Verificare gli interventi delle azioni messe in campo con il Po-Fse, ma anche creare un momento di dialogo costruttivo che favorisca l’integrazione delle strategie che la Regione può mettere in campo nell’ottica di uscire dalla crisi economica. E’ l’obiettivo che si è posto l’annuale appuntamento del Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione Basilicata dedicato proprio alle attività del Po Fse organizzato per oggi a Matera.
Il Po Fse è un programma diretto a sostenere il raggiungimento della piena occupazione, della qualità e della produttività sul lavoro e la promozione dell’inclusione sociale per il rafforzamento della coesione economica e sociale. Il Fondo sociale europeo (Fse) fa parte dei Fondi strutturali dell’UE, ideati per ridurre le differenze nella qualità di vita e nella prosperità esistenti fra regioni europee e fra Stati membri, e serve dunque a incentivare la coesione sociale ed economica. In particolare il Fse si dedica alla promozione dell’occupazione nell’UE, aiutando gli Stati membri a preparare al meglio la forza lavoro e le aziende di fronte alle nuove sfide globali. Si tratta di un elemento chiave della strategia UE 2020 per la crescita e l’occupazione, la cui finalità è migliorare la vita dei cittadini comunitari offrendo loro nuove competenze e maggiori opportunità di lavoro.
In Basilicata, le politiche di formazione, coesione e sostegno all’occupazione hanno assunto un ruolo sempre più strategico all’intero del programma della Regione, anche per far fronte ai pesanti riflessi che la pesante crisi globale sta avendo tanto sulla situazione occupazionale che sulla situazione sociale.
“Per questo – ha spiegato l’assessore regionale a Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone – abbiamo voluto cogliere l’occasione di questo appuntamento che annualmente viene organizzato proprio per trovare un momento in cui tutte le forze attive della Basilicata possano contribuire a delineare una strategia efficace. Per questo abbiamo coinvolto anche il Dipartimento Attività Produttive al fine di valutare insieme soluzioni comuni che possono essere finanziate da programmi diversi, ma che se avviati sinergicamente possono portare valore aggiunto agli investimenti delle imprese”.
Dal confronto promosso a Matera, e articolato in due momenti, uno, di mattina dedicato più nel dettaglio ai temi del lavoro, l’altro, nel pomeriggio, con un focus sulla formazione, la Regione potrà trarre indicazioni utili per andare avanti col lavoro e la programmazione del Po Fse. “Gli spunti che si sono alternati nella discussione – ha proseguito l’assessore Mastrosimone – ci portano a valutare, da varie angolazioni, le esigenze espresse dal mondo delle imprese, dei giovani, del lavoro, per individuare i percorsi che si possono attivare, in un futuro prossimo, con le risorse rinvenienti dal Fondo Sociale Europeo”.
La sessione mattutina è stata più direttamente dedicata alla situazione del mercato del lavoro. In particolare sono state presentate le analisi del professor Robert Leonardi, della London School of Economics, che ha condotto vari studi sulla Basilicata, e a Matera ha anche portato una riflessione su quelle che saranno le prospettive del successivo ciclo di programmazione del Fse, quello che partirà nel 2014. Elementi approfonditi e arricchiti da esponenti del sindacato, delle imprese e del Ministero del Lavoro. Il pomeriggio la riflessione sui temi della formazione ha inteso puntare l’attenzione su quello che è uno dei fodamenti per un forte mercato del lavoro, vale a dire il tema delle competenze, intese sia come preparazione di base che sappia rispondere alle esigenze del mondo produttivo, quanto capacità di aggiornamento continuo e capacità di riconversione professionale. Un confronto, in questo caso, fatto con rappresentanti di docenti e studenti, esponenti dei ministeri di Lavoro e Istruzione e della Commissione affari sociali Ue. Tra i temi al centro della discussione, in particolare, i tagli finanziari del governo centrale al sistema dell’Istruzione, le ripercussioni che questo e altri fatti critici possono avere sul sistema delle competenze e sulla coesione sociale e gli interventi già avviati in Basilicata con il Po Fse per far fronte al disagio. Tra questi, in particolare, le linee di intervento triennali per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica già tradotte in avvisi pubblici, e le misure che tendono a potenziare l’offerta formativa recuperando i precari della scuola espulsi dal sistema formativo proprio a causa dei tagli del governo centrale.
“Il tema delle competenze che il Dipartimento sta affrontando in questo periodo – ha spiegato l’assessore Mastrosimone – risulta quanto mai attuale e indispensabile per cogliere quegli aspetti di innovazione che il mondo del lavoro richiede a tutte le professioni. Ciò significa che il mondo della scuola e della formazione debbono essere in grado di trasferire competenze che consentano di essere, ciascuno per il proprio settore di competenza, all’avanguardia ed anche in grado di conquistare spazi di occupazione extraregionale. Questa è la nostra visione che, riflettendo gli orientamenti dell’Unione Europea, ci porta a valutare estremamente produttiva la spesa fatta per potenziare le competenze. Su questo – ha concluso l’assessore – c’è un’evidente differenza di valutazione con il governo centrale: per noi ogni euro sottratto alla scuola e all’istruzione non è un euro risparmiato ma una chance sottratta allo sviluppo del Paese e al futuro nostro e dei nostri figli”.
Scheda sul Po Fse
Il Po Fse è un programma diretto a sostenere il raggiungimento della piena occupazione, della qualità e della produttività sul lavoro e la promozione dell’inclusione sociale per il rafforzamento della coesione economica e sociale. Il Fondo sociale europeo (Fse) fa parte dei Fondi strutturali dell’UE, ideati per ridurre le differenze nella qualità di vita e nella prosperità esistenti fra regioni europee e fra Stati membri, e serve dunque a incentivare la coesione sociale ed economica. In particolare il Fse si dedica alla promozione dell’occupazione nell’UE, aiutando gli Stati membri a preparare al meglio la forza lavoro e le aziende di fronte alle nuove sfide globali. Si tratta di un elemento chiave della strategia UE 2020 per la crescita e l’occupazione, la cui finalità è migliorare la vita dei cittadini comunitari offrendo loro nuove competenze e maggiori opportunità di lavoro.
In particolare, il Po Fse (ossia il piano operativo messo a punto a livello regionale per raggiungere gli obiettivi del Fse) si articola in 7 assi:
• ASSE I – ADATTABILITÀ: migliorare la flessibilità del mercato del lavoro sostenendo l’adattabilità della forza lavoro alle mutate condizioni di contesto;
• ASSE II – OCCUPABILITÀ: favorire l’accesso al mercato del lavoro del maggior numero di persone sostenendone la permanenza;
• ASSE III – INCLUSIONE SOCIALE: promuovere una società inclusiva assicurando opportunità e risorse necessarie alla piena partecipazione di tutti alla vita economica, sociale e culturale;
• ASSE IV – CAPITALE UMANO: qualificare il sistema dell’istruzione e della formazione per ridurre la dispersione scolastica e incrementare le competenze del capitale umano;
• ASSE V – TRANSNAZIONALITÀ E INTERREGIONALITÀ: promuovere la cooperazione a livello interregionale e transnazionale;
• ASSE VI – ASSISTENZA TECNICA: sostenere un’attuazione efficace ed efficiente degli interventi del Po Fse;
• ASSE VII – CAPACITÀ ISTITUZIONALE: migliorare le capacità di governance della pubblica amministrazione.