“Nell’elenco dei 20 progetti finanziati dal Ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca con i fondi europei per i beni culturali, per un investimento totale di 681 milioni di euro, non ce n’è nessuno in Basilicata. Al centro del nuovo programma, presentato ieri, c’è la riqualificazione del sito di Pompei, con l’apertura del primo cantiere già il prossimo 6 febbraio, ma ci sono anche altri progetti finanziati in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che guardano prioritariamente alle eccellenze museali del Sud. Qualcuno ci spieghi perché sono fuori i Parchi archeologi del Metapontino, i musei nazionali lucani, il patrimonio artistico-monumentale della nostra regione, che necessita di interventi persino di ordinaria manutenzione”. E’ quanto sostiene il capolista del Centro Democratico al Senato Nicola Benedetto.
“La Svimez prevede entro la fine di quest’anno oltre 250mila nuovi posti di lavoro al Sud, di cui 100mila laureati, nel settore dell’industria culturale a condizione che si realizzino precisi interventi di politica industriale misti a strumenti di valorizzazione del patrimonio. Quanti posti potrebbero essere creati solo nel Metapontino, nell’area del Parco Archeologico e delle Tavole Palatine, se non ci fosse l’attuale grave situazione di degrado e di abbandono?. E’ evidente – aggiunge Benedetto – che di fronte al profondo degrado rappresentato dalla presenza persino di rifiuti, cantieri abbandonati, segni diffusi di incuria, diventa necessario individuare responsabilità a livello nazionale.
Ha perfettamente ragione il vice direttore della Svimez Bianchi quando denuncia la sottoutilizzazione nelle regioni meridionali di uno straordinario potenziale di crescita derivante dal patrimonio di beni culturali presenti sul territorio. La disponibilità di capitale umano ad elevata scolarizzazione, che rappresenta il principale fattore di criticità e di sofferenza delle nuove generazioni meridionali – afferma l’esponente di CD – potrebbe rappresentare, soprattutto in questo settore, un importante asset dello sviluppo. Non va inoltre trascurato che anche nella crisi, come dimostrano i dati sulla dinamica occupazionale negli ultimi anni, si è registrata una crescita della popolazione occupata in questi settori, in conseguenza di una crescita della domanda culturale delle famiglie. In Basilicata sono oltre 8mila gli occupati nel comparto più vasto dell’industria culturale (il 4,4% della forza lavoro complessiva) e – continua Benedetto – ci sono tutte le condizioni per incrementare l’occupazione puntando ad una fetta dei 250 mila nuovi posti previsti da Svimez”.
Non diciamo sciocchezze, è solo l’inizio che terminerà con l’esclusione dal Patrimonio Unesco.
Forse non vi rendete conto in chje situazione si trovano i SASSI e la nostra CITTA’….
Questi sono i risultati della peggior amministrazione di sempre (maggioranza e opposizione), gente non competente (vedi assessori ridicoli nel loro fare).
Matera povera come ti stanno trattando, torna ai Materani!!
cerchiamo di non dire corbellerie tutti, se posibile.
La campagna elettorale fa brutti scherzi per alcuni e solita minestra riscaldata par altri.
Dal comunicatro del Ministero si evince: I progetti di valorizzazione del patrimonio culturale velocemente cantierabili potranno contare su un finanziamento di 681 milioni di euro. Lo ha comunicato mercoledì scorso il Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca che ha spiegato come l’Italia, grazie alla revisione del Poin “Attrattori culturali, naturali e turismo” sia riuscita a recuperare parte delle risorse stanziate dall’Unione Europea.
I fondi POIN sono fondi interregionali destinati a quelle regioni in CONVERGENZA.
Noi siamo in un limbo e cioè in phasing out. l’ho già spegato tante altre volte cosa significa.
Attivate una ricerca.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
BARCA….. TANTO SIAMO ALLA DERIVA .!!