La carica dei mille per dire no alla riforma Gelmini. La mobilitazione studentesca prevista nella giornata di martedì 7 dicembre ha confermato che anche gli studenti che frequentano le scuole superiori a Matera soo interessati alla difesa del proprio futuro come accade già da tempo in altre città italiane. E così in mattinata a partire dalle 9,30 un migliaio di studenti si sono radunati in via Aldo Moro, nei pressi dell’incrocio con via La Malfa per esprimere attraverso striscioni, cori e persino con l’accensione di alcuni fumogeni rossi il loro dissenso nei confronti di una riforma che potrebbe condizionare il futuro delle nuove generazioni
Dopo aver “risvegliato” le coscienze sopite organizzando cortei e occupando, insieme con i compagni dell’università degli studi di Basilicata, con l’intenzione di difendere con i denti la sede di architettura che rischia di essere soppressa, la manifestazione di martedì 7 dicembre si è rivelata un momenot importante per superare il livello di contestazione ed esporre anche le proposte da portare sul tavolo del governo per esprimere l’idea che hanno gli studenti di scuola pubblica. I ragazzi hanno manifestato anche con la consapevolezza che la crisi di governo da un lato scongiura la riforma firmata Gelmini, ma dall’altro lascia il futuro della scuola pubblica in sospeso, pertanto è essenziale che di scuola si continui a parlare e sopratutto che siano gli studenti a farlo.
Dopo aver atteso l’arrivo degli studenti di tutte le scuole superiori di Matera e provincia il corteo ha interessato il seguente percorso: via Aldo Moro, via Ugo La Malfa, via Dante, via Lazzazzera, via Nazionale, via XX settembre, via lucana, via Roma, piazza Vittorio Veneto, via del corso, via Ridola e piazza Pascoli dove è stato organizzato un presidio per esprimere le proprie considerazioni sul concetto di scuola pubblica. La manifestazione è stata chiusa intorno alle ore 18.
La fotogallery sulla mobilitazione studentesca che si è svolta a Matera
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