PER L’OSPEDALE DI TINCHI UN PROGETTO DI RAFFORZAMENTO IN DUE FASI
Messo a punto il programma sulla base delle mozioni del Consiglio e delle osservazioni della Maggioranza. Primi interventi al via nei prossimi giorni, fase due dopo il varo del Piano Salute.
Si avvia la fase operativa del progetto di rafforzamento dell’Ospedale distrettuale di Tinchi di Pisticci.
Il programma di rafforzamento dell’Ospedale distrettuale di Tinchi è stato definitivamente messo a punto secondo le indicazioni emerse dal confronto che il Presidente della Regione Vito De Filippo e l’Assessore al ramo Attilio Martorano hanno avuto nei giorni scorsi con i segretari ed i capigruppo delle forze di maggioranza.
Il programma, definito dal governo regionale, come è possibile vedere nella scheda progettuale allegata, prevede una prima fase dedicata al rafforzamento e alla ristrutturazione di quanto già esistente, qualificando ulteriormente l’offerta anche per aprirla a servizio di un bacino di utenza più ampio rispetto a quello solamente distrettuale, mentre a Piano Sanitario Regionale approvato dal Consiglio Regionale, l’Ospedale di Tinchi ci sarà un ulteriore rilancio delle infrastrutture riabilitative e di lungodegenza, anche con l’istituzione di posti letto.
“L’ospedale distrettuale di Pisticci è un presidio ospedaliero, che come ha già fatto per molti anni nel passato, deve continuare a erogare prestazioni appropriate e di qualità non solo per dare le legittime risposte al suo territorio di riferimento, ma anche per completare un’offerta integrata di servizi, capaci di contrastare l’emigrazione sanitaria, in piena sintonia con le linee di sviluppo che la nuova programmazione regionale ci fornirà”.
“Il lavoro fatto col Dipartimento e con la Maggioranza – ha concluso il presidente De Filippo –non ha mutato la sostanza delle nostre scelte su Tinchi: rendere la struttura più adeguata alle esigenze del territorio, più rispondente e attrattiva per i fabbisogni del distretto e non solo. E il fatto che, a fronte di una generalizzata esigenza di ridurre i costi, le scelte per quel polo comportino notevoli investimenti tanto iniziali che di gestione è la migliore testimonianza di come la nostra non sia una manovra ragionieristica, ma una scelta programmatoria”.
Ecco gli interventi messi in campo Per l’ospedale di Tinchi
Il dettaglio del progetto del governo regionale col raffronto tra situazione attuale e scelte per il futuro
Il programma, definito dal governo regionale per l’ospedale di Tinchi di Pisticci, si articola attraverso i seguenti interventi.
Punto territoriale di soccorso – situazione attuale: nell’ambito del modello organizzativo adottato per tutti gli ospedali distrettuali, il presidio di Tinchi è inserito nel sistema regionale dell’emergenza mediante un Punto territoriale di soccorso, attivo h/24 con le seguenti modalità: h 8–20 turni di servizio dei dirigenti medici ospedalieri; h 20–8 turni dei medici di continuità assistenziale presenti presso il P.O., e turno di servizio notturno per il personale infermieristico. Implementazione e prospettive future:presenza dell’ambulanza 118 medicalizzata h/24, chiamata a garantire l’emergenza, i trasferimenti verso gli ospedali di volta in volta idonei al trattamento del caso ed i trasferimenti secondari necessari, tra i vari ospedali dell’Azienda.
Servizi di diagnostica situazione attuale: le attività di Diagnostica per immagini (3 diagnostiche radiologiche e le attività di ecografia specialistica) sono svolte in regime ambulatoriale, con orario 8:00 – 14:00; le attività di laboratorio di analisi chimico-cliniche si svolgono in regime ambulatoriale, con orario 8 – 20, assicurato con turni di servizio. Implementazione e prospettive future: nell’ambito del finanziamento economico già disponibile, si provvederà alla realizzazione dei nuovi locali per il laboratorio, oltre ad una serie di interventi mirati al miglioramento della struttura (adeguamento scale antincendio, rimozione delle condotte fognarie esterne, risanamento della centrale termica, adeguamento dell’impianto di climatizzazione della dialisi, rifasamento della cabina elettrica).
Servizio dialisi situazione attuale:il Servizio di Dialisi si svolge con attività in due turni giornalieri. Implementazione e prospettiva future:
rimane presso il P.O. di Tinchi, collocato in locali interni al presidio maggiormente idonei; viene sviluppato il progetto di attivazione di dialisi estive di pazienti emodializzati, per promuovere il turismo in loco.
Prestazioni chirurgiche situazione attuale:viene svolta attività chirurgica per pazienti con classe di rischio basso (ASA1) in regime di Day Surgery per due sedute settimanali, con l’assistenza del medico anestesista. Vengono, inoltre, eseguite attività di Endoscopia Digestiva in regime ambulatoriale. Implementazione e prospettive future: per gli interventi chirurgici non eseguibili a Tinchi, si adotteranno protocolli, in una organizzazione a rete, con la U.O. di Chirurgia del Presidio Ospedaliero di Policoro.
Prestazioni ambulatoriali e day service situazione attuale: il P.O. si caratterizza quale centro di riferimento per la Rete di Assistenza Ambulatoriale nel territorio ionico del materano, e di tutto il territorio aziendale, per alcuni ambiti specifici (riabilitazione, neuropsichiatria dell’età evolutiva, medicina di genere, endocrinologia e diabetologia territoriale).
In particolare, sono previsti i seguenti percorsi assistenziali ambulatoriali:cardiologia; dermatologia; diabete mellito; endocrinologia; gastroenterologia; medicina di genere; medicina Internistica neuropsichiatria dell’età evolutiva; ortopedia; otorinolaringoiatria. Implementazione e prospettive future: in quanto Ospedale Distrettuale, il presidio di Tinchi potenzierà l’offerta di prestazioni specialistiche. Per quanto riguarda in particolare la endocrinologia e la diabetologia, per l’esperienza maturata e le professionalità presenti, il Presidio Ospedaliero di Tinchi sarà individuato quale centro di riferimento provinciale territoriale.
Inoltre: la cardiologia vedrà ampliata la propria offerta con l’ecocardiografia, doppler venoso ed arterioso; la gastroenterologia sarà messa in rete con le altre strutture aziendali.
I problemi clinici che necessitano di prestazioni ambulatoriali vengono inseriti in un percorso assistenziale specifico, che permette di erogare le prestazioni in maniera appropriata, stratificando la complessità assistenziale: nei casi più complessi, in cui la prestazione singola ambulatoriale non è sufficiente a dare la risposta appropriata al bisogno espresso, si attiva il Day Service, che presuppone la presa in carico del paziente con il bisogno specifico, e la organizzazione delle prestazioni intorno a questo bisogno. Il Presidio Ospedaliero di Tinchi presenta tutti i requisiti strutturali, professionali e organizzativi per attivare questo tipo di percorso assistenziale.
Nello stesso percorso assistenziale viene inserito l’Ambulatorio infermieristico, le cui attività non si limitano alle prestazioni assistenziali che rientrano nelle competenze e nell’autonomia dell’infermiere, ma comprendono attività di educazione alla salute a fini preventivi e la funzione di intercettazione del bisogno di salute, traduzione dello stesso in una domanda appropriata e programmazione della relativa offerta di servizi, sanitari e sociosanitari. Tali attività sono svolte da personale, adeguatamente formato, dell’area professionale infermieristica, ostetrica, riabilitativa, assistente sociale assistente sanitario.
Medicina di genere e percorso nascita – situazione attuale: direttive nazionali stringenti non permettono più il mantenimento di punti nascita con un numero di eventi per anno inferiore a 500. Implementazione e prospettive future: come negli altri presidi ospedalieri distrettuali dell’Azienda, vengono avviati percorsi che consentono alla donna gravida di essere seguita presso il P.O. di Tinchi per tutta la durata della gravidanza, fino al momento del parto, che dovrà avvenire nei punti nascita in ambito aziendale (P.O. di Matera e di Policoro). Il percorso assistenziale relativo alla gravidanza viene inserito nell’ambito delle prestazioni assistenziali specifiche della medicina di genere, attivando un “percorso Donna”, per dare risposta ai bisogni emergenti legati alla disequità di genere nei confronti dei bisogni di salute (maggiore carico di malattia, maggiore disabilità, minore qualità di vita nelle donne).
Rete delle attività riabilitative – situazione attuale:le attuali attività di Riabilitazione sono prevalentemente di fisiokinesiterapia, con bassa integrazione con il territorio e con le attività di riabilitazione presenti negli altri presidi ospedalieri dell’Azienda. Implementazione e prospettive future: la rimodulazione dell’offerta assistenziale prevede che le attività di riabilitazione del P.O. di Tinchi acquisiscano carattere di transmuralità, in quanto disposte “a cavaliere” tra l’Ospedale ed il Territorio Aziendale.
Le attività di riabilitazione ambulatoriale per esterni si concentreranno presso il P.O. di Tinchi, mentre si consolideranno presso il P.O. di Policoro le attività di riabilitazione per i degenti della struttura ospedaliera. Ciò consetirà, tra l’altro, di recuperare spazi all’interno del P.O. di Policoro da utilizzare per implementare le attività per acuti che, oggi, non trovano adeguate risposte.Il servizio di riabilitazione ha l’obiettivo principale di garantire la continuità assistenziale con una particolare attitudine ad integrarsi con il mondo del sociale per il completamento del percorso di recupero e per la fase del reinserimento.
Il servizio di riabilitazione potrebbe essere di supporto anche alle attività rivolte all’età infantile. Obiettivi specifici di questa riorganizzazione dell’assistenza riabilitativa sono: integrazione con la rete dei servizi ospedalieri per favorire la dimissione protetta dalle UU.OO. per acuti di pazienti con indicazioni al prosieguo delle cure riabilitative; individuazione precoce dei bisogni riabilitativi di utenti territoriali ed attivazione della rete assistenziale con risposte a problematiche riabilitative anche complesse che siano appropriate, coordinate e tempestive, adottando il modello organizzativo e funzionale del Day Service; monitoraggio dei percorsi assistenziali riabilitativi anche attraverso l’individuazione della figura del “ fisioterapista di riferimento”. Si attiveranno percorsi riabilitativi specifici per le seguenti patologie:demenze; spasticità conseguente a traumi vertebro-midollari e cerebrolesioni;fibrosi cistica; esiti da disturbi vascolari; patologie demielinizzanti. La struttura riabilitativa vedrà la presenza piscina dedicata alla idrokinesiterapia.
Dopo questa prima fase di rafforzamento e di ristrutturazione, a Piano Sanitario Regionale approvato dal Consiglio Regionale, l’Ospedale di Tinchi vedrà un suo ulteriore rilancio nella valorizzazione delle infrastrutture riabilitative e di lungodegenza, anche con l’istituzione di posti letto h24 con destinazione coerente con le linee del Piano. Il costo annuo prevedibile per le attività strutturate su ciclo diurno è di € 750.000. Il costo annuo prevedibile per le attività strutturate su ciclo H24 è di € 1.500.000.
COMMENTO DEL COMITATO IN LOTTA PER L’OSPEDALE DI TINCHI SULLE DECISIONI ANNUNCIATE DALLA REGIONE BASILICATA
La Regione ufficializza il suo Piano per Tinchi: cioè nulla.
I comitati in lotta in difesa dell’ospedale di Tinchi giudicano il Piano presentato da De Filippo ingannevole, indegno e offensivo nei confronti del territorio, dei cittadini che dal 1° luglio presidiano ininterrottamente il tetto del nosocomio pisticcese e delle altre migliaia di cittadini che hanno affollato le tantissime manifestazioni, fiaccolate, marce, invasioni di feste che hanno caratterizzato il periodo estivo. Ingannevole perché sembra essere tutto proiettato a convincere il resto della Basilicata che a Tinchi la Regione addirittura investe per il futuro. In realtà è un elenco di interventi che non ci sono, falso nella descrizione della situazione attuale e anche nelle cosiddette “implementazioni e prospettive future” che, tranne la riabilitazione, sono già parte integrante della situazione attuale. Rappresenta uno schiaffo anche al partito di maggioranza relativa, il PD, che aveva avanzato una sua proposta che pareva fosse stata accolta anche dal gruppo in Consiglio Regionale. È un Piano che ratifica i tagli fin qui operati illegittimamente dalla Direzione Generale ASM in contrasto con il Piano Sanitario ancora vigente. Tagli operati attraverso atti monocratici e, spesso, anche attraverso ordini verbali o telefonici. Non c’è traccia nel Piano del trattamento del Piede Diabetico e delle ulcere, dell’ambulatorio chirurgico, del Pronto soccorso o Punto di Primo Intervento con le reperibilità. Non c’è traccia della Day Surgery aziendale e neanche dei posti letto, destinati, dopo l’approvazione del nuovo piano sanitario, alla riabilitazione e lungodegenza. I Comitati confermano lo stato di agitazione e le iniziative già annunciate, la manifestazione di martedì 21 dicembre davanti alla sede materana dell’ASM, la lunga notte di Natale nel piazzale dell’Ospedale, manifestazione organizzata dagli studenti fuori sede, fino ad arrivare al rogo dei certificati elettorali nei prossimi giorni come protesta estrema nei confronti del governo regionale.
I Comitati in lotta
OSPEDALE TINCHI :LA PROTESTA SI TRASFERISCE A MATERA
I cittadini in lotta a difesa dell’Ospedale di Tinchi non demordono e denunciano che nell’ambulatorio di chirurgia mancano persino le bende. “Neanche a Kabul succede quello che accade a Tinchi”. La direzione poi avrebbe cancellato tutta l’attività chirurgica ambulatoriale di Tinchi caricandola su Policoro. Per questo annunciano una nuova eclatante manifestazione per martedì davanti alla sede materana dell’ASM. Non si attenua dunque la protesta dei cittadini che dal 1° luglio scorso sono in presidio permanente sul tetto dell’ospedale, anzi riesplode con maggior forza e con la ritrovata unità dei comitati. E nel periodo natalizio sono in cantiere altre iniziative nonostante il freddo.E la rabbia cresce anche perché la situazione diventa sempre più intollerabile. “
“La struttura pubblica di Tinchi sembra abbandonata a se stessa -dicono con amarezza i manifestanti- mentre le sofferenze dell’utenza sono sempre più evidenti”. Numerose le lamentele raccolte ultimamente dai comitati nelle ultime settimane da pazienti che si rivolgono alle cure e prestazioni dell’ambulatorio di chirurgia. Le stesse lamentele che si ritrovano anche su Facebook, dove sulla pagina del gruppo che difende l’Ospedale di Tinchi, sono in molti a denunciare la carenza di mezzi, medicine e attrezzature. I pazienti che sono quasi quotidianamente in cura per ulcere o piede diabetico non trovano neanche le garze all’ossido di zinco necessarie per le fasciature, per cui sono costretti a comprarsele in farmacia. Come è noto, nella struttura di Tinchi il trattamento del piede diabetico e delle ulcere viene svolto egregiamente da anni da personale altamente qualificato e preparato.” “Forse in un ospedale di Kabul di Emergency, le bende non mancano” dice con evidente rabbia Rosy, una delle signore che ogni due giorni ha bisogno di una fasciatura e che, nonostante la sua grave patologia è costretta a spendere 24 euro in farmacia, 12 euro al giorno. Una spesa insostenibile per chi ha un reddito esiguo, ma insopportabile anche e soprattutto perché gli spetterebbe di diritto anche per la patologia. Ed uno dei manifestanti aggiunge che l’attività dell’ambulatorio di chirurgia non è neanche codificata. “Abbiamo scoperto -fanno rilevare i manifestanti- che tutte le prestazioni fatte all’ambulatorio di Tinchi risultano caricate dalla Direzione sull’attività di Policoro. Per tutto il 2009 e per tutto il primo semestre del 2010 non risultano prestazioni ambulatoriali chirurgiche a Tinchi, ma a Policoro. Altro che Piano per Tinchi. Altro che gli ospedali non chiudono. Ma la regione sembra essere ancora sorda.” Per il Comitato Difesa “…oggi Tinchi è il risultato di una variazione del Piano Sanitario precedente, fatta illegalmente a colpi di atti monocratici dalla direzione generale nel corso degli ultimi anni. E spesso anche in assenza di atti formali perché si è proceduto anche solo attraverso ordini verbali o telefonici”. Fervono intanto i preparativi per la manifestazione di Martedi 21 dicembre: tre autobus porteranno i manifestanti di Tinchi davanti alla sede materana dell’ASM, per protestare contro la mancanza di risposte ufficiali. Nessun “piano per Tinchi” è stato ufficializzato in questi giorni dai vertici istituzionali regionali così come i manifestanti si aspettavano. Ma non solo loro. Se lo aspettavano anche gli esponenti locali del PD che pure avevano partecipato a Potenza lunedì 13 dicembre a un vertice con l’assessore regionale alla presenza dei segretari regionale e provinciale del partito. Nel corso dell’incontro avevano avuto rassicurazioni sull’accoglimento della proposta avanzata agli inizi di agosto proprio dal PD e successivamente accettata dai comitati in lotta perché coincidente, tutto sommato, con quella dell’Amministrazione comunale. Ma ancora silenzio.
Giuseppe Coniglio