I protocolli si fanno per essere rispettati
La sala giunta del Comune di Matera sembra essere divenuta un luogo di passerella e non già per quello che dovrebbe essere: un punto di sintesi per attività feconde.
Era il 7 maggio dello scorso anno quando venne sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Provinciale, il Comune di Matera, l’Ente parco della Murgia Materana ed Italcementi S.p.A. Si trattava di un protocollo con ben undici punti operativi ed in particolare l’undicesimo recita testualmente: La Provincia, il Comune di Matera e l’Ente Parco si impegnano, nell’ambito degli obiettivi del presente protocollo, a compiere le attività di loro competenza in tempi ragionevoli, in particolare con riferimento all’istituzione ed operatività del Tavolo Tecnico- Scientifico ed alle procedure di rilascio di eventuali e necessari assentimenti.
I tempi ragionevoli sono soggettivi e possono essere anche di qualche lustro fatto sta che di cosiddetto Tavolo Tecnico -Scientifico se ne sono perse le tracce.
Certo trasparenza e partecipazione sembrano parole desuete per l’Amministrazione Comunale , buone per i discorsi domenicali.
La trasparenza è paragonabile alle acque del torrente Gravina e la partecipazione alla attivazione del tasto “On-Off”.
Del protocollo d’intesa l’unico punto rispettato al momento è la immissione, parziale, in rete dei dati del controllo in continuo delle emissioni al camino.
Della campagna di monitoraggio dei depositi a terra non se ne parla affatto eppure sarebbe stato importante farla con tempestività visto che non è mai stata fatta, in circa 40 anni di attività dello stabilimento, ed un “Bianco” ( situazione presistente all’entrata in funzione dell’impianto) manca,. di tutto questo non si fa più alcuna menzione.
Bisogna dare applicazione a quanto sottoscritto e convocare rapidamente un tavolo per fare il punto almeno su quanto evidenziato e che riguarda solo alcuni punti di tutto quanto sottoscritto, né si può sottacere l’esigenza di esaminare gli interventi di ripristino ambientale delle cave in coltivazione e di darne esecuzione.
Pio Abiusi – Associazione Città Plurale Matera