Arrestato a Matera dagli agenti della Polizia di Stato un giovane materano di trent’anni, S.G., già divorziato, con l’accusa di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della sua ex convivente, una ragazza di 21 anni. Il giovane adesso è agli arresti domiciliari. I particolari sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala Palatucci dalla Polizia di Stato. Il giovane, incesurato e impegnato nel settore edile come muratore è stato denunciato dalla ex convivente, costretta per diversi mesi a subire violenze per avere rapporti sessuali rifiutati dalla compagna. Le minacce sono cominciate dal momento in cui è partita la convivenza, circa due anni fa. A determinare la denuncia che ha fatto poi scattare l’arresto del giovane materano è stato un episodio particolarmente violento, in cui l’uomo dopo aver ricevuto un altro rifiuto in seguito alla richiesta di un rapporto sessuale ha minacciato la sua compagna con un coltello. Durante la collutazione l’uomo ha danneggiato la maglia a lupetto della ragazza, probabilmente nel tentativo di colpirla. La donna a quel punto ha deciso di recarsi in ospedale ma ai medici avevai dichiarato di essersi fatta male cadendo dalle scale. Solo in seguito ha denunciato alla Polizia le violenze che aveva sempre subito in casa da parte del compagno. Gli agenti della Polizia di Stato al termine della perquisizione hanno sequestrato due coltelli, di cui uno a serramanico, con una lama lunga 15 centimetri. L’arresto è stato disposto dal gip di Matera, Roberto Scillitani, su richiesta di Rosanna De Fraia, il pubblico ministero che ha coordinato le indagini per questo nuovo episodio di violenza in famiglia.