Braia ha risposto così alle riflessioni di Geo Coretti: “Non possiamo sfidare il mercato se non usciamo da una logica localistica e protezionistica. Se siamo riusciti a portare in tutte le sale cinematografiche italiane il film Basilicata coast to coast dobbiamo cogliere l’aspetto positivo. Naturalmente sono d’accordo con Geo quando dice che bisogna sostenere le produzioni locali, perchè sono queste che fanno crescere ancora di più il nostro territorio”. L’assessore alla cultura del comune di Matera Elio Bergantino ha ricordato che il film Basilicata coast to coast grazie all’iniziativa del nostro vice-presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella sarà presentato l’8 dicembre a Strasburgo e in questo modo ben 27 paesi europei avranno la possibilità di sapere cos’è la Basilicata. Quindi Bergantino ha ribadito la disponibilità da parte dell’ente locale a trovare le risorse finanziarie per contribuire alla realizzazione del film storico in costume dedicato al 21 settembre 1943 vissuto a Matera.”
Il regista e attore Antonio Andrisani ha contestato le dichiarazioni di Geo Coretti sostenendo che in questa vicenda c’è un equivoco di fondo. Premesso che la Regione per me ha fatto 13 spendendo una cifra irrisoria rispetto al ritorno in termini di visibilità e quindi da questo punto di vista ha avuto una grande botta di c….ma in un’Italia soporifera e assonnata è chiaro che il film di Rocco Papaleo può incassare così tanto. L’equivoco sta nel fatto che il regista deve avere la possibilità di esprimere una propria poetica e non possiamo cadere nella trappola di Andreotti, che contestava il cinema neo-realista perchè rappresentava un’Italia sotto le macerie. Diciamola tutta: il cinema in Italia è morto. Io non sono dell’idea che a priori le istituzioni dovrebbero sostenere un prodotto cinematografico e a Geo Coretti dico che un’opera d’arte non si può giudicare.”
Punti di vista differenti su come utilizzare le risorse pubbliche da destinare all’industria cinematografica ma che hanno permesso ancora una volta alla città di Matera di ricordare che in questo territorio abbiamo l’America e non siamo ancora riusciti a scoprirla, giusto per citare quanto dichiarato in apertura del suo intervento da Geo Coretti.
Michele Capolupo