In merito agli articoli apparsi oggi su alcuni organi di informazione riguardante il dipendente comunale Giorgio Casiello, il presidente della commissione disciplinare e segretario generale del Comune di Matera, Antonio Fasanella precisa che “Il provvedimento adottato dalla commissione disciplinare nei confronti del dipendente comunale Giorgio Casiello non ha nulla a che fare con il suo ruolo di rappresentante sindacale ma afferisce esclusivamente a violazioni di precise norme del codice disciplinare e comportamentali. In ogni caso il provvedimento assunto non impedisce al dott. Casiello di continuare a svolgere regolarmente la sua attività sindacale”. Fasanella sottolinea, inoltre, che “La commissione disciplinare, così come previsto dalle normative vigenti, è un organo indipendente dall´Amministrazione comunale e le sue decisioni vengono assunte in piena autonomia dall´organo politico”.
Giorgio Casiello ha inviato una nota in cui intende precisare le motivazioni alla base della sua sospensione: il dipendente sostiene che sono scaturite in particolare dalla sua presenza ad una delegazione trattante al Comune di Matera del 5 ottobre scorso. Di seguito la nota integrale.
Riguarda essenzialmente la mia presenza ad una delegazione trattante al Comune di Matera in data 05 ottobre 2012, quella relativa alla concertazione sui nuovi profili professionali che questa Amministrazione voleva introdurre e sulla ripartizione del fondo per la produttività nel quale venivano inseriti 123.000€ di proventi per la progettazione (ex Merloni) dopo che erano stati già pagati al personale modificando unilateralmente il regolamento di riparto, cosa che secondo le recenti decisioni della Corte dei Conti rappresenta un danno erariale che noi volevamo impedire.
Queste due operazioni erano (e sono) per il sindacato CISL, per la RSU e per il sindacato autonomo CSA, assolutamente inopportune se non illegittime, tant’è che è in via di presentazione il ricorso al Giudice del Lavoro per comportamento antisindacale.
Come sindacalista CISL formalizzavo la richiesta di rinvio della riunione – inviata per conoscenza anche al Sig. Prefetto -; unitamente alla CISL chiedevano il rinvio la RSU e il CSA perché la convocazione era priva di qualsiasi informazione.
Non avendo ottenuto nessuna risposta, neanche informale, in qualità di sindacalista mi presentavo in riunione per verificare se le richieste di rinvio fossero state quantomeno verbalizzate come legge vuole.
Le richieste di rinvio non solo non sono erano acquisite al verbale, ma sono stato “indotto ad allontanarmi” dalla riunione in maniera che definire inurbana è il minimo, in quanto dovevo <per forza> essere assente causa malattia professionale venutami sul lavoro e denunciata da parte del medico di struttura pubblica anche alla Procura della Repubblica (che ha aperto un fascicolo “di notizia di reato” con il sottoscritto quale parte lesa).
Da quel momento nei confronti del sottoscritto è partita una serie di indagini a ritroso nel tempo culminate nella procedura disciplinare.
Con serietà e serenità abbiamo documentalmente dimostrato all’amministrazione che era incorsa in più errori perché i fatti posti a fondamento della contestazione non sussistevano in quanto le attività contestate erano state regolarmente autorizzate/comunicate alla dirigenza e che, tra l’altro, gli stessi fatti erano stati già oggetto di approfondita valutazione da parte della Procura della Repubblica di Matera, a seguito di precedente segnalazione presentata da un dirigente del Comune, ed archiviati per ben due volte, dopo cinque mesi di indagini cui sono stato sottoposto, perché “IL FATTO NON SUSSISTE”.
E’ del tutto evidente che si è dato incarico all’avvocato per impugnare il provvedimento che, a nostro avviso, è assolutamente illegittimo oltre che lesivo della mia persona.
Stiamo ancora attendendo che il Comune ci permetta l’accesso a tutta la documentazione che è stata già formalmente richiesta ma non ancora consentita.
Ringrazio gli attestati di stima e fiducia ricevuti dal Segretario della CISL, dai tantissimi iscritti e da parte degli amici.
E’ una brutta pagina della mia vita che non avrei voluto vivere, ma confido nel fatto che la verità viene sempre fuori.
Apprendere ora dal comunicato del Segretario Generale del Comune di Matera (nonché presidente della Delegazione trattante del 5 ottobre 2012 e presidente dell’Organismo di Disciplina) di poter continuare a svolgere “regolarmente” (sic.) il ruolo di sindacalista dopo che mi è stato reso impossibile di farlo proprio nella importante riunione del 5 ottobre 2012 impedendomi di poter svolgere il ruolo assegnatomi liberamente dai lavoratori è contrastare delibere, ritenute dalla parte maggioritaria del sindacato accreditato al Comune illegittime, è quantomeno singolare se non ironico.
Sarebbe come dire: dopo il danno la beffa.
GiorgiO Casiello
Stavo leggendo con attenzione, poi quando ho letto MALATTIA PROFESSIONALE mi sono fermato.
La MINIERA (la campagna è troppo bucolica) è la medicina giusta, altro che PROCURA DELLA REPUBBLICA, altro che SINDACATO.
“BUTRONI” tuonava mio nonno (seconda guerra mondiale sulle spalle, la campagna per una vita, famiglia monoreddito, 4 figli mandati all’Università, ZERO giorni DI MALATTIA nella sua intera vita lavorativa)
A DIFESA (per una volta) del Comune di Matera, secondo voi:
può un dipendente che si dichiara MALATO PROFESSIONALE assentarsi dal lavoro che è CAUSA quindi della sua malattia e partecipare al CONTEMPO (sempre da malato professionale) alle RIUNIONI SINDACALI che si tengono PROPRIO sul luogo di LAVORO?
MALATO DI (e per) lavoro, SANO per il SINDACATO…………
provvedimento giusto, una volta tanto allora
Ma perché il contribuente deve essere tassato per pagare il sindacalista scansafatiche? Che MALATTIA PROFESSIONALE gli è venuta a zappare nel comune o nel sindacato? A questo gli fa male il cervello dal troppo far nulla!
Vedo che i compagni quando si tocca qualcuno a loro sgradito sono bravi a passare sui dkritti dei lavoratori e fare affermazioni populistiche bravi cosi avete già sentenziato!
Visto che la Procura della Repubblica stà indagando lasciamola lavorare in tranquillità, così potrà accertare la malattia professionale, chi la causata e perchè, e magari se ci possa essere qualche nesso con il caso che ha visto lo stesso sindacalista vittima delle accuse di concussione a carico dell’ex comandante dei Vigili Urbani di Matera.
Già è vero è lo stesso sindacalista del comune di Matera che secondo le accuse della Procura della Repubblica di Matera è stato perseguitato dall’ex Comnandante dei Vigili Urbani.
Il Comune non disse una parola allora a difesa del suo dipendente sindacalista, chi sa perchè.
Oggi gli fa un procedimento disciplinare.
C’è da riflettere sulle tempistiche . . . .
Spero che la giustizia faccia piena luce sui fatti non solo a carico dell’ex comandante ma anche su altri che probabilmente sono coi…. capiscia a me