Il Patto di stabilità non lascia margini di manovra e penalizza gli investimenti delle pubbliche amministrazioni. A pagare è l’intero territorio, ma a perdere in credibilità e autorevolezza sono gli enti pubblici che, loro malgrado, stanno diventando la prima causa di fallimento delle imprese.”
Il presidente della Provincia di Matera non ha intenzione di cedere all’amarezza, ma il disagio per una situazione sempre più incerta e precaria è forte: “La morsa del Patto di stabilità ha ingessato l’attività di un Ente che deve sostenere 31 comunità in settori strategici come trasporti, infrastrutture e ambiente. Abbiamo una orografia tra le più complesse e disagiate e non potere intervenire su una questione chiave come la viabilità, senza contare l’annoso problema della messa in sicurezza degli edifici scolastici, mette seriamente a rischio la nostra missione. La qualità dei servizi sta pagando un prezzo altissimo e lo sconcerto per i modesti risultati, che pure costano tantissimo all’Amministrazione, sono sotto gli occhi di tutti.”
“Mi sembra evidente come le preoccupazioni e i gravi stati di crisi denunciati in tutta Italia – ha proseguito Stella – chiedano una presa di posizione immediata. È urgente individuare un percorso di rimodulazione della normativa del Patto al fine di garantire agli enti locali la loro capacità a investire sul territorio nell’interesse dei cittadini e delle imprese. I crediti maturati dalle imprese, gli interventi a sostegno del rilancio viario e la messa in sicurezza, così come le emergenze, vanno estromesse dal rispetto del Patto subito.”
Condividendo le preoccupazioni espresse dal mondo delle associazioni di categoria, la Provincia di Matera sostiene le ragioni espresse dal presidente De Filippo nella nota al presidente Monti: “consapevole come lo sforamento del Patto sia diventata, di fatto, l’unica possibilità di sopravvivenza della Basilicata.”