“Le immagini della nuova mareggiata che ha eroso un ulteriore tratto di costa a Metaponto, trasmesse nella giornata di lunedì 11 febbraio dal TG3 Basilicata, provocano angoscia e preoccupazione. Non si può più perdere tempo, anzi, si deve guadagnare quello perduto per dare attuazione al ‘Progetto di stabilizzazione della costa mediante barriera soffolta’ definito già da qualche anno per la costa jonica metapontina e attuato solo parzialmente”. Lo afferma Nicola Benedetto, capolista Cd al Senato, ricordando che il 18 settembre scorso il commissario straordinario delegato dalla Regione Basilicata alla mitigazione del rischio idrogeologico ha firmato il decreto per i lavori di mitigazione del fenomeno di erosione costiera del metapontino per una spesa di 1,6 milioni di euro. Se si pensa che l’ Accordo di Programma “Difesa del Suolo” di programmazione e finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico” è stato sottoscritto in data 14 dicembre 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Basilicata, risulta evidente che più di qualcosa non ha funzionato, a partire dalla burocrazia ministeriale e dalla difficoltà a rendere realmente disponibili le risorse finanziarie previste. In verità è questo un comportamento molto frequente da parte dei due Governi che si sono succeduti, sia quello di Berlusconi che quello del prof. Monti.
Adesso i risultati del programma dei lavori sono particolarmente attesi da operatori turistici, in primo luogo i titolari dei lidi, perché senza spiaggia non si fa turismo balneare. Uno degli interventi urgenti previsti e finanziati con l’Accordo – evidenzia Benedetto – riguarda, in particolare, il tratto di Metaponto Lido dove il fenomeno erosivo ha nuovamente mostrato maggiormente la sua incisività e, quindi, il livello di rischio associato continua a presentarsi elevato”.
Feb 12
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2 Comments
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I processi di erosione della costa del Metapontino, provocano angoscia e preoccupazione.
Soprattutto con l’avvicinarsi del 24 e 25 Febbraio.
Come soffrono i nostri politici e la loro sofferenza cresce sempre più.
Figuratevi come soffriranno dopo il 25, quando sentiranno cantare:
Tuuuuuuuuuuuuuuuutti a casa, tutti a casa, voi dovete ritornare, è na vita che ci state, che ci state a rubare.
C’è la zappa che vi chiama, c’è la terra che vi brama, tutti insieme al casolare, voi dovete ritornare.
C’è un vero e proprio menefreghismo istituzionale sulla questione erosione metapontino, c’è da prendersela con tutti: istituzioni, politica, associazioni, lo stesso comune di Bernalda. Ogni volta si tira fuori il problema erosione come un cavallo di battaglia in occasioni elettorali, si elencano gli interventi da fare e i soldi stanziati per poi finire tutto in un non fatto.
Si parla tanto di difesa del territorio, turismo, sviluppo, quale di questi è stato almeno attuato seriamente fino ad ora sulla costa metapontina? Nessuno, la risposta è che uno non eslude l’altro. In queste condizioni di abbandono totale si è dato solo l’imput alle compagnie petrolifere nella ricerca di idrocarburi e allo stato di non abbandonare il progetto deposito scorie; di questo passo ci sarà ancora più abbandono del territorio da parte della popolazione così potranno maggiormente spadroneggiare le ecomafie. Siamo una regione con pochi abitanti, quindi pochi voti contiamo poco, però i nostri politici ancora meno, almeno per quanto interessa il bene della regione, perchè il loro interesse è ben salvaguardato.
A Z Z E R I A M O L I!