Matera, 5 febbraio 2011
Le riflessioni e le richieste contenute nella nota divulgata dai docenti e dal personale ATA della Scuola Secondaria di I grado “F.Torraca” non sono solo condivise ma saranno immediatamente affrontate e risolte, appena si sarà ottemperato, da parte del governo Regione, agli impegni presi in seno al consiglio in conseguenza dell’approvazione all’unanimità dell’ODG che ha accompagnato il licenziamento del Piano di Dimensionamento Scolastico Regionale. E’ quanto affermano in una nota congiunta i consiglieri Regionali del PD, firmatari del’emendamento e dell’ODG sopra citati Luca Braia, Vincenzo Viti, Vincenzo Santochirico e Giuseppe D’Alessandro.
Del resto gli obbiettivi , le motivazioni e le analisi contenute nella nota sono state dettagliatamente descritte in fase di discussione dell’emendamento presentato, che prevedeva il mantenimento dello status quo sia del “IV Circolo” che per le scuole medie “Nicola Festa” e “Torraca”.
Al mero scopo di chiarire posizioni e comportamenti ed evitare strumentalizzazioni di sorta, e per rendere ulteriormente chiara la nostra posizione, abbiamo consentito che il nostro emendamento fosse ritirato solo dopo aver ricevuto garanzia di impegno da parte dell’Assessore regionale di mettere in campo, attraverso la tempestiva convocazione di un tavolo tecnico istituzionale scolastico, ogni azione utile alla verifica delle condizioni per il mantenimento delle organizzazione scolastiche “Torraca” e “Nicola Festa” e di rinviare ogni decisione per eventuali accorpamenti agli anni successivi e comunque non prima di aver monitorato attentamente i flussi di iscrizione ancora in corso, dato l’esiguo numero di alunni oggi mancanti per il rispetto del limite di 500 da parte della scuola media “Nicola Festa”.
Siamo certi che il mantenimento degli impegni da parte di tutti, determinerà le condizioni per garantire la continuità didattica in tutti e 3 gli istituti medi rimasti nella nostra città, che potranno, attraverso una opportuna organizzazione e gestione dei flussi da mettere in campo immediatamente da parte dei dirigenti scolastici interessati, riportare i propri iscritti nei limiti consentiti dalla norme nazionali e dalle linee guida regionali.
A tal fine abbiamo sollecitato in data odierna l’assessore regionale alla formazione a dar luogo alla immediata convocazione del tavolo tecnico, richiamato dall’ODG ridal consiglio regionale , al fine di trovare com’era nello spirito della nostra proposta, le condizioni per un’equa risoluzione della vicenda.
I consiglieri Regionali del PD firmatari del’emendamento e dell’ordine del giorno
Luca Braia
Vincenzo Viti
Vincenzo Santochirico
Giuseppe D’Alessandro
Matera, 4 febbraio 2011, ore 21.
In attesa di incontrare nel pomeriggio di sabato il sindaco di Matera nell’androne della sede centrale della scuola “Torraca” si è svolto un incontro al quale hanno partecipato i genitori e i rappresentanti sindacali Lucia Fiore dello Snals, Eustachio Nicoletti della Cgil, Giulio Arenella della Cisl e Greco della Uil. Erano presenti anche l’assessore provinciale Antonio Montemurro. Inoltre hanno preso parte una delegazione di docenti della scuola Media “Nicola Festa” composta da Del Giudice e Paolicelli, la lvice preside Fabrizio della scuola media “Pascoli” e i docenti della scuola “Torraca”. Dall’incontro è scaturito che i genitori non manderanno i loro figli a scuola allungando così i giorni della protesta sino a quando la Regione non farà marcia indietro sulla decisione assunta. Proseguirà naturalmente anche la raccolta firme davanti all’ingresso della sede centrale della Torraca. Prevista anche un’attività di volantinaggio per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questa situazione di malcontento diffuso e generale provocata dalla scelta inserita nel piano di dimensionamento scolastico dal consiglio regionale: una scelta che provocherà una serie di problemi per quanto riguarda l’organico di docenti e personale Ata, la perdita di posti di lavoro per i precari in graduatoria e l’ interruzione di continuità didattica che è la cosa più grave perchè penalizza gli alunnii.
Lucia Fiore dello Snals ha precisato in apertura che: “La questione è aperta ed è un problema che riguarda la scuola media della città di Matera. Questi errori li fa chi non conosce i problemi della scuola. Noi chiediamo che il Piano di Dimensionamento scolastico si possa affrontare subito, a partire da quest’anno e non dal 2012. Purtroppo le nostre problematiche vengono sempre illustrate ai nostri politici ma cambiano gli assessori e siamo costretti a spiegare tutto a coloro che subentrano. Per far capire quanto è avvenuto in seno al Consiglio regionale abbiamo chiesto ai consiglieri Sarra, Viti, Braia, Santochirico di fornirci spiegazioni in merito. La scuola media “Torraca” non aveva problemi per entrare nel dimensionamento e su questo aspetto avevano garantito i consiglieri. In particolare Luca Braia si è detto disponibile al confronto e mi ha riferito di un progetto da presentare all’assessore Mastrosimone. Della scuola media noi possiamo fare un discorso sino al 12 febbraio (giorno in cui scadono i termini per le iscrizioni – ndr) per far capire all’utenza lo studio garantito. Sarebbe auspicabile che uscisse una volontà compatta dalla città di Matera e, nel contempo, bisogna far capire ai ragazzi che non siamo l’uno contro l’altro”. Chiaro il riferimento agli episodi denunciati dalla scuola media Nicola Festa avvenuti in mattinata con il lancio di alcuni botti e minacce da parte dei ragazzi della Torraca nei confronti dei loro coetanei della Festa. Il tavolo di confronto previsto al Comune è uno strumento e un quadro politico che ci da uno spiraglio”.
Brunella Massenzio, presidente del Consiglio Comunale, presente in qualità di familiare di alunna della “Torraca” sottolinea che “L’assessore Mastrosimone è a disposizione per un dialogo costruttivo”.
Un genitore propone di investire un legale della situazione e di rivolgersi al TAR regionale per chiedere la sospensione della delibera del piano approvato. Credo inoltre che la protesta sia opportuna e che non giova a nessuno lasciare i ragazzi a scuola.
L’assessore Montemurro precisa che “Le linee guida della Regione vanno rispettate. Fare ricorso al TAR è opportuno perchè non è chiaro il motivo per cui il consiglio regionale ha deciso l’aggregazione della succursale di piazza degli Olmi alla Festa. La linea politica va avanti e noi siamo qui per contestare quello che hanno fatto. Occorre fare altri giorni di protesta perché non è possibile che in due ore presso la Regione sia stato deciso il taglio della media. Voglio giustificare la Regione ma i politici devonoprogrammare sul territorio. La lotta a mio avviso deve coinvolgere anche il Piano Provinciale”.
La dottoressa De Francesco, madre di un alunno della Torraca non ha dubbi: “Propongo di continuare lo sciopero ad oltranza sino a quando questo tavolo non porti a soluzioni concrete e reali. Noi sacrifichiamo i nostri figli e facciamo tutto per i nostri ragazzi”. Un altro genitore non condivide invece l’idea dello sciopero ad oltranza: “Stabiliamo che sciopero fare in termini brevi ma dobbiamo farlo tenendo i ragazzi a scuola ”.
Il docente Paolicelli della “Festa”: “Mi aspetto una proposta dalla “Torraca”. La Festa non ha fatto alcuna richiesta di dimensionamento e per quanto riguarda la protesta credo che spetti agli adulti mentre i ragazzi devono stare a scuola”
Giulio Arenella della Cisl: “La proposta della “Torraca” è “Lasciateci in pace! Bisogna monitorare la situazione attuale e credo che il grido di Molok sarà l’11 febbraio!”
Il professor del Giudice della “Festa”: “A Matera possono coesistere tre scuole medie senza alcun problema. Noi non abbiamo voluto una situazione del genere. Noi abbiamo fatto un discorso di scuole in orizzontale e non abbiamo fatto mai pressione verso la Regione. Siamo sulla soglia dei 500 alunni e si pensava di poter aumentare il numero degli iscritti con i ragazzi provenienti dal rione Agna. Questa mattina alcuni ragazzi della “Torraca” hanno raggiunto la nostra scuola ed è successo un finimondo. Per evitare che la situazione degenerasse il preside è stato costretto a chiamare la polizia ed a riguardo abbiamo diffuso anche un comunicato stampa (già pubblicato dalla nostra redazione – ndr)”.
Giulio Arenella: “Non dobbiamo confondere i comportamenti dei ragazzi con quelli degli adulti”.
Molto forte il tono di una madre che rivolge a tutte le altre scuole di Matera: “ Mandiamo via e-mail il nostro documento agli esponenti regionali e chiediamo per le scuole un’attenzione particolare. Facciamo un volantino che dica quello che vogliamo. Invito anche i docenti delle altre scuole a raccogliere le firme affinché i nostri politici diventino impopolari per quello che hanno fatto”.
Nel pomeriggio di sabato 5 febbraio a partire dalle ore 16 presso la sala giunta del Comune di Matera è in programma il tavolo di confronto con il sindaco Adduce, il presidente della Provincia Stella, i rappresentanti sindacali e i genitori degli alunni.
Carlo Abbatino
Intervista ad Eustachio Nicoletti – Flc CGIL
Come giudica il sindacalista Nicoletti la manifestazione di protesta promossa dei genitori per contestare la scelta di aggregare il plesso succursale della Torraca alla scuola media Nicola Festa:
“intanto è un segno di civiltà e di attenzione alle problematiche scolastiche riguardanti i propri figli, ma è anche un atto ribellione ai tatticismi politici, che sono inaccettabili. Continuano a rimanere assurde tutte le problematiche, considerando che alla Nicola Festa mancano solo 22 alunni per raggiungere il limite minimo di 500; ed è assurda questa situazione perchè il piano deliberato dalla Provincia di Matera conteneva tutte le soluzioni rispettose dell’organizzazione scolastica e della normativa. Infatti il raggiungimento del minimo previsto dalla normativa, per il caso specifico della Nicola Festa, poteva essere risolto con una mirata programmazione dell’offerta formativa, invece di ricercare soluzioni dannose per un numero consistente di alunni. Dopo la situazione vissuta per circa un mese dal IV Circolo di via Greco, la notizia inaspettata e inattesa di accorpare Piazza degli Olmi alla Nicola Festa smembra e violenta una situazione che di per se viveva un naturale equilibrio. Lo sciopero di oggi è stato indetto dai genitori di tutta la Torraca e non solo da quelli della succursale perchè le ripercussioni e la perdita di continuità didattica coinvolgerà tutti gli alunni. Continuano a rimanere incomprese ed ingiustificate tutte le motivazioni che hanno indotto la giunta regionale prima ed il consiglio in seguito ad adottare questa soluzione che non risponde a nessun ordine organizzativo e didattico. Inoltre risulta essere in contrasto con le scelte operate dal Comune di Matera negli anni passati, in cui il criterio della territorialità aiutava nelle scelte ed era una priorità ai fini del dimensionamento scolastico. Andare in deroga a questo criterio senza aprire preventivamente un dialogo con le parti sociali e della scuola la Regione ha fatto scelte autocratiche”.
Carlo Abbatino
Matera, 4 febbraio 2011, ore 8,30. Hanno aderito quasi tutti alla protesta annunciata dai genitori della Torraca contro la scelta inserita nel piano di dimensionamento scolastico di “strappare” la succursale di piazza degli Olmi alla sede centrale di via Aldo Moro per accorparla alla scuola media Nicola Festa. Solo otto ragazzi hanno rinunciato alla protesta e sono entrati in classe. Al suono della campanella erano quasi tutti davanti all’ingresso della sede centrale della Torraca. Tutti con un solo obiettivo: invitare la Regione a rivedere una scelta che appare alquanto scellerata in virtù della qualità didattica assicurata da questo plesso scolastico. In prima linea con tanto di striscioni colorati gli studenti della centrale e della succursale, sostenuti dai rispettivi genitori, dal dirigente scolastico Iannuzzi, dai docenti e dal personale Ata, dai rappresentanti sindacali di categoria e dall’assessore provinciale Antonio Montemurro. Qualche genitore ha proposto di bloccare anche la strada adiacente l’istituto ma l’ora di punta avrebbe mandato in tilt tutto il traffico nel centro storico cittadino e così i sindacati, d’intesa con il corpo docente e il dirigente scolastico hanno deciso di attendere il sindaco Adduce, che ha subito espresso solidarietà ai manifestanti e si è impegnato ad aprire un tavolo con la Regione per rivedere il provvedimento che penalizza in modo assurdo la scuola media Torraca. Per approfondire la questione il sindaco ha fissato un incontro presso la sala giunta del palazzo di Città nel pomeriggio di sabato 5 febbraio a partire dalle ore 16. All’incontro parteciperanno i rappresentanti dei genitori, il corpo docente e il dirigente scolastico Iannuzzi. Sarà presente anche il presidente della
Provincia di Matera Franco Stella. L’idea è quella di preparare e condividere un documento da inviare alla Regione Basilicata in attesa di in confronto diretto sul tavolo regionale alla presenza dei massimi rappresentanti di Comune e Provincia di Matera. Intanto davanti all’ingresso della sede centrale è stata avviata la raccolta firme per sensibilizzare tutta la comunità materana sul problema che riguarda direttamente la scuola media Torraca ma che naturalmente coinvolge tutto il tessuto sociale cittadino.
Michele Capolupo
Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dalla segreteria della scuola media Nicola Festa.
I docenti, il personale A.T.A e gli alunni della scuola media “N.Festa” avvertono la necessità di denunciare quanto di spiacevole è accaduto questa mattina.
Siamo stati, infatti, spettatori e bersaglio di un episodio increscioso, tanto più grave perché avvenuto all’interno di una istituzione scolastica.
In prima mattinata un corteo scomposto di alunni della scuola media “F. Torraca”, scortato a distanza da alcuni genitori, ha invaso la nostra scuola inneggiando cori da stadio con volgarità raccapriccianti rivolte a docenti e loro coetanei.
Invitati ad uscire, gli stessi alunni della “Torraca”, recatisi nel cortile adiacente la scuola, hanno lanciato botti contro le finestre delle aule, minacciando e rivolgendo frasi provocatorie ai nostri alunni, impegnati nelle attività didattiche.
Ci rendiamo conto che gli ultimi provvedimenti, legati al dimensionamento scolastico, hanno creato tensioni e preoccupazioni, ma gli episodi di questa mattina verso la nostra scuola ci sembrano spropositati e incivili.
Condanniamo, pertanto, l’istigazione e la strumentalizzazione di minorenni, verso i quali tutti ci prodighiamo per educarli ai valore della pace e della convivenza civile.
Proprio perché siamo convinti che i ragazzi sono stati protagonisti ignari degli episodi accaduti stamane, rivolgiamo un sentito appello a tutti coloro che, a vario titolo, si stanno occupando della questione (dirigenti, docenti, personale A.T.A, OOSS, genitori) a moderare i toni e assumere comportamenti civili nel rispetto di tutta la scuola materana.
Comunicato diffuso dalla segreteria della scuola media Nicola Festa
Guarda la fotogallery dedicata alla protesta promossa nella mattinata di venerdì 4 febbraio davanti alla sede centrale della scuola media Torraca.
{phocagallery view=category|categoryid=398}
E’ l’ora della protesta. Per contestare il provvedimento inserito nel piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Regione Basilicata i genitori della succursale della Torraca non faranno entrare i propri figli a scuola nella giornata di venerdì 4 febbraio. La protesta coinvolgerà la succursale di piazza degli Olmi e la centrale della Torraca di via Aldo Moro. Una scelta obbligata per sottolineare lo “strappo” che senza alcun criterio di rispettabilità è stato operato dalla Regione, che ha sottratto la succursale di piazza degli Olmi alla scuola media Torraca per accorparla alla “Nicola Festa”. I genitori hanno deciso inoltre di avviare una raccolta delle firme perchè vogliono che i loro figli restino alla “Torraca”. La decisione è stata condivisa durante un incontro promosso nell’aula magna della succursale di piazza degli Olmi al quale hanno partecipato circa un centinaio di genitori, riuniti in assemblea in seguito alla convocazione del dirigente della scuola media “Torraca” Leonardo Iannuzzi. All’incontro erano presenti i sindacati della scuola Lucia Fiore per lo Snals, Eustachio Nicoletti per la Cigl, Giulio Arenella per la Cisl e Greco per la Uil. Durante l’assemblea sono stati riassunti i fatti che hanno portato, nella logica dei numeri, all’illogica decisione presa dalla commissione della Giunta Regionale per rimodulare il Piano di dimensionamento scolastico. Un piano che è stato stravolto totalmente rispetto alle decisioni assunte dalla commissione provinciale di Matera e condiviso dal presidente Stella, dal sindaco Adduce e dai sindacati. In precedenza il dirigente ha convocato, nella sede centrale di via Aldo Moro, il collegio straordinario dei docenti, del personale Ata e amministrativo per illustrare l’iter che ha portato alla rottura di un sano e armonioso equilibrio che regna tra la sede centrale e la succursale. Un’operazione irrazionale che è stata adottata per salvare la scuola media Nicola Festa, considerata sottodimensionata per 22 alunni in meno. Al termine del collegio i docenti hanno elaborato un documento sottoscritto da tutti i docenti che sarà inviato al presidente della Regione Basilicata De Filippo, all’assessore regionale alla formazione e lavoro Mastrosimone, al presidente della Provincia di Matera Stella, al sindaco di Matera Adduce, al Ministero della Pubblica Istruzione Gelmini e al personale interessato in cui “si contesta quanto deliberato dal Consiglio Regionale di Basilicata il 2 febbraio 2011, in merito allo “scippo” del plesso di Piazza degli Olmi, fino ad oggi sede decentrata della scuola media “Francesco Torraca” a vantaggio della scuola secondaria di 1° grado “Nicola Festa”.
“Riteniamo – si legge nel comunicato – che sia stata un’operazione politica frettolosa , superficiale ed inutile perché si è trattato di un vero e proprio colpo di mano realizzatosi solo in quattro giorni, tenendo volutamente all’oscuro famiglie e operatori, temendo probabilmente eventuali e legittime rivendicazioni e ignorando la delibera del Consiglio Provinciale di Matera del 13 ottobre del 2010 in Matera in materia di dimensionamento scolastico. E’ stata così penalizzata la scuola “Torraca”, perfettamente in linea con i parametri ministeriali per salvare la scuola “Nicola Festa” carente di soli 22 alunni. Ma forse si poteva pensare a soluzioni meno invasive! Sottraendo alla “Torraca” il Plesso “Olmi” si realizza un vero e proprio terremoto sul piano della continuità didattica sia alla centrale che nella sede succursale dove, nello specifico, cambierà per intero il corpo docente a grave danno degli alunni e di tutti gli operatori coinvolti, sviliti ancora una volta nella loro dignità di persone e di professionisti; l’operazione, inoltre, tradisce la consapevole scelta delle famiglie di iscrivere i propri figli alla scuola “Torraca” premiata negli anni per la professionalità del suo progetto educativo. La decisione del consiglio Regionale (a nostro dire scellerata) risolverà momentaneamente e apparentemente il problema del sottodimensionamento sempre più frequente nelle scuole secondarie di primo grado , dal momento che si ritroverà essa stessa sottodimensionata. Alla luce di queste riflessioni- conclude il documento- , facendo nostre le considerazioni, sagge solo sulla carta, del consigliere regionale Luca Braia, che in un suo comunicato sostiene che “Saranno poste in essere adeguate azioni concertative e partecipate perché la riorganizzazione sia prodotta nel rispetto della continuità didattica e i certezze organizzative e programmatorie” per il bene di tutti, auspichiamo e sollecitiamo una deroga finalizzata a soluzioni definitive , concertate e razionali”.
Durante l’assemblea, dopo le dichiarazioni iniziali del dirigente scolastico Iannuzzi, sostenuto da tutto il collego dei docenti, sono arrivate le dichiarazioni dei rappresentanti sindacali di categoria.
La segretaria dello Snals Lucia Fiore: “Questa azione è stata condotta in maniera unitaria rispetto alle scelte da noi condivise. Crediamo che ci sia uno spazio tecnico su cui intervenire per capire quali sono le azioni da poter mettere in campo. Noi suggeriremo un tavolo di concertazione e chiediamo che venga istituito a breve anche in vista delle iscrizioni (previste il prossimo 12 febbraio – ndr). Le graduatorie dei docenti sono comuni e se si sposta una persona, si stravolge tutto”.
Eustachio Nicoletti per la Cigl: “Circa i 22 alunni mancanti alla “Nicola Festa” devo dire che la programmazione seria di una politica scolastica nel nostro territorio di Matera potrebbe favorire lo spostamento della popolazione. E’ una pagina buia quella del dimensionamento scolastico e quello che sta accadendo è di una portata assurda, messa in atto solo per la mancanza di numero di ventidue alunni! La Provincia ha elaborato un piano condiviso da tutti e ci sono stati due mesi di confronti. Con questo Piano è cominciata una catena e nessuno immaginava che in seno al Consiglio Regionale è avvenuta una cosa che non esiste. Questa operazione è fatta da chi non conosce la scuola . Queste cose vanno denunciate e sono d’accordo con il dirigente quando dice che bisogna uscire da questa assemblea con una serie di iniziative e questa cosa va rigettata nella forma che possiamo condividere. La decisione di saire sui tetti (fatta dai genitori degli alunni del IV circolo di Matera,ndr) ha dato un segnale di drammaticità. L’opinione dei genitori deve essere quella di concordare azoni che vanno in tutte le direzioni e bisognerà prenderle insieme”.
Giulio Arenella: “Tutto questo manicomio per tamponare i 22 alunni. Noi ci siamo attivati perché il consiglio ha detto tutt’altro e sopratutto che non sarebbe successo nulla. Noi siamo in regola e bisogna tenere ferma la nostra autonomia”.
I genitori hanno quindo espresso i loro pareri e alla fine hanno deciso di far partire la manifestazione di protesta nella mattinata di venerdì 4 febbraio con la raccolta firme e l’assenza dei propri figli dalle sedi della Torraca di via Aldo Moro e piazza degli Olmi.
Pagina a cura di Michele Capolupo e Carlo Abbatino
se per difendere il diritto alla continuita’ didattica bisogna salire sui tetti delle scuole o peggio ancora assaltare altri circoli, vuol dire che ormai siamo alla frutta,