Cna Basilicata ha promosso una riflessione al proprio interno sulla nuova Tares al termine della quale sono emerse due questioni di fondo che evidenziano come:
– nella TARES, in realtà, convivono due tributi: una tassa, per la parte ordinaria della TARES riferibile alla gestione dei rifiuti solidi urbani, ed un´imposta riferibile alla maggiorazione dello 0,30 euro per mq, elevabile fino a 0,40 euro, per la copertura dei costi indivisibili, ossia le spese di funzionamento dei Comuni;
– le nuove modalità di pagamento della tassa/imposta che saranno previste con il previsto decreto, spingeranno i Comuni verso una precompilazione dei nuovi modelli di pagamento (bollettino postale ovvero modello F24), tuttavia la norma non potrà prevedere un obbligo in tal senso.
Rispetto al primo punto, si è sottolineato che la nuova strategia di prelievo determinerà sicuramente un aumento della pressione fiscale locale non compensato da una corrispondente riduzione della pressione fiscale erariale.
A fronte di questo aumento della pressione fiscale locale è stato anche sottolineato che questo nuovo tributo, considerata l´assenza della nascita dei costi standard, non consentirà una tendenziale spinta all´efficienza dei Comuni. E´ vero, infatti, che qualora il Comune non riuscisse a coprire tutte le spese disponendo l´imposta a livello massimo possibile per i costi di funzionamento, la differenza sarà coperta attraverso il fondo di solidarietà. Per spingere all´efficienza questa copertura dovrebbe essere assicurata solamente con riferimento ai servizi indivisibili valutati a costi standard. Solo attribuendo una responsabilità diretta ai Comuni per le inefficienze, ovvero per ulteriori aumenti della pressione fiscale locale, si possono creare delle spinte alla riduzione delle spese e degli sprechi a livello locale.
Riguardo al secondo punto risulta centrale arrivare ad un obbligo dei Comuni all´invio dei modelli di versamento F24 o bollettino postale precompilati. Qualora, al contrario, com´è emerso nel corso della videoconferenza, nelle modalità di versamento il precompilato diventa solamente una facoltà dei Comuni si determineranno delle ulteriori complicazioni per i contribuenti. Infatti, considerando che è molto probabile che i Comuni procedano all´utilizzo di modelli precompilati, l´assenza dell´obbligo non conferisce alcuna sicurezza ai contribuenti di non incorrere nella sanzione per omesso versamento del 30% dei tributi (cfr. articolo 13 del D.Lgs n. 471/1997).
E´ anche vero, tuttavia, che il passaggio dalla riscossione del tributo attraverso il ruolo alla riscossione attraverso il modello di versamento ordinario, crea un lasso temporale intermedio che allontana la riscossione coattiva del tributo e, quindi, le possibilità immediate di Equitalia di agire sul patrimonio d´impresa e personale del contribuente, attraverso l´esercizio dei poteri cautelari: pignoramenti, fermi amministrativi ovvero ipoteche immobiliari, ecc.
L´azione, pertanto, a parere di Cna Basilicata dovrà essere spostata nella responsabilità politica nei confronti del prossimo Governo.