Mettere a disposizione della comunità i dati della pubblica amministrazione significa rafforzare il percorso di trasparenza, allargare la partecipazione democratica dei cittadini alla vita pubblica e offrire un’opportunità per la nascita di nuove imprese.
E’ quanto è emerso ieri sera, nella sala conferenze de “Le Monacelle” nel corso di un incontro pubblico sul tema “Dati Comuni – Beni Comuni – Perché per Matera 2019 gli open data sono interessanti” organizzato dal Comitato Matera 2019.
“Per Matera 2019 – ha detto Rossella Tarantino – è importante rafforzare il processo di trasparenza e di partecipazione attiva dei cittadini mettendo a disposizione i dati della pubblica amministrazione perché in questo modo rendiamo concreta la possibilità di costruire un altro sud, un sud più vicino ai modelli europei”.
Ernesto Belisario, socio di Wikitalia e giurista esperto in Open Government e diritto 2.0, ha illustrato, davanti a una platea di circa 50 persone, le opportunità che si aprono con gli open data ed ha disegnato la geografia attuale della pubblica amministrazione in relazione a questo tema.
“I dati – ha detto Belisario – incidono molto sulla nostra vita aiutandoci a fare delle scelte ed a vivere meglio. E anche a costruire nuovi modelli di business. Non è importante solo per i cittadini, ma anche per la pubblica amministrazione che in questo modo può rendere più efficiente la sua macchina organizzativa facendo di più con meno”.
Nel Mezzogiorno sono solo 2 o 3 i comuni che hanno avviato un percorso di Open data.
All’incontro, moderato da Morena Ragone, Vicepresidente di Wikitalia e componente del Comitato Scientifico Summer School di Rena, è intervenuto l’assessore alla Cultura e Turismo, Alberto Giordano. “La candidatura di Matera – ha detto Giordano – rappresenta una occasione per fare più rapidamente e meglio quello che avremmo dovuto fare comunque. Siamo fortemente interessati ad aprire i dati perché possano essere utilizzati in modo costruttivo. Ma in questo percorso accanto alla volontà politica della pubblica amministrazione c’è bisogno della consapevolezza dei dirigenti e dei dipendenti comunali, e della cittadinanza.
Subito dopo sono intervenuti Matteo Brunati, socio fondatore di Wikitalia, che ha raccontato l’esperienza del Comune di Firenze, fra i primi comuni ad aver messo a disposizione della comunità i dati in suo possesso, e Vincenzo Patruno (progettista Open Data Istat e socio attivo Spaghetti Open Data).
Patruno, in particolare, ha illustrato il percorso organizzativo che occorre per realizzare un progetto di open data.
Questa mattina, Belisario, Ragone, Brunati e Patruno hanno prima incontrato dirigenti e funzionari del Comune di Matera per avviare un percorso di fattibilità degli open data. Subito dopo, lo stesso gruppo ha incontrato la Giunta comunale e il sindaco, Salvatore Adduce.
“Siamo fortemente interessati – ha detto il sindaco – a mettere a disposizione della comunità i nostri dati, dal bilancio alle spese, dai dati riguardanti l’urbanistica e quelli riguardanti il catasto dei beni culturali. Siamo infatti consapevoli che questo processo può abilitare nuove forme di collaborazione tra istituzioni e cittadini, mobilitare l’intelligenza collettiva delle comunità civiche e incanalarla verso fini comuni”:
Al termine dell’incontro, si è dato vita a un gruppo di lavoro che, insieme a Wikitalia, definirà un percorso operativo e un cronoprogramma per dar vita a un sito internet Open data del Comune di Matera.
Feb 11
Domattina vi telefono per l’accesso agli atti.
Vi do carta: vediamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
so già che è una presa per il……………………….. e rischiamo la solita den………….magari per omissione.
a proposito! me ne ero proprio dimenticato e come la mettiamo con l’accesso agli atti a pagamento? uno dei pochi comuni in Italia.
Se mi va scrivo qualcosa.
Certro che di corbellerie se ne dicono qui a Matera
caro Pio, l’ipocrisia di questa gente non manca mai di emergere