All’ultima ora, a ridosso di Natale, sperando (?!) che, nella petulanza buonistica di mille volontariati locali (siano rese grazie a Dio!), ci si accorga anche della Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla, questa, dal segreto del suo caveau, segnala i dati della sua solidarietà.
Nel 2010 la Fondazione ha ascoltato 247 casi, persone, famiglie, piccole realtà economiche, in difficoltà creditizia e a rischio d’usura.
Di tali casi 52 (21,05%) sono stati accolti. Invece 195 (78,95) non sono stati accolti.
Casi 49 hanno beneficiato di prestiti garantiti presso Banche convenzionate per complessivi euro 617.266. Casi 3 hanno fruito di prestiti diretti per euro 5.500,00 .
La Fondazione ha patito escussioni per euro 60.615,90, ne ha recuperati 30.000,00.
La Fondazione quest’anno ha ricevuto per il suo Patrimonio privato euro 31.195,19 dalla Regione Basilicata; euro 3.500,00 dalla Diocesi di Matera; euro 1.549,00 dalla Provincia di Matera; euro 1.523,00 da privati.
Ieri la Fondazione ha ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Dipartimento del Tesoro) euro 143.757,42. La Fondazione Lucana Antiusura è tra le sole venti Fondazioni beneficiarie anche questa volta di un contributo al suo Patrimonio statale, e ne è fiera e riconoscente.
E’ il caso di ricordare che in Lucania, in questi giorni sono giunti dalla stessa fonte statale per la prevenzione antiusura euro 93.096,80 a Fidagri Basilicata (Marsicovetere); euro 83.787,12 a Continuità Artigiana S.C.R.L. (Potenza); euro 102.406,48 a Cofidi Basilicata (Potenza). Grazie, Stato, ma localmente “videant consules”. E la Regione eroghi ciò che deve erogare per il 2010.
Giusto a completare i dati, per coloro che fossero interessati a fare qualcosa per la Fondazione (intendo per la sua gestione, che costa, nonostante il totale volontariato di qualcuno!), ricordo alcuni numeri riassuntivi di un’opera gigantesca.
La Fondazione dal 1998 ha soccorso 496 casi per l’importo complessivo di euro 5.906.737,00 garantendo con euro 5.086.399,00 prestiti bancari a postulanti ritenuti meritevoli.
Purtroppo alcuni postulanti beneficiari insolventi chiaramente in malafede avranno sotto l’albero di Natale da parte della Fondazione ingannata il carbone nero di lettere e ingiunzioni legali.
Da ultimo merita menzione il fatto che la Fondazione ha pure sostenuto decine di postulanti in difficoltà con derrate alimentari.