A conclusione del mandato Catello Aprea traccia un bilancio dell’attività svolta. Il 45 per cento dei casi trattati riguarda il sistema pensionistico. I tempi medi di risposta delle amministrazioni pubbliche sono di circa 30 giorni.
Il difensore civico della Basilicata Catello Aprea ha inviato oggi al Consiglio regionale, alla Giunta regionale e ai presidenti del Senato e della Camera dei Deputati la relazione sull’attività svolta nel 2012 (art. 11 legge regionale n. 5/2007, art. 16 legge n. 127/1997). “Coincidendo con la fine del mandato la presentazione della relazione annuale rappresenta anche l’occasione per fare un bilancio del quinquennio che si è concluso a febbraio scorso”, afferma Aprea sottolineando che “i dati numerici del 2012 (4.976 le richieste di intervento; 3.960 gli interventi effettuati in via breve; 1.016 i fascicoli formalmente aperti) sono in linea di continuità con quelli del quinquennio precedente”.
Anche nel 2012 si registra una prevalenza delle istanze presentate da singoli cittadini (85,6%) su quelle presentate da associazioni (13,8). Come sempre le istanze pervenute riguardano, nell’ordine, gli enti locali (49,4%), la Regione (15,5%), gli enti subregionali (13,2%), le amministrazioni periferiche dello Stato (11,5%), le società erogatrici di servizi (10,3%). L’area tematica più interessata dalle istanze dei cittadini è stata quella del territorio e ambiente (17,2%), seguita da quella dell’erogazione dei servizi (12,6%) e da quella dell’accesso agli atti (9,8%). Consistente è stato anche il numero delle richieste riguardanti le pensioni e prestazioni sociali (8,6%). I Dipartimenti regionali più coinvolti sono stati il Dipartimento Presidenza della Giunta (33,3%), il Dipartimento Formazione e Lavoro (18,5%), il Dipartimento Territorio e Ambiente (14,8%) e il Dipartimento Agricoltura (14,8%).
Degli interventi nei confronti delle amministrazioni periferiche dello Stato l’80% sono stati effettuati per le vie brevi, il restante 20% ha dato luogo all’apertura di fascicoli. La materia che più frequentemente ha formato oggetto di tali interventi è stata quella pensionistica (45%). Si registra un incremento delle istanze provenienti dalla provincia di Matera (35% rispetto al 21% dell’anno scorso). I tempi medi di risposta delle amministrazioni si aggirano sui 30 giorni. Le pratiche definite rappresentano l’83,3% di tutte quelle aperte; quelle definite positivamente ammontano al 57,2%.
“Dai dati sopra riportati – afferma Aprea – emerge che una delle esigenze più avvertite dai cittadini è stata la trasparenza della pubblica amministrazione, sia in materia ambientale che in quella dell’accesso agli atti amministrativi. In quest’ ultimo settore, il difensore civico ricopre un ruolo di particolare rilievo, stante il disposto di cui all’art. 25 della legge n. 241 del 1990. Al riguardo, anche quest’anno si può ripetere sostanzialmente quanto già osservato in precedenza: nonostante la disciplina sul diritto di accesso sia entrata in vigore da più di un ventennio e, pertanto, le sue norme debbano ormai essere considerate patrimonio acquisito nell’ambito dell’azione amministrativa, continuano a presentarsi casi in cui l’accesso viene negato, non solo in fattispecie obiettivamente controverse, ma anche nelle ipotesi in cui pare non esservi dubbio circa la sussistenza, in capo al richiedente, di un preciso diritto all’acquisizione degli atti”.