E’ partita ufficialmente la macchina organizzativa che porterà alla rappresentazione del “Presepe d’Amore per l’Umanità” ideato e proposto dall’Ufficio Turismo, Terziario e Promozione integrata del Dipartimento Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata, in collaborazione con l’Unione nazionale delle Pro Loco (Unpli), la Provincia di Matera e il Comune di Matera.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato le autorità istituzionali, politiche, religiose, amministrative, sociali della Basilicata, sono stati illustrati i principi di quello che gli organizzatori definiscono “il presepe vivente più grande e più suggestivo del mondo” che andrà in scena nel percorso-scenario dei Sassi di Matera mercoledì 29 dicembre, a partire dalle 16,30, al quale prenderanno parte circa 800 figuranti provenienti da tutta Italia.
A rappresentare le istituzioni nella sala arcivescovile l’assessore regionale Restaino, l’assessore al turismo del Comune di Matera Bergantino e il presidente della Provincia di Matera Stella mentre per l’organizzazione erano presenti Tomangelo Cappelli, il vescovo della diocesi di Matera-Irsina monsignor Ligorio e il presidente dell’Unpli Leonardo Nardocci, che ha confermato un dato sicuramente importante. “Questo è un evento concepito per esaltare l’aspetto religioso e non per ottenere benefici economici. Per questo ottocento comparse per la prima volta in Italia raggiungeranno la città dei Sassi per dare vita al presepe con il maggior numero di figuranti, che saranno ospiti nella città dei Sassi e parteciperanno a titolo gratuito a quella che non sarà una produzione cinematografica ma una produzione di emozioni. I figuranti hanno accettato di partecipare senza compenso perchè vogliono essere presenti in questa grande rappresentazione con il fuoco nel cuore pur sapendo di dover fare i conti con freddo e gelo”.
La rappresentazione del presepe entrerà nel guinnes dei primati proprio per la numerosa partecipazione dei figuranti: il precedente ha visto la presenza di 350 persone, cifra che sarà nettamente superata nei Sassi di Matera. Dopo gli interventi istituzionali di Bergantino per il Comune, Stella per la Provincia di Matera e di Restaino per la Regione Basilicata, è stato monsignor Ligorio a chiudere la presentazione ufficiale prima di dare spazio alle voci della corale materana, che ha visto la presenza anche di un Re magio molto speciale, interpretato magistralmente da don Basilio Gavazzeni. Monsignor Ligorio, pur sottolineando le difficoltà riscontrate per questa prima edizione, sopratutto di natura logistica per la presenza di residenti negli antichi rioni materani, ha ricordato un vecchio proverbio che recita: “Chi agisce può sbagliare, chi non agisce sbaglia sempre. La Basilicata parla attraverso l’arte, la cultura e la religiosità e questo evento rappresenta una grande occasione di crescita per tutti gli uomini che credono nel mistero della Natività di nostro Signore”.
L’impegno finanziario garantito dalla Regione Basilicata, pari a 120 mila euro, è stato utilizzato per acquistare le attrezzature tecniche che saranno utilizzate durante l’evento. Una registrazione del presepe d’amore per l’Umanità sarà poi trasmessa a gennaio 2011, con data da stabilire, su Rai International.
E dopo la presentazione ufficiale avvenuta nella sede arcivescovile, intorno alle 21,30 è partito lo spettacolo di musica e teatro previsto nella chiesa del Purgatorio, uno dei gioielli storico-artistici e religiosi restituito qualche anno fa alla città di Matera grazie alla sottoscrizione di contributi volontari da parte dei cittadini. A regalare momenti di grande suggestione sono stati l’attore Michele Placido, che ha ricordato le sue origini lucane visto che suo padre è nato a Rionero in Vulture e un duo musicale composto da Davide Cavuti alla fisarmonica e Franco Finucci alla chitarra. Michele Placido ha salutato con un anedotto il pubblico materano che ha partecipato in religioso silenzio alla performance definita un Inno alla vita per l’Umanità. “Era il 1958 quando mio padre mi portò da Matera alcune foto in bianco e nero e io osservando il vostro straordinario paesaggio ho subito pensato che questo fosse il posto ideale per ambientare un presepe. Per questo sono felice di essere qui a parlare di natività a Matera, città che ho sempre amato e nella quale ho lavorato per alcune produzioni cinematografiche. Matera deriva da Mater, la grande madre che rinnova la posta in gioco e decide il destino dell’Umanità con la nascita di Gesù. Ora siamo qui in questa magnifica chiesa per provare a rendere felice l’Umanità e per farlo dobbiamo tutti essere fedeli all’Inno della felicità. Uniamo la potenza della mia voce a quella della vostra voce perchè noi vogliamo vivere in armonia per la felicità dell’Umanità. Quindi dopo aver citato un passo di una poesia di Alberto Moravia l’attore recita l’inno alla vita di Maria Teresa di Calcutta. Lo spettacolo prevede un’alternanza tra la recitazione di Michele Placido e alcuni momenti musicali magistralmente eseguiti dal duo abruzzese composto da Davide Cavuti e Franco Finucci, che si affidano ad alcuni classici per infondere nel pubblico quel senso di pace e fratellanza che solo un posto straordinario come la chiesa del Purgatorio poteva offrire. Ed è proprio Michele Placido a sottolineare questo aspetto: “Mi piace che in questa chiesa ci sia qualcosa di sacro. Anche ad Ascoli Satriano (il paese nel quale Placido ha trascorso l’infanzia – ndr) c’era una chiesa del Purgatorio. Oggi invece al suo posto c’è una banca. (A questo punto abbiamo pensato che per fortuna a Matera è andata meglio visto che il palazzo della Banca Popolare del Mezzogiorno pur penalizzando lo scenario della vicina piazza San Francesco non ha soppresso il gioiello del Purgatorio…). Quindi arriva l’aneddoto legato alla sua chiesa del Purgatorio: “A Rionero le mie zie raccontavano storie di streghe e quando andavo a trovarle mi avvicinavano per scacciare il malocchio. Mi padre, che era emigrato negli Stati Uniti, subiva molto l’influsso delle zie e per spaventarmi diceva che il 2 novembre di ogni anno i morti andavano nelle strade. Secondo una leggenda un giorno una signora, svegliata dalle campane, si era recata alle 4 del mattino nella chiesa del Purgatorio e all’interno aveva trovato davanti a lei una signora che in realtà era un defunto. Quel teschio aveva detto “cummmara questa messa non è per te…” e così per tanti anni questo aneddoto è stato tramandato di padre in figlio dalle nostre parti.” La chiesa del Purgatorio ricorda a Michele Placido l’Inferno e così l’attore interpreta uno dei canti più emozionanti scritti da Dante, quello dedicato a Paolo e Francesca. L’amore per la sua terra, per il cibo e per i profumi è confermato anche nei gesti quotidiani di Michele Placido, che racconta il momento in cui prima di raggiungere la chiesa del Purgatorio si è fermato presso un negozio di frutta e verdura per acquistare delle cime di rapa, una confezione di orecchiette e un vasetto di funghi cardoncelli, di cui va ghiotto. Questa terra ha regalato anche tanti uomini illustri al mondo del cinema e su tutti spicca certamente il grande regista Francis Ford Coppola, originario di Bernalda. Anche questo ricordo da parte di Placido mette in risalto l’amore per la sua terra attraverso un video in cui parlava del padrino davanti ad un piatto tipico della cucina locale, lampascioni, patate e agnello.. Placido, che aveva recitato un passo di Paolo e Francesca utilizzando la raccolta “Poesie lucane: Matera nella giornata Unesco”, pubblicata nel 2007 dalla giornalista Maria Anna Flumero in seguito al concorso di poesia promosso nella città di Matera, sceglie una delle composizioni e la declama con grande sentimento. La lirica sulla quale si sofferma Placido è “genitrice di storia”, scritta da Alessandra De Santis. “L’ Amore che lega la gente e porta ad amare la vita ha dato i suoi primi frutti, spontanei”. Questo il commento di Maria Anna Flumero, direttrice artistica e curatrice del concorso che poi ha portato alla pubblicazione della raccolta di poesie lucane. “E’ stato un gesto di grande emozione e onore per tutti gli autori che hanno partecipato a quel concorso. Adesso spero che si possa istituire il primo festival di Poesia della Basilicata, già proposto nel settembre 2009 ma che non ha ottenuto riscontri da parte delle istituzioni locali. La Poesia, la Basilicata e Matera non sono solo inchiostro su un foglio, ma potrebbero diventare anche il volano per un vero marketing culturale fatto dai cittadini che amano e lottano per la Lucania e ci vogliono restare investendo i propri talenti”. Nella parte finale del suo show Michele Placido torna a ricordare le sue esperienze vissute a Matera con il grande regista Francesco Rosi. Prima di partire da Roma aveva incontrato proprio il regista, che ha chiesto all’attore di salutare tutti i cittadini materani. “Rosi – ricorda Placido – amava i posti in cui girava e sopratutto quelli in cui si mangiava meglio. Di Matera conserva un ricordo eccezionale. Ancora oggi penso alle passeggiate che facevamo in centro dopo aver terminato il lavoro sul set intorno a mezzanotte. Rosi era sempre in compagnia del direttore della fotografia De Santis e mi diceva: “Pensa se ora da uno di quei balconi si affaccia una bella donna e ci invita a bere un bicchierino di liquore…” Placido chiude con una riflessione. “Abbiamo fatto teatro in una chiesa e credo che i due luoghi hanno certamente qualcosa in comune: l’altare è come il palcoscenico mentre i fedeli in questo caso siete voi che avete assistito a questo spettacolo in un posto mistico. La chiusura è affidata ad una lirica che riassume perfettamente l’atmosfera nella quale è stata vissuta la performance: “il silenzio” di Edgar Matthew.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla presentazione del presepe d’amore per l’Umanità e alla performance di Michele Placido nella chiesa del Purgatorio
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E’ stato presentato oggi a Matera, nella Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, l’evento culturale “Presepe d’Amore per l’Umanità” ideato e proposto dall’Ufficio Turismo, Terziario e Promozione integrata del Dipartimento Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata, in collaborazione con l’Unione nazionale delle Pro Loco (Unpli), la Provincia di Matera e il Comune di Matera.
“Si tratta di un evento eccezionale – hanno proseguito gli ideatori della manifestazione che mirerà a far rivivere l’emozione della Natività per giungere al cuore della Gente ed esaltare il significato profondo della vita per promuovere stili di vita più equilibrati”.
Con il Presepe d’Amore – hanno spiegato – è stata prevista anche l’istituzione permanente dei “Laboratori Emozionali -VVV: Vivi una Vita che Vale” per “la diffusione di un Ars Vivendi improntata sul rispetto delle Persone e della Natura, che vuole svelare, tramite la Bellezza del Patrimonio Culturale, la Bellezza della Vita e mira all’esaltazione dei più alti valori simbolici dell’esistenza”.
La manifestazione che culminerà nella rappresentazione del grande presepe vivente del 29 dicembre avrà un prologo nella giornata di martedì 28 dicembre, con l’apertura, al mattino, dei “Laboratori Emozionali” e la possibilità di assistere, per i visitatori, alla preparazione dei costumi tradizionali del presepe e, nel pomeriggio, con la prova generale del Presepe vivente.
Mercoledì 28 dicembre replica al mattino dell’apertura dei “Laboratori Emozionali”. Appuntamento, nel pomeriggio, ad iniziare dalle 16,30 a Piazza San Pietro Caveoso.
I visitatori potranno accedere direttamente da via Bruno Buozzi dove saranno posizionati, sui due lati, i gonfaloni dei comuni della Basilicata accompagnati dalle arpe di Viggiano.
Il Presepe, il cui ingresso è posizionato tra Piazza San Pietro Caveoso e via Madonna delle Virtù, si svilupperà per circa 700 metri con senso unico di percorrenza nell’ambientazione unica ed affascinante dei Sassi di Matera.
Durante il tragitto i visitatori incontreranno attori-soldati romani, popolani, mercanti, artigiani e pastori. Un momento di particolare suggestione sarà suscitato dalla scena della Natività rappresentata in una grotta posizionata circa a metà del percorso.
Ancora un evento, durante la serata: “Il canto dell’Incanto”, canto corale sulla base di brani tradizionali.
Un appello speciale, per la piena riuscita del presepe vivente il 29 dicembre, è stato lanciato nel corso della presentazione ai sindaci di tutti i comuni lucani affinchè partecipino con i propri gonfaloni portati da ragazzi e ragazze, e ai parroci lucani per far suonare a distesa le campane delle chiese al momento dell’inizio dell’evento, “a testimonianza della pietas autentica che unisce, da sempre, la gente di Basilicata”.
Nel corso della cerimonia nella Sala degli Stemmi si è esibita la Corale Materana che ha eseguito “L’Ave Maria” per soprano solista e coro, e “Adeste fideles” per coro; esecutori: Veronica Pompeo – soprano, Polifonica “Rosa Ponselle” by Lams, Andrea Zaccaro – organo portatile, maestro Giuseppe Ciaramella – direttore.
Presepe d’Amore a Matera: scheda evento
Prevista la partecipazione di oltre 800 figuranti provenienti da tutta Italia
Programma di martedì 28 dicembre 2010:
Mattino: Apertura dei laboratori emozionali con possibilità di assistere alla preparazione dei costumi tradizionali del Presepe.
Pomeriggio: Grande prova generale del “Presepe d’Amore nei Sassi”
Programma di mercoledì 29 dicembre 2010: 16,30: ingresso visitatori al Presepe Vivente da Piazza San Pietro Caveoso.
I visitatori potranno accedere direttamente da Via Bruno Buozzi dove saranno posizionati, sui due lati, i gonfaloni comunali della Basilicata accompagnati dalle arpe di Viggiano.
L’ingresso al “Presepe d’amore nei Sassi” è posizionato tra la suddetta Piazza e Via Madonna delle Virtù. Per circa 700 metri con senso di percorrenza unico (da Piazza San Pietro Caveoso a Via Madonna delle Virtù).
Saranno presenti figuranti (circa 800) provenienti da tutta Italia.
Durante il tragitto i visitatori incontreranno attori-soldati romani, popolani, mercanti, artigiani e pastori. Un momento di particolare suggestione sarà suscitato dalla scena della Natività rappresentata in una grotta posizionata circa a metà del percorso.
I visitatori potranno poi defluire tra i vicoli del rione Civita ed assistere alla magia che i Sassi di Matera, patrimonio Unesco, sono in grado di offrire.
E’ previsto durante la serata, un grande evento nell’evento: “Il Canto dell’Incanto”, un canto corale sulla base di brani tradizionali.
mi sembra che le giornate saranno 2..ovvero 28 e 29 !