Conclusi gli incontri in Provincia dedicati al confronto sulle linee politico-programmatiche del Bilancio di previsione 2011 e del Bilancio pluriennale 2011/2013.
Il ciclo di appuntamenti ha visto protagonista tutto il territorio: le associazioni di volontariato, gli enti sub regionali, le Comunità montane, i Gal, la Camera di Commercio, le organizzazioni sindacali, le associazioni imprenditoriali, gli ordini professionali, gli istituti bancari, l’ANAV, gli operatori turistici, gli istituti scolastici e i sindaci.
“Il confronto è stato molto serrato e assolutamente proficuo e ha toccato tutti gli aspetti attinenti lo sviluppo del territorio. Abbiamo illustrato gli strumenti che la Provincia intende elaborare a sostegno delle diverse esigenze in materia di welfare, istruzione, lavoro, ambiente, infrastrutture – ha sottolineato l’assessore al ramo, Domenico Smaldone – senza tralasciare la disponibilità a effettuare verifiche rispetto agli input pervenuti dai diversi interlocutori, poiché i limiti finanziari imposti dai tagli del governo centrale non possono costituire per l’ente Provincia il limite programmatico che ne inibisca il suo ruolo di convergenza e rappresentanza degli interessi dell’intero territorio. Nel corso dei dibattiti sono state evidenziate, infatti, una pluralità di necessità, comprese quelle orientate ad assicurare maggiore speditezza agli interventi, come nel caso della richiesta degli istituti scolastici della messa a disposizione di un plafond dedicato alle piccole spese, esigenze che l’Ente valuterà, nel rispetto delle norme e delle proprie competenze.”
“La possibilità di confrontarsi su documenti che si riveleranno significativi per l’azione amministrativa dei prossimi anni, anche dal punto di vista dell’impostazione del documento, è una testimonianza della disponibilità della Provincia – ha concluso il presidente Stella – a concertare, nei modi e nelle possibilità consentite, una politica congiunta. Soprattutto in un periodo in cui i tagli del Governo centrale hanno prodotto difficoltà enormi agli enti locali c’è bisogno di scelte condivise.”