L’ulteriore aggravamento della crisi del comparto costruzioni deve essere contrastata adesso. Una priorità che risponde al grido d’allarme lanciato dalle sigle imprenditoriali e sindacali del settore che a un anno di distanza dalla manifestazione degli Stati generali delle Costruzioni tornano con un documento ancora più preoccupante. Uno status quo disastroso che la Provincia di Matera ha sempre denunciato e che è pronta a contrastare tutti insieme, così come richiesto dagli attori protagonisti degli Stati generali ai quali ha già inviato una nota di adesione.
“Oggi – ha dichiarato il presidente della Provincia di Matera – lo stato dell’edilizia lucana è decisamente peggiorato, i dati non lasciano ben sperare e al contrario fanno temere un tracollo definitivo. Tanto il mercato privato delle costruzioni quanto quello delle opere pubbliche continua a registrare valori con segno meno. Contrazione paurosa che ha comportato una caduta dei livelli produttivi e, di conseguenza, di quelli occupazionali di una regione già ostaggio di mutamenti economici e sociali non propriamente positivi.”
“Bene ha fatto il segretario della Feneal Uil Palma – ha proseguito Franco Stella – a evidenziare l’invecchiamento del settore che negli ultimi dodici anni non ha registrato l’ingresso di energie e professionalità nuove se non attraverso contratti atipici spesso rigorosamente non in regola. Una involuzione che ci è costato in questo primo trimestre oltre 13 mila perdite, tra dipendenti e stagionali, che non può proseguire.”
“Lo sviluppo di una regione non può prescindere da investimenti importanti nel settore delle grandi opere pubbliche. In particolare la Basilicata, – ha evidenziato l’assessore alle Reti e infrastrutture strategiche, Angelo Garbellano – anche per la posizione geografica e il conseguente ruolo da protagonista che potrebbe giocare nello scenario euro-mediterraneo, deve liberarsi dell’isolamento viario e dall’arretratezza strutturale in cui versano la stragrande maggioranza dei suoi edifici pubblici. La messa in sicurezza, tanto degli edifici scolastici quanto delle arterie viarie è la priorità sulla quale proviamo a concentrarci, ma il Patto di stabilità e i tagli statali ce lo impediscono. È necessario trovare nuovi canali di finanziamento, oltre che pensare seriamente a un allentamento del Patto o alla sua stessa cancellazione, che consentano agli enti di occuparsi della manutenzione ordinaria, di quella straordinaria, passando per le grandi opere sulle quali sono stati già registrati impegni ufficiali. Il raddoppio della Matera-Ferrandina, per esempio, non può limitarsi a dei piccoli interventi, serve una riqualificazione complessiva. Anche la Bradanica ha bisogno di riprendere i lavori.”
“Questa Provincia, tra circa due settimane ricorrerà l’anniversario dell’ultima emergenza, presenta una situazione infrastrutturale gravemente compromessa, – hanno concluso il presidente Stella e l’assessore Garbellano – una condizione che può essere estesa ad altri settori che interessano la vita delle comunità e dei singoli cittadini. Disagi sociali ed economici forti ai quali rispondere con azioni concrete, partendo dalle proposte che il documento programmatico ha rimesso alla responsabilità di tutte le istituzioni.”
EDILIZIA: AL VIA TRATTATIVA RINNOVO CCNL SETTORE INDUSTRIA. FENEAL-UIL, STAGIONE CONTRATTUALE PARTICOLARE FIGLIA DELLA CRISI
E’ partita martedì 12 marzo la trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia settore Industria tra organizzazioni sindacali di settore, Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e l’Associazione Nazionale dei Costruttori.
Il sindacato in maniera unitaria – riferisce il segretario della Feneal-Uil lucana Domenico Palma – nel predisporre il documento delle rivendicazioni, ha volutamente badato alla concretezza ed al merito della materia contrattuale che sicuramente costituiscono il nostro principale e comune obiettivo. Abbiamo tutti la consapevolezza che questa stagione contrattuale sarà una tra le più difficili della storia della nostra categoria e, perciò – continua – ci sarà bisogno di trasferire, con grande serietà e saggezza, dal tavolo della concertazione al tavolo contrattuale, e viceversa, la comune volontà ad intendersi per un risultato avanzato e soddisfacente, indirizzato allo sviluppo del nostro settore. Si tratterà non solo, di far avanzare – prosegue – la quota dei diritti dei lavoratori del nostro settore e di rivendicare politiche salariali compatibili con le esigenze del mondo che rappresentiamo, per far fronte adeguatamente ai morsi della crisi economica, ma anche di avviare un’intesa che possa essere utile per rinvigorire la ripresa del comparto delle costruzioni, insieme al rilancio dei consumi e al riavvio di un reale processo di crescita economica e produttiva del Paese.”
La piattaforma di Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil contiene rivendicazioni che toccano varie tematiche essenziali ma che mirano tutte ad una maggiore considerazione del settore delle costruzioni fondamentale per la ripresa dell’economia del Paese. Le richieste di aumenti salariali sono di €130 al I livello, di €152 al II livello, di €169 al III livello.
Tra i punti fondamentali vi è la conferma dei due livelli di contrattazione, la riformulazione dell’EVR, l’introduzione della congruità per promuovere e rafforzare la legalità e la regolarità così come anche la richiesta di definizione del lavoro edile in riferimento a tutte le attività che si svolgono nel cantiere, la regolamentazione del distacco comunitario; il recepimento e l’adeguamento della normativa sull’apprendistato. Ed ancora sulla formazione il completamento del percorso per la borsa lavoro e la definizione della funzione degli RLST soprattutto nel rapporto con i lavoratori ma anche come utile consulenza per le imprese.
“Sarà, poi, fondamentale avere una visione strategica della bilateralità – aggiunge Palma – e per questo, se da un lato intendiamo scoraggiare con forza ogni visione minimalista tendente a sminuire il ruolo ormai irrinunciabile degli Enti Paritetici, dall’altro va riconosciuto che è giunto il momento di riflettere sulla bilateralità con una comune visione d’insieme. Infine, il segretario ribadisce la particolarità di questa stagione contrattuale, figlia della grave crisi del comparto dove, prima ancora che questione di politica negoziale, la difesa del salario dei lavoratori – sostiene – deve essere considerata prioritaria questione sociale, non solo per difenderlo dalla crisi e dall’inflazione reale, ma anche per dare risposta alla generale esigenza del Paese di rilanciare i consumi e la crescita. Il Sindacato per questo dovrà rafforzare sia la propria funzione di rappresentanza, sia la missione contrattuale, per questo – conclude – auspichiamo un rinnovo con risultati significativi, pur riconoscendo la palese difficoltà che sono adombrate per le trattative per il rinnovo.”
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