La violenza di piazza registrata a Roma in occasione dell’infuocato consiglio dei ministri ha provocato una difesa d’ufficio, quasi fosse ancora un pm, da parte di Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori. E giovedì sera durante la trasmissione Anno Zero su Rai 2 Antonio Di Pietro aveva in un certo senso giustificato la violenza di piazza dichiarando testualmente: “Di fronte al disagio sociale manifestato in piazza dai giovani un ministro non può zittire uno studente che parla, non può aggredirlo; il fatto è che La Russa è l’essenza del fascismo fa parte di un governo sordo e cieco, fascista, chiuso nel suo bunker e non ascolta le ragioni degli altri”. Di Pietro si riferiva alla lite in studio tra il ministro della Difesa e lo studente Luca Cafagna. La Russa aveva risposto dando dell’analfabeta a Di Pietro per poi dichiarare che “siamo arrivati al fascismo di Di Pietro”. ”Fascista è La Russa che usava anche il manganello”, ha ribattuto Di Pietro, che ha precisato: “Non accetto che sputi addosso al disagio sociale che non vuoi ascoltare. Fai parte di un governo che pensa solo a risolvere i guai giudiziari di Berlusconi”. A Matera il leader Antonio Di Pietro era atteso per le 15,30 del giorno successivo a questa puntata particolarmente calda di Anno Zero e i giornalisti locali erano pronti naturalmente a rivolgere domande per comprendere una volta per tutte la posizione di Antonio Di Pietro sulla violenza messa in atto dai black bloc che ha messo il centro di Roma a ferro e fuoco devastando diversi esercizi commerciali e incendiando bidoni della spazzatura e automobili. I giornalisti, che si sono radunati in piazza Vittorio Veneto hanno atteso il leader dell’Italia dei Valori per circa due ore, sopportando pazientemente il freddo polare che da due giorni si registra in città. Ad accogliere Di Pietro, scortato dalle forze dell’Ordine sino all’altezza dell’hotel San Domenico in via Roma lo stato maggiore del partito, composto dal senatore Felice Belisario e dal segretario regionale Rosa Mastrosimone mentre un teatro Comunale stracolmo attendeva l’arrivo del “Messia” Di Pietro. La macchina blu si ferma in via Roma, Di Pietro viene accolto dalla Mastrosimone e insieme percorrono a piedi il percorso che porta al Cinema Comunale. Di fronte ci sono tanti giornalisti e fotografi della stampa locale, tra tv, giornali e sit web sono circa una cinquantina gli operatori dell’informazione che provano a fermare la passeggiata del leader dell’IDV per rivolgere qualche domanda e conoscere il suo punto di vista sull’evoluzione politica alla luce della risicata vittoria di Berlusconi nell’ultima seduta del consiglio dei Ministri, prima al Senato e poi alla Camera. Ma Di Pietro tira dritto, probabilmente perchè non se la sente di concedere qualche battuta al freddo. A quel punto il codazzo al seguito di Antonio Di Pietro guadagna l’ingresso del cinema Comunale. I giornalisti chiedono ai referenti locali del partito di poter intervistare Di Pietro prima che salga sul palco, dove sta già parlando il senatore Felice Belisario. Ma dopo aver indugiato qualche secondo, Di Pietro fa capire che non ha voglia di parlare con i giornalisti o che lo farà eventualmente dopo l’incontro con i suoi elettori lucani. Il rituale prevede un saluto da parte di Rosa Mastrosimone, che in realtà si trasforma in un classico intervento da campagna elettorale. A quel punto ai giornalisti non resta che attendere la fine del discorso dell’onorevole Antonio Di Pietro ma l’atteggiamento arrogante del leader dell’Italia dei Valori prosegue anche in questi minuti. Prima concede ai giornalisti presenti di salire sul palco ma poi concede dichiarazioni solo al collega del tg3 Basilicata, negando invece la possibilità di rivolgere domande agli altri operatori dell’informazione locale. Una caduta di stile che non ha fatto onore all’ex pm di Mani Pulite. Ma Di Pietro non si è presentato in politica come il paladino della giustizia? Ma il nemico numero uno di Berlusconi questa volta con il suo atteggiamento ha finito per imiitare proprio il suo avversario politico. Se questa è la politica italiana, se un leader di un partito che si chiama Italia dei valori rifiuta il dialogo con chi deve divulgare le notizie all’opinione pubblica allora preferiamo stendere un velo pietoso.
Michele Capolupo
{phocagallery view=category|categoryid=367}
I Consiglieri del gruppo IDV del Comune di Matera esprimono al Presidente Di Pietro un sentito ringraziamento per la sua presenza a Matera e per le riflessioni politiche riferite.
Riflessioni che hanno riscaldato il cuore e stimolato il maggior impegno dei numerosi cittadini intervenuti all’incontro del Cinema comunale.
Di Pietro ha sottolineato la necessità di rompere ogni indugio per concretizzare e strutturare al più presto la coalizione del centrosinistra con il PD e il SEL.
Un’alleanza democratica e riformatrice capace di costruire in maniera decisa l’alternativa di governo.
I problemi del Paese, che sono poi i problemi di ogni cittadino, non possono più attendere le soluzioni subordinate ai risultati di ogni qualsivoglia compravendita di coscienze da parte di Berlusconi , o alla rincorsa del terzo polo di Casini, Fini e Rutelli.
Matera ha dimostrato a Di Pietro, con la grande partecipazione popolare che ha gremito la sala e anche attraverso l’intervento iniziale del Segretario Regionale del Partito Rosa Mastrosimone, che tutti gli iscritti e simpatizzanti di Italia dei Valori sono più che mai uniti per far sentire forte la voce anche di questa Città, a partire dalle soluzioni delle problematiche che investono la nostra città in tema di lavoro, scuola, servizi e ambiente.
Anche Matera, con l’elezione del suo Segretario cittadino ha contribuito a definire il percorso che ha portato l’Italia dei Valori dall’essere un movimento a diventare partito ed questo un risultato di grande democrazia partecipata, che sicuramente potrà assicurare al nostro territorio la tanto auspicata riforma del rapporto tra la politica e i cittadini, definendo una volta per tutte che al centro deve esserci innanzitutto la persona.
Il gruppo consiliare IDV di Matera
mi fai sckifo…….
Chi mi dice che valore rappresenta la Mastrosimone, se non quello del trasformismo con la barca di partiti che ha già cambiato finora? di che si lamenta Di Pietro se arruola i vari Scilipoti salvatori di Berlusconi, pur di fare numero e voti? ma non lo sa che questa gente salterà su un altro carro appena gli converrà? Che teatro ragazzi..
La farfallina è ormai presente ovunque un po’ come fa Di Pietro che lo troviamo dappertutto.
Personalmente non avrei atteso li davanti,gli avete dato troppa importanza,certi personaggi sono la rovina dell’Italia altro che italia dei valori,io la chiamerei italia dei voltagabbana.mi convinco sempre più che Berlusconi ha ragione a definire accattoni della politica questa gente.bene fa il governo a non finanziare la ZFU a trascurare la nostra regione ecc.,continuiamo a votare questi personaggi ed andrà sempre peggio,ma lo sapete che la Mastrosimone ha cambiato 5 partiti in pochi anni,ma che credibilità puo’ avere,Di Pietro ma a chi la vuoi far credere!!!!!!!