La fotogallery dedicata alla presentazione del presepe d’amore per l’Umanità nella sala degli stemmi dell’Arcivescovado, alla performance di Michele Placido nella chiesa del Purgatorio e alla prova generale del presepe viventi lungo via Madonna delle Virtù, la strada scelta per la rappresentazione della Natività.
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LE RIFLESSIONI DI DON BASILIIO GAVAZZENI SUL PRESEPE D’AMORE PER L’UMANITA’
Alla presentazione in arcivescovado del Presepe vivente, il responsabile della Chiesa locale aveva esordito: “Chi fa può fallare, ma chi non fa falla sempre”. A ciò si poteva replicare che non è del tutto vero, non è sempre così, e che obiettare non è ignavia se arriva da chi è avvezzo all’azione. Certo era doveroso tentare di assumere la propria parte in una simile iniziativa, da una posizione di pastoralità e rievangelizzazione. Alcuni sacerdoti avevano dato per tempo chiari segnali sia agli organizzatori sia al responsabile ecclesiale perché ciò fosse possibile. Essi, sensibili alla loro missione e al progetto culturale della Chiesa italiana, senza nessuna voglia di prevaricare, sentivano il bisogno che alle forme dell’iniziativa fosse assicurato il messaggio più autentico del Natale e le parole più pure che lussureggiano attorno ad esso persino nella contemporaneità secolarizzata. Ma che cosa veniva chiesto loro? Allo stesso primo responsabile che cosa veniva chiesto? Il consenso, l’ospitalità in qualche luogo significativo e la benedizione. Gli uomini delle Parrocchie hanno svolto nelle loro sedi le celebrazioni natalizie più degne, con cori, recite e concerti corrispondenti, ma dal Presepe vivente hanno preso le distanze. Il responsabile della Caritas era in trasferta di dovere in quel di Bergamo. Chissà come si è dolorosamente stupito al suo rientro nel ricevere 800 euro distillati da tanta iniziativa per i poveri della nostra città. Era fuori sede lo stesso parroco di San Pietro Caveoso che, dette parole franche, tuttavia aveva predisposto aperta e accogliente, sicuro porto di orazione, la sua inarrivabile chiesetta, con un presepe originalissimo e immagini elette. Ho visto un solo sacerdote, bella testa dedita alla teoresi morale, nel fitto della folla pellegrinante. Vestito da Baldassarre, io, figurante comparso per primo dieci giorni fa nella betlemmìta presepialità di Matera, ma stavolta riconoscibile e in compagnia di Gasparre e Melchiorre, vestimenti confezionati in un laboratorio spoletano e scrigni specifici, dalle 16,15 alle 20,00 ho potuto osservare da fermo in piazza San Pietro Caveoso le moltitudini e il disastro di questo Presepe. Veramente le Potenze Benigne, gli Angeli che vegliano anche su una città, sono intervenuti nell’emergenza a salvaguardare devoti e curiosi da attacchi devastanti di panico e da ogni genere di pericolo. L’anello del serpentone a San Pietro Caveoso è apparso subito inutile e fuorviante. A un certo punto, un gruppo ha spostato irosamente le transenne. Investiti da proteste e contumelie ci siamo trovati ad additare a molti in ritirata l’uscita di sicurezza per il percorso della Via Crucis, dichiarandoci Magi ovviamente in ritardo, indipendenti e incolpevoli, e regalando immaginette giottesche degli Scrovegni. Il numero è stato un fatto, un successo economico per qualche soldino pur finito nei bar, ma che rischio! Nessuno potrebbe sottoscrivere stoicamente i versi di Goethe: “Occhi miei felici, tutto ciò che avete visto, comunque fosse, era pur sempre così bello!” Qualsiasi glossa sull’evento non può che trovarsi in svantaggio, è una mera allumacatura sul gigantismo numerico delle genti calate. Gli organizzatori si sono trovati nell’infelice situazione di apparire meno direttori artistici sprovveduti che magliari e apprendisti stregoni come qualcuno preferisce considerarli. Non c’è proprio da vantare che le attese del Guinness siano state così largamente superate dal numero degli accorsi. C’è da credere un po’ meno al numero dei figuranti fornito da tal Jack Brockbank preposto al conteggio. A non censire le zampe, quanti sono stati davvero i figuranti? dov’erano? iscritti o presenti? presenti il giorno prima, insieme, o a turno? Cari figuranti, così approssimativi, tutt’altro che favolosi, così poveri cristi, dai reumi e dai volti proletari! Cari animali, fratelli animali, a cui sarà stato dato nutrimento sovrabbondante, come avrebbe preteso san Francesco d’Assisi? A essi grazie, comunque. Grazie alla Madonna e a Giuseppe che pur ci si aspettava più giovani, più verosimiglianti, più adolescente lei e più giovane lui. L’evangelizzazione dell’evento è stata affidata solo a un’efficace colonna sonora che forse poteva essere più varia ed evitare la reiterazione della genealogia matteana e che purtroppo è stata intervallata dall’incitamento ossessivo a non sostare nella marcia. La Chiesa locale non ha predisposto il minimo sussidio accompagnatorio. Eppure era necessario almeno spazzolare, riordinare, separare pecore e capri nel gregge delle parole spinte avanti da oltre un mese: Presepe d’Amore (che specificazione!), Pace (quale?), Vita (cioè?), industria culturale (ehm!), princìpi universali (cioè?), laboratori emozionali (quali? dove?), produzione di emozioni (ohibò!), energia (santo cielo! ctonia o soprannaturale?). Ma, Eccellenza, sulla Natività non solo splende la stella caudata, ma anche si riflette con drammaticità la luce del futuro Martire del Calvario. E noi non si evoca tale luce che stria di sangue ogni presepe vero, mentre nelle chiese festeggiamo i Santi Martiri Innocenti (28 dicembre) e facciamo memoria di san Tommaso Becket vescovo e martire (proprio il 29 dicembre), in una stagione in cui la Chiesa è perseguitata da crude ideologie in Occidente e molti cristiani sono costretti alla fuga o martirizzati in molti paesi d’Oriente, in un periodo in cui la questione politica e sociale affligge sempre di più i Lucani, in specie dell’interno, e gli stessi Materani? Eccellenza, dovevamo metterci tutti un po’ più di zelo. Ecco, dalla periferia ecclesiale, esaminando paolinamente, da ogni verso, l’evento da cui siamo usciti indenni, e non mancando di rendere onore allo strenuo fachirismo dei cuori semplici della religione popolare e del turismo di massa, superiore a ogni elitismo politico, ecclesiale e laico, viene da formulare alla nostra città l’augurio di non esporsi più a rischi di tale fatta e di essere più cristoloquente, sia del Cristo della fede sia del Cristo della cultura. Mai dimenticare che il nome di Matera, grazie ai santi padri delle grotte, mistici e non mistici, tutti asceti per la loro miseria, e poi grazie al libro di Levi, e al cinema cristologico, è stato fatto conoscere in larga misura al mondo proprio grazie alla sua associazione con il nome di Cristo. Si troveranno a concordare gli stessi testimoni del corpo e del paesaggio, della matericità e della carne del nostro ambiente, giustamente insorti dalla prima ora contro un’iniziativa improvvida, presagendo da esperti che la nostra ospitalità sarebbe stata soverchiata. Se anche a Matera la Grazia si è fatta paesaggio è un dovere celebrarla nella maniera più fedele e corretta ascoltando tutte le voci locali.
Basilio Gavazzeni
IL PRESEPE VIVENTE DI MATERA NELLA PUNTATA DEL 2 GENNAIO 2011 “ITALIA CHIAMA ITALIA” SU RAI INTERNATIONAL.
Ci saranno anche le telecamere di Rai International a riprendere il presepe vivente in programma martedì 28 e mercoledì 29 dicembre nei Sassi di Matera. La trasmissione “Italia chiama Italia”, condotta dalla giornalista Benedetta Rinaldi, documenterà l’evento religioso promosso dall’Unpli partendo da piazza San Pietro Caveoso per giungere alla grotta della Natività situata in via Madonna delle Virtù. Il documentario sarà inserito nella prima puntata di “Italia chiama Italia”, un nuovo programma culturale di Rai International dedicato alle tradizioni delle festività natalizie, che riscuotono naturalmente grande interesse nei telespettatori italiani che si trovano all’estero per motivi familiari, di lavoro o di studio. La puntata dedicata al presepe vivente dei Sassi di Matera aprirà una serie di puntate speciali che saranno trasmesse da diverse piazze italiane. La prima puntata di “Italia chiama Italia” sarà trasmessa domenica 2 gennaio 2011 prima del tg in onda nella prima serata.
UNA DELEGAZIONE DI LEGAMBIENTE INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MATERA E IL SINDACO DI MATERA: CONFERMATA LA PROTESTA CONTRO IL PRESEPE VIVENTE NEI SASSI A PARTIRE DALLE ORE 19 DI MERCOLEDI 29 DICEMBRE 2010.
Il coinvolgimento degli abitanti dei Sassi nell’evento “Il Presepe più grande del mondo” al centro della riunione svoltasi in Provincia.
Il presidente dell’Ente di via Ridola Franco Stella e il sindaco del Comune di Matera Salvatore Adduce, ascoltate le doglianze espresse dai rappresentanti di Legambiente, Pio Acito e Marcello Santantonio, hanno convenuto sulla volontà di “partecipare, i cittadini residenti nei Sassi e le associazioni, delle iniziative che animeranno il quartiere storico della città di Matera.”
“Un atteggiamento propositivo e allargato che intende rendere i cittadini protagonisti attivi, anche in una ottica di supporto agli eventi, delle scelte che coinvolgeranno quel meccanismo unico, meraviglioso ed estremamente delicato che sono i Sassi di Matera.”
CONSIGLIERE ANGELINO: PRESEPE NEI SASSI VALIDA INIZIATIVA PER RILANCIARE IL TURISMO
“Pur tra mille difficoltà e problemi organizzativi e di comunicazione credo che l’evento “Presepe d’Amore” nei Sassi organizzato dall’Associazione Nazionale delle Pro Loco, e sostenuta da vari enti tra cui il Comune di Matera, sia una iniziativa lodevole che va sostenuta ed incoraggiata. Mi giunge notizia che gli alberghi non hanno più disponibilità di posti letto e che i ristoratori abbiano già prenotazioni sia a pranzo che a cena del giorno 29. L’evento risulterà traino anche per il capodanno per il quale sarebbe opportuno che il Comune organizzasse una manifestazione di piazza come accade in tante città europee. Non comprendo le critiche e l’ostruzionismo preventivo da parte di vari ambienti cittadini che ostacolano qualunque iniziativa porti ricchezza utilizzando strumentalmente sigle ambientaliste o di pseudo cultori della cultura. Matera ha bisogno di più iniziative come questa per fare in modo che la crisi che investe tutti i settori dell’economia, tra cui anche quello turistico, anche a Matera, non pregiudichi gli investimenti dei tanti operatori che hanno creduto in questo settore. Matera se vuole realmente uscire dal proprio guscio e candidarsi autorevolmente a Capitale Europea della Cultura nel 2019, deve rendersi disponibile a ricevere il contributo di quanti guardano alla nostra città con interesse e meraviglia e deve assumere una maggiore coesione e condivisione degli obiettivi strategici lasciando da parte i provincialismi ed i personalismi che da troppo tempo la rendono miope e ripiegata su se stessa”.
Giovanni Angelino, consigliere comunale
PRESENTATO AL COMUNE DI MATERA IL PRESEPE D’AMORE PER L’UMANITA’ IN ARRIVO NEI SASSI DI MATERA
Conferenza stampa nella sala giunta del Comune di Matera da parte dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro loco Italiane) per presentare ufficialmente il presepe d’amore per l’umanità in programma nei Sassi di Matera il 28 e il 29 dicembre 2010. Il presidente Claudio Nardocci al tavolo in compagnia del sindaco di Matera Salvatore Adduce e dell’assessore comunale al turismo Cornelio Bergantino ha spiegato perché Matera è stata scelta come location per il presepe più grande del mondo. In apertura ha smentito la cifra del finanziamento di 140 euro diffusa durante la conferenza stampa promossa dai residenti nei Sassi contrari al presepe vivente. “Su questo progetto del Presepe Vivente stiamo lavorando da un anno. Un evento che abbiamo immaginato come un messaggio d’amore. Insieme a Guglielmo Nardocci, responsabile della comunicazione della nostra Pro loco, abbiamo pensato di poter realizzare il più grande presepe del mondo. Un’idea scaturita dalla presenza capillare delle Pro Loco in Italia e dal fatto che ogni anno vengono organizzate queste rappresentazioni di presepi viventi nelle rispettive città, che raggiungono circa 350 figurati. A Matera potevamo quindi realizzare questo nostro grande sogno. Poi quando abbiamo verificato il percorso ci siamo resi conto che dovevamo ridurre il numero dei figuranti rispetto alle ottocento comparse annunciate in precedenza. Abbiamo affidato la regia dell’evento al materano Pasquale Casamia che ha partecipato a diverse edizioni di Uno Mattina, cercando di offrire ai visitatori un presepe spettacolare e di trasmettere la sensazione di trovarsi in un villaggio di duemila anni fa”.
Così il referente della comunicazione Guglielmo Nardocci: “Matera entra ormai nella Cristologia e forse c’è stato da parte nostra un difetto di comunicazione. Questo presepe vivente è un grande presepe di grandi numeri, come abbiamogià raccontato su “Famiglia Cristiana” (alla conferenza è presente anche il fotografo del settimanale della Cei, Gianfranco Giuliani, che ha realizzato speciali sulla storia dei Pontefici e in particolare su Papa Woytjla, ndr). Per realizzare l’evento ci siamo affidati al passaparola e in questo modo abbiamo coinvolto circa tremila associazioni, alle quali fanno riferimento un milione di persone. A Matera sono in arrivo centinaia di autobus da ogni parte d’Italia e persino da Varese arriveranno in aereo venti persone.”
Sui finanziamenti ottenuti per realizzare quest’evento c’è stata molta confusione. Ci può dire quali sono state le cifre stanziate? “Il Comune di Matera ha garantito 2 mila euro attraverso la fornitura di materiale tecnico, la Provincia ha stanziato 7 mila euro mentre la Regione ha destinato a questo evento 35 mila euro. Complessivamente spenderemo 25 mila euro e questi soldi sono spesi tutti a Matera”.
Il sindaco Adduce: “Quando ci è stato proposto questo evento abbiamo pensato ad una grande organizzazione e invece ci siamo resi conto che si tratta di un evento organizzato in maniera artigianale, che conta molto sulla location rappresentata dai Sassi di Matera Patrimonio dell’Unesco e quindi di tutta l’umanità. Noi come amministrazione siamo tenuti a rispettare questo Patrimonio, a gestirlo e a mantenerlo integro. Questo esperimento ha evidenziato qualche difficoltà ma dobbiamo sempre evidenziare il senso più autentico, che riguarda la valorizzazione del nostro scenario naturale. Voi lo avete connotato come Presepio dell’Amore e l’amministrazione ha cercato di favorire questa manifestazione. Forse si è creata una distorta informazione (il riferimento è ovviamente ai 140 mila euro che in realtà non sono stati stanziati – ndr)”. Voglio precisare che l’ingresso è gratuito e ci sarà solamente la possibilità di un’offerta libera il cui ricavato sarà consegnato alla Caritas.
“Il percorso della manifestazione- spiega Nardocci- scatterà da Piazza San Pietro Caveoso, con ingresso da via Bruno Buozzi a partiree dalle ore 16,30. Alla cerimonia d’apertura parteciperanno i cittadini diversabili accompagnati dal personale della Croce Rossa. Prevista per l’occasione l’esibizione dei cantori Materani, quindi ci sarà la benedizione di Monsignor Ligorio al presepe e ai figuranti per tutta la strada che porta alla grotta della Natività, individuata in prossimità della chiesa rupestre di San Nicola dei Greci. All’ingresso di via Madonna delle Virtù ci sarà il Censore mentre in piazza Postergola (largo Porta Pistola) è stato installato l’accampamento dei romani e degli arabi. I visitatori usciranno percorrendo via Sant’Agostino. L’obiettivo della nostra organizzazione è quello di dare continuità a questo evento, per realizzare ogni anno un presepe vivente in questo luogo meraviglioso dei Sassi di Matera ”.
MATERA: SPECIALE ANNULLO FILATELICO PER L’APERTURA DEL PRESEPE D’AMORE NEI SASSI DI MATERA
In occasione dell’apertura ufficiale de “Il Presepe d’amore nei Sassi”, il presepe vivente più grande del mondo, Poste Italiane ha predisposto – su richiesta dell’organizzatore UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, in collaborazione con il Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata – uno speciale annullo filatelico celebrativo. Per la marcatura dell’annullo, che consentirà di mantenere un duraturo ricordo della manifestazione al via nella suggestiva location dei Sassi Patrimonio dell’Umanità, Poste Italiane allestirà appositamente, mercoledì 29 dicembre, uno stand con servizio filatelico a carattere temporaneo, a disposizione dei cittadini e degli appassionati collezionisti, che sarà attivato in Via Madonna delle Virtù, dalle ore 15.00 alle 21.00
PRESEPE D’AMORE NEI SASSI DI MATERA: INFORMAZIONI UTILI PER SEGUIRE L’EVENTO.
L’Unpli, unione nazionale pro loco d’Italia annuncia sul sito ufficiale le indicazioni logistiche richieste per la realizzazione dell’evento Il presepe vivente più grande del mondo, in programma a Matera nei rioni Sassi mercoledì 29 dicembre 2010.
L’appuntamento per tutti è a Piazza San Pietro Caveoso. I visitatori potranno accedere direttamente da Via Bruno Buozzi dove saranno posizionati sui due lati i gonfaloni comunali della Basilicata con il suono delle arpe di Viggiano. L’ingresso al Presepe d’amore nei Sassi è posizionato tra la suddetta Piazza e Via Madonna delle Virtù. Per circa 700 metri con senso di percorrenza unico (da Piazza San Pietro Caveoso a Via Madonna delle Virtù) si avrà la sensazione di vivere nella Betlemme di 2000 anni fa incontrando soldati romani, popolani, mercanti, artigiani e pastori dell’epoca. Un momento di particolare suggestione, inoltre, sarà suscitato dalla visione della scena della Natività rappresentata in una grotta posizionata circa a metà del percorso. I visitatori potranno poi defluire tra i vicoli del rione Civita ed assistere alla magia che i Sassi di Matera, patrimonio Unesco, sono in grado di offrire.
Si ritiene opportuno che i responsabili di gruppi di visitatori (agenzie, tour operator etc.) facciano pervenire alla segreteria dell’Unpli la prenotazione ufficiale. L’ingresso è previsto per le 17,00 ma già dalle 16,30 sarà possibile accedere alle persone diversamente abili.
ORDINANANZA DEL SINDACO DI MATERA PER DISCIPLINARE LE VISITE AL PRESEPE VIVENTE
Il Sindaco di Matera Salvatore Adduce e l’assessore al turismo e alla cultura del comune di Matera Cornelio Bergantino comunicano che martedì 28 dicembre 2010 avranno inizio le prove generali del “Presepe d’Amore” nei Sassi” che si concluderà nella giornata del 29 dicembre 2010. Prevista la partecipazione di oltre 800 figuranti provenienti da tutta Italia.
Programma di martedì 28 dicembre 2010:
Mattino: Apertura dei laboratori emozionali con possibilità di assistere alla preparazione dei costumi tradizionali del Presepe.
Pomeriggio: Grande prova generale del “Presepe d’Amore nei Sassi”
Programma di mercoledì 29 dicembre 2010
16,30: ingresso visitatori al Presepe Vivente da Piazza San Pietro Caveoso.
I visitatori potranno accedere direttamente da Via Bruno Buozzi dove saranno posizionati, sui due lati, i gonfaloni comunali della Basilicata accompagnati dalle arpe di Viggiano.
L’ingresso al “Presepe d’amore nei Sassi” è posizionato tra la suddetta Piazza e Via Madonna delle Virtù. Per circa 700 metri con senso di percorrenza unico (da Piazza San Pietro Caveoso a Via Madonna delle Virtù).
Saranno presenti figuranti (circa 800) provenienti da tutta Italia.
Durante il tragitto i visitatori incontreranno attori-soldati romani, popolani, mercanti, artigiani e pastori. Un momento di particolare suggestione sarà suscitato dalla scena della Natività rappresentata in una grotta posizionata circa a metà del percorso.
I visitatori potranno poi defluire tra i vicoli del rione Civita ed assistere alla magia che i Sassi di Matera, patrimonio Unesco, sono in grado di offrire.
E’ previsto durante la serata, un grande evento nell’evento: “Il Canto dell’Incanto”, un canto corale sulla base di brani tradizionali.
Con ordinanza n. 419 del 21.12.2010 a firma del Comandante della Polizia Municipale si è provveduto a disciplinare il transito e la sosta veicolare nei Vecchi Rioni Sassi in occasione della manifestazione: “Presepe d’Amore” nei Sassi” del 28 e 29 dicembre 2010.
L’O. D. istituisce il “divieto di transito e sosta con rimozione coatta dei veicoli in via D’Addozio, via Ridola (tratto prospiciente lo stabile dell’amministrazione provinciale), via Casalnuovo (tratto adducente da via Ridola a via B. Buozzi), via Duni, via B. Buozzi, piazza San Pietro Caveoso, via Madonna delle Virtù – compresa l’area sterrata di porta pistola – e via S. Antonio Abate per il giorno 28 e 29 dicembre 2010, dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e comunque sino a cessate esigenze.
In data 29 dicembre 2010 il divieto sarà esteso, con gli stessi orari e modalità, anche, a via Fiorentini individuata, per ragioni di sicurezza pubblica, quale adeguata via di fuga.
E’ interdetta rigorosamente la sosta, anche, negli stalli normalmente riservati agli autorizzati.
PRESEPE D’AMORE PER L’UMANITA’ NEI SASSI DI MATERA: PRESENTAZIONE EVENTO PRESSO SALA DEGLI STEMMI DEL PALAZZO ARCIVESCOVILE
E’ partita ufficialmente la macchina organizzativa che porterà alla rappresentazione del “Presepe d’Amore per l’Umanità” ideato e proposto dall’Ufficio Turismo, Terziario e Promozione integrata del Dipartimento Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata, in collaborazione con l’Unione nazionale delle Pro Loco (Unpli), la Provincia di Matera e il Comune di Matera.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato le autorità istituzionali, politiche, religiose, amministrative, sociali della Basilicata, sono stati illustrati i principi di quello che gli organizzatori definiscono “il presepe vivente più grande e più suggestivo del mondo” che andrà in scena nel percorso-scenario dei Sassi di Matera mercoledì 29 dicembre, a partire dalle 16,30, al quale prenderanno parte circa 800 figuranti provenienti da tutta Italia.
A rappresentare le istituzioni nella sala arcivescovile l’assessore regionale Restaino, l’assessore al turismo del Comune di Matera Bergantino e il presidente della Provincia di Matera Stella mentre per l’organizzazione erano presenti Tomangelo Cappelli, il vescovo della diocesi di Matera-Irsina monsignor Ligorio e il presidente dell’Unpli Leonardo Nardocci, che ha confermato un dato sicuramente importante. “Questo è un evento concepito per esaltare l’aspetto religioso e non per ottenere benefici economici. Per questo ottocento comparse per la prima volta in Italia raggiungeranno la città dei Sassi per dare vita al presepe con il maggior numero di figuranti, che saranno ospiti nella città dei Sassi e parteciperanno a titolo gratuito a quella che non sarà una produzione cinematografica ma una produzione di emozioni. I figuranti hanno accettato di partecipare senza compenso perchè vogliono essere presenti in questa grande rappresentazione con il fuoco nel cuore pur sapendo di dover fare i conti con freddo e gelo”.
La rappresentazione del presepe entrerà nel guinnes dei primati proprio per la numerosa partecipazione dei figuranti: il precedente ha visto la presenza di 350 persone, cifra che sarà nettamente superata nei Sassi di Matera. Dopo gli interventi istituzionali di Bergantino per il Comune, Stella per la Provincia di Matera e di Restaino per la Regione Basilicata, è stato monsignor Ligorio a chiudere la presentazione ufficiale prima di dare spazio alle voci della corale materana, che ha visto la presenza anche di un Re magio molto speciale, interpretato magistralmente da don Basilio Gavazzeni. Monsignor Ligorio, pur sottolineando le difficoltà riscontrate per questa prima edizione, sopratutto di natura logistica per la presenza di residenti negli antichi rioni materani, ha ricordato un vecchio proverbio che recita: “Chi agisce può sbagliare, chi non agisce sbaglia sempre. La Basilicata parla attraverso l’arte, la cultura e la religiosità e questo evento rappresenta una grande occasione di crescita per tutti gli uomini che credono nel mistero della Natività di nostro Signore”.
L’impegno finanziario garantito dalla Regione Basilicata, pari a 120 mila euro, è stato utilizzato per acquistare le attrezzature tecniche che saranno utilizzate durante l’evento. Una registrazione del presepe d’amore per l’Umanità sarà poi trasmessa a gennaio 2011, con data da stabilire, su Rai International.
E dopo la presentazione ufficiale avvenuta nella sede arcivescovile, intorno alle 21,30 è partito lo spettacolo di musica e teatro previsto nella chiesa del Purgatorio, uno dei gioielli storico-artistici e religiosi restituito qualche anno fa alla città di Matera grazie alla sottoscrizione di contributi volontari da parte dei cittadini. A regalare momenti di grande suggestione sono stati l’attore Michele Placido, che ha ricordato le sue origini lucane visto che suo padre è nato a Rionero in Vulture e un duo musicale composto da Davide Cavuti alla fisarmonica e Franco Finucci alla chitarra. Michele Placido ha salutato con un anedotto il pubblico materano che ha partecipato in religioso silenzio alla performance definita un Inno alla vita per l’Umanità. “Era il 1958 quando mio padre mi portò da Matera alcune foto in bianco e nero e io osservando il vostro straordinario paesaggio ho subito pensato che questo fosse il posto ideale per ambientare un presepe. Per questo sono felice di essere qui a parlare di natività a Matera, città che ho sempre amato e nella quale ho lavorato per alcune produzioni cinematografiche. Matera deriva da Mater, la grande madre che rinnova la posta in gioco e decide il destino dell’Umanità con la nascita di Gesù. Ora siamo qui in questa magnifica chiesa per provare a rendere felice l’Umanità e per farlo dobbiamo tutti essere fedeli all’Inno della felicità. Uniamo la potenza della mia voce a quella della vostra voce perchè noi vogliamo vivere in armonia per la felicità dell’Umanità. Quindi dopo aver citato un passo di una poesia di Alberto Moravia l’attore recita l’inno alla vita di Maria Teresa di Calcutta. Lo spettacolo prevede un’alternanza tra la recitazione di Michele Placido e alcuni momenti musicali magistralmente eseguiti dal duo abruzzese composto da Davide Cavuti e Franco Finucci, che si affidano ad alcuni classici per infondere nel pubblico quel senso di pace e fratellanza che solo un posto straordinario come la chiesa del Purgatorio poteva offrire. Ed è proprio Michele Placido a sottolineare questo aspetto: “Mi piace che in questa chiesa ci sia qualcosa di sacro. Anche ad Ascoli Satriano (il paese nel quale Placido ha trascorso l’infanzia – ndr) c’era una chiesa del Purgatorio. Oggi invece al suo posto c’è una banca. (A questo punto abbiamo pensato che per fortuna a Matera è andata meglio visto che il palazzo della Banca Popolare del Mezzogiorno pur penalizzando lo scenario della vicina piazza San Francesco non ha soppresso il gioiello del Purgatorio…). Quindi arriva l’aneddoto legato alla sua chiesa del Purgatorio: “A Rionero le mie zie raccontavano storie di streghe e quando andavo a trovarle mi avvicinavano per scacciare il malocchio. Mi padre, che era emigrato negli Stati Uniti, subiva molto l’influsso delle zie e per spaventarmi diceva che il 2 novembre di ogni anno i morti andavano nelle strade. Secondo una leggenda un giorno una signora, svegliata dalle campane, si era recata alle 4 del mattino nella chiesa del Purgatorio e all’interno aveva trovato davanti a lei una signora che in realtà era un defunto. Quel teschio aveva detto “cummmara questa messa non è per te…” e così per tanti anni questo aneddoto è stato tramandato di padre in figlio dalle nostre parti.” La chiesa del Purgatorio ricorda a Michele Placido l’Inferno e così l’attore interpreta uno dei canti più emozionanti scritti da Dante, quello dedicato a Paolo e Francesca. L’amore per la sua terra, per il cibo e per i profumi è confermato anche nei gesti quotidiani di Michele Placido, che racconta il momento in cui prima di raggiungere la chiesa del Purgatorio si è fermato presso un negozio di frutta e verdura per acquistare delle cime di rapa, una confezione di orecchiette e un vasetto di funghi cardoncelli, di cui va ghiotto. Questa terra ha regalato anche tanti uomini illustri al mondo del cinema e su tutti spicca certamente il grande regista Francis Ford Coppola, originario di Bernalda. Anche questo ricordo da parte di Placido mette in risalto l’amore per la sua terra attraverso un video in cui parlava del padrino davanti ad un piatto tipico della cucina locale, lampascioni, patate e agnello.. Placido, che aveva recitato un passo di Paolo e Francesca utilizzando la raccolta “Poesie lucane: Matera nella giornata Unesco”, pubblicata nel 2007 dalla giornalista Maria Anna Flumero in seguito al concorso di poesia promosso nella città di Matera, sceglie una delle composizioni e la declama con grande sentimento. La lirica sulla quale si sofferma Placido è “genitrice di storia”, scritta da Alessandra De Santis. “L’ Amore che lega la gente e porta ad amare la vita ha dato i suoi primi frutti, spontanei”. Questo il commento di Maria Anna Flumero, direttrice artistica e curatrice del concorso che poi ha portato alla pubblicazione della raccolta di poesie lucane. “E’ stato un gesto di grande emozione e onore per tutti gli autori che hanno partecipato a quel concorso. Adesso spero che si possa istituire il primo festival di Poesia della Basilicata, già proposto nel settembre 2009 ma che non ha ottenuto riscontri da parte delle istituzioni locali. La Poesia, la Basilicata e Matera non sono solo inchiostro su un foglio, ma potrebbero diventare anche il volano per un vero marketing culturale fatto dai cittadini che amano e lottano per la Lucania e ci vogliono restare investendo i propri talenti”. Nella parte finale del suo show Michele Placido torna a ricordare le sue esperienze vissute a Matera con il grande regista Francesco Rosi. Prima di partire da Roma aveva incontrato proprio il regista, che ha chiesto all’attore di salutare tutti i cittadini materani. “Rosi – ricorda Placido – amava i posti in cui girava e sopratutto quelli in cui si mangiava meglio. Di Matera conserva un ricordo eccezionale. Ancora oggi penso alle passeggiate che facevamo in centro dopo aver terminato il lavoro sul set intorno a mezzanotte. Rosi era sempre in compagnia del direttore della fotografia De Santis e mi diceva: “Pensa se ora da uno di quei balconi si affaccia una bella donna e ci invita a bere un bicchierino di liquore…” Placido chiude con una riflessione. “Abbiamo fatto teatro in una chiesa e credo che i due luoghi hanno certamente qualcosa in comune: l’altare è come il palcoscenico mentre i fedeli in questo caso siete voi che avete assistito a questo spettacolo in un posto mistico. La chiusura è affidata ad una lirica che riassume perfettamente l’atmosfera nella quale è stata vissuta la performance: “il silenzio” di Edgar Matthew.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla presentazione del presepe d’amore per l’Umanità e alla performance di Michele Placido nella chiesa del Purgatorio
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IL COMUNICATO UFFICIALE DIFFUSO DALL’UFFICIO STAMPA DELLA REGIONE BASILICATA
E’ stato presentato a Matera, nella Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, l’evento culturale “Presepe d’Amore per l’Umanità” ideato e proposto dall’Ufficio Turismo, Terziario e Promozione integrata del Dipartimento Attività produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata, in collaborazione con l’Unione nazionale delle Pro Loco (Unpli), la Provincia di Matera e il Comune di Matera.
“Si tratta di un evento eccezionale – hanno proseguito gli ideatori della manifestazione che mirerà a far rivivere l’emozione della Natività per giungere al cuore della Gente ed esaltare il significato profondo della vita per promuovere stili di vita più equilibrati”.
Con il Presepe d’Amore – hanno spiegato – è stata prevista anche l’istituzione permanente dei “Laboratori Emozionali -VVV: Vivi una Vita che Vale” per “la diffusione di un Ars Vivendi improntata sul rispetto delle Persone e della Natura, che vuole svelare, tramite la Bellezza del Patrimonio Culturale, la Bellezza della Vita e mira all’esaltazione dei più alti valori simbolici dell’esistenza”.
La manifestazione che culminerà nella rappresentazione del grande presepe vivente del 29 dicembre avrà un prologo nella giornata di martedì 28 dicembre, con l’apertura, al mattino, dei “Laboratori Emozionali” e la possibilità di assistere, per i visitatori, alla preparazione dei costumi tradizionali del presepe e, nel pomeriggio, con la prova generale del Presepe vivente.
Mercoledì 28 dicembre replica al mattino dell’apertura dei “Laboratori Emozionali”. Appuntamento, nel pomeriggio, ad iniziare dalle 16,30 a Piazza San Pietro Caveoso.
I visitatori potranno accedere direttamente da via Bruno Buozzi dove saranno posizionati, sui due lati, i gonfaloni dei comuni della Basilicata accompagnati dalle arpe di Viggiano.
Il Presepe, il cui ingresso è posizionato tra Piazza San Pietro Caveoso e via Madonna delle Virtù, si svilupperà per circa 700 metri con senso unico di percorrenza nell’ambientazione unica ed affascinante dei Sassi di Matera.
Durante il tragitto i visitatori incontreranno attori-soldati romani, popolani, mercanti, artigiani e pastori. Un momento di particolare suggestione sarà suscitato dalla scena della Natività rappresentata in una grotta posizionata circa a metà del percorso.
Ancora un evento, durante la serata: “Il canto dell’Incanto”, canto corale sulla base di brani tradizionali.
Un appello speciale, per la piena riuscita del presepe vivente il 29 dicembre, è stato lanciato nel corso della presentazione ai sindaci di tutti i comuni lucani affinchè partecipino con i propri gonfaloni portati da ragazzi e ragazze, e ai parroci lucani per far suonare a distesa le campane delle chiese al momento dell’inizio dell’evento, “a testimonianza della pietas autentica che unisce, da sempre, la gente di Basilicata”.
Nel corso della cerimonia nella Sala degli Stemmi si è esibita la Corale Materana che ha eseguito “L’Ave Maria” per soprano solista e coro, e “Adeste fideles” per coro; esecutori: Veronica Pompeo – soprano, Polifonica “Rosa Ponselle” by Lams, Andrea Zaccaro – organo portatile, maestro Giuseppe Ciaramella – direttore.
sembrerà un assurdità…ma di manodopera materana in questo evento non c’è proprio traccia.Niente coinvolgimento di operatori professionali del posto, mi riferisco a cine-operatori, artigiani,enti multimediali,tv e radio locali etc…nulla di nulla…Tutto è importato da ROMA…compreso i chiodi per fare i gazebo in legno!!!!…bene bene…ecco come dobbiamo rilanciare la nastra economia…dando denaro fuori e qui’ nulla…tanto siamo incompetenti.Per concludere mi sembra il presepe più politico del mondo…e non dite che è falso. per quanto riguarda gli ambientalisti e meglio che stiano zitti…perchè c’è qualcuno che ha avuto contentini ed appartamenti gratis giù nei sassi…e ho detto tutto.
buon anno.
Accuse pesanti. Un ambientalista ha avuto come contentino un appartamento GRATIS!!!
Come al solito manca la cosa fondamentale … IL NOME E IL COGNOME dell’accontentato e magari anche dell’accontentatore ….
Qualunquismo? 👿
La storia è cosa difficile e ricordarla lo è ancora di più nei lunghi anni di quella che ricorderò come una battaglia di idee molte volte ho sentito sentenze affrettate e non memori della storia , della storia degli “ambientalisti “,come ci chiamano, materani.
Io non sono un “ambientalista” io sono Marcello Santantonio una persona ,un cittadino e niente più ,il comunicato stampa inviato dalla sala controlli della Provincia di Matera è stato magistralmente equivoco e non ha ben chiarito il fatto che niente si annulla.
Le iniziative di rimostranza nei confronti di questo che per loro e tra loro sarà il presepe dell’amore ,sono CONFERMATE.
Nessuno ha delegato Legambiente a fare nulla e Legambiente nulla ha concordato.
con buona pace della polemica e dei politicipolemizzanti che non guardano la storia
Appena tornata dalla manifestazione almeno il 70% dei partecipanti ha fatto o sta facendo commenti negativi sulla serata. Non di certo a livello di contenuto, tutte le intenzioni erano nobili, gli attori mossi da un sincero sentimento di partecipazione, le forze dell’ordine hanno svolto correttamente il loro lavoro. Ma come mai appena fuori dai Sassi senti commenti così spiacevoli da parte dei turisti che non hanno partecipato tramite viaggio organizzato? Perchè chi è venuto autonomamente non sapeva dove andare, cosa succedeva nella folla pochi metri più avanti? Perchè si andava a passeggio con lo “struscio di in mezzo al corso” mentre gli addetti ai lavori ti esortavano a proseguire più rapidamente? Altro che relax, sembrava di stare in Piazza Vittorio Veneto la sera del 2 luglio!
La gente non è stata avvisata, non c’era un manifesto per la città che riportava con esattezza i momenti dello svolgimento dell’evento. La disorganizzazione, dal punto di vista della visita vera e propria al presepe vivente, è stata a mio avviso insufficiente. Perchè i minuscili paesini del Salento si organizzano in maniera egregia per le semplici sagre estive e un turista del tutto estraneo all’organizzazione e al luogo riesce a trovarsi perfettamente a suo agio e con la voglia di tornarci, mentre Matera stavolta non è stata certo all’altezza?
Questa è la storia di Matera, avevamo una possibilità pressocchè unica di farci conoscere…..ma infine ci siamo fatti solo RIconoscere.
Siamo alle solite, non facciamo niente e tutti a dire che città del cavolo non si fa niente non succede niente ecc.ecc.
Facciamo iniziative e poi leggo che il 70% si lamenta, che così che colà ecc.ecc.
Ebbene dico anch’io la mia.
Ho tentato disperatamente di andare a vedere questo benedetto presepe vivente senza riuscirci, però invece di criticare, arrabbiarmi a me si è riempito il cuore di gioia a vedere i sassi così pieni di gente, vedere pulman a centinaia, i bar strapieni, impossibile trovare un posto nei vari ristoranti. Cosa possiamo chiedere di più sono queste le iniziative che servono per fare Matera una attrattiva turistica, poi le cose come sempre potevano essere fatte molto meglio ma basta con il lamento.
Ultima cosa, in una massa enorme di gente che era contenta di essere lì c’era un gruppo veramente patetico che protestava non si capisce contro cosa, se fossero delle persone oneste intellettualmente su quei fogli che portavano in testa dovevano scrivere “SCUSATECI CI SIAMO SBAGLIATI” a meno che non preferiscono che i sassi diventi un rione abbandonato come 15-20 anni fa, ritrovo di sbandati tossici e senza tetto.
RIFLETTETE GENTE RIFLETTETE
Sono d’accordo con gielle. Non avevo mai visto in vita mia così tanta gente nei Sassi, e probabilmente nemmeno mai così tanta gente venuta da fuori, e credo che a tutti i materani dovrebbe far piacere vedere la città invasa in tal modo inaspettato da turisti e visitatori. Questo dovrebbe bastare per zittire le lamentele e trasformarle in proposte costruttive, perchè questo è uno di quegli eventi che potenzialmente, se apportati i dovuti correttivi, può portare la nostra città alla ribalta nazionale ed internazionale.