Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’assessore comunale al Governo del Territorio, Ina Macaione.
“Potrei considerare ormai conclusa la parte più significativa del mio lavoro di assessore se l’obiettivo fondamentale che mi riguarda fosse stato di fornire gli indirizzi di base per dotare Matera di una propria Visione della Città. I risultati significativi raggiunti nei sette mesi di delega come assessore del comune di Matera tra cui principalmente il documento di apertura al confronto pubblico sugli “Indirizzi Strategici degli Strumenti di Pianificazione in itinere della Città di Matera e del suo Territorio” sono stati conseguiti in largo anticipo rispetto alle previsioni. E per questo va riconosciuto il lavoro del sindaco e della giunta per aver creato tutte le condizioni favorevoli per produrre questo documento di Valutazione Pubblica Aperta su cui si misureranno necessariamente le effettive volontà di cambiamento e i veri interessi per la crescita civile di comunità più che di infinita frammentazione. Ma ora si richiede un lavoro – che si avvierà nei prossimi giorni – di verifica, implementazione ed apertura da effettuare sia all’interno del Consiglio Comunale e delle Commissioni, che all’esterno nei luoghi pubblici della società civile e dei portatori di interessi. Avendo come tutti dei limiti, soprattutto di tempo, dovrei scegliere se continuare come ho fatto in questi mesi a lavorare senza risparmio di energie oppure alimentare una a volte sterile discussione senza approdi concreti. Mi sono immersa oltre che nel lavoro istituzionale di Assessore, nella attività di animazione dei laboratori di rigenerazione urbana convinta come sono che proprio a me è richiesto un maggiore contributo alla ricerca di risposte convincenti alle tante domande che colpevolmente per troppi anni non hanno trovato risposta. Devo confessare che a volte vengo presa dal dubbio se la mia funzione di ricercatrice universitaria in un campo così complesso qual è la riqualificazione urbana sia conciliabile con quello di responsabile politico di un’amministrazione comunale che proprio nel governo del territorio deve fornire soluzioni equilibrate e sostenibili da tutti i punti di vista. Credo di poter dimostrare che non solo deve essere possibile conciliare le due cose, ma necessario. E risponde esattamente alla “mission” che mi è stata affidata, senza condizioni. La fase che ora si apre è decisiva per due fondamentali motivi. Il primo. I prossimi mesi sono i più importanti perché Matera sia Capitale europea della cultura nel 2019. Tutti i cittadini, a cominciare da me, dovranno concentrarsi per contribuire concretamente affinché si possa conseguire questo importante risultato. Dunque ritengo necessario concentrarsi tutti insieme per favorire il percorso di candidatura. Il secondo. Gli orientamenti definiti negli Indirizzi Strategici e le azioni-obiettivo ad essi congiunti implicano un lavoro che richiede tempi e sedi adeguate di confronto e comprensione. Nasce l’esigenza di sostenere tali azioni sia nell’ambito del Consiglio Comunale, sia al suo esterno. A tal proposito in questa fase a nessuno è consentito distrarsi. Dobbiamo reperire risorse materiali, culturali e sociali per contrastare i grandi problemi che affliggono la comunità a cominciare dal lavoro che manca. La nostra città dispone di grandi energie che devono essere messe a disposizione del cambiamento per lasciarsi alle spalle pratiche obsolete. Dobbiamo dimostrare che siamo maturi per affrontare la sfida del futuro. Non pretendo che tutti giudichino favorevolmente il mio lavoro. Né voglio credere alla tesi del “nichilismo perfetto”, anzi pretendo che mi si giudichi alla fine di un percorso per il complesso di iniziative che si riusciranno a realizzare. Ed è per questo che cerco di contribuire come posso, insieme alla Giunta, al perseguimento di alcuni obiettivi, tra cui: il processo di implementazione del Piano Strutturale (il 25 febbraio è stato approvato il Documento Preliminare per l’avvio della VAS); entro la fine di aprile l’avvio della Conferenza di Pianificazione del Regolamento Urbanistico; completare – e forse incrementare con altre progettualità – il Piano Città, per il completamento della riqualificazione del Borgo La Martella e la ricostruzione della Scuola Bramante; definire in modo più strutturato i Laboratori di Rigenerazione urbana; ottenere un più efficace controllo della qualità delle Opere pubbliche, il completamento del Piano di Gestione Patrimonio Unesco”.
Mar 12
Magari i prossimi giorni ci delizi con tue dimissioni visto il nulla fatto per il bene della città … almeno iniziate tornando a casa e accompagnando al suo paese il vostro Sindaco….
sassi di matera = discarica a cielo aperto,
senza servizi (mezzi di trasporto),
parcheggio gratuito h24 in ogni dove.
questa è matera 2019 capitale di questo……………..
Le riflessioni dell’assessore sono degne di un rivercatore tale com’è, purtroppo si scontrano con il nulla assoluto di questa amministrazione, vogliamo essere coerenti quando i risultati sono a dir poco insoddisfacenti?
Anche per dignità, che comunque come professionisti meritate (ci avete provato), andate a casa rimettetevi con il voto al giudizio dei cittadini.
COME AL SOLITO LA MACAIONE NEI SUOI INTERVENTI DICE TUTTO E NIENTE:IL FRUTTO DI UNA PRESUZIONE A SAPER FARE TUTTO E NULLA DI CONCRETO
Discarica a cielo aperto non solo i Sassi, ma tutta Matera.
E non solo per colpa dei cittadini, ma soprattutto di chi non vigila.
E pensare che il sindaco quasi due anni fa si autocelebrò per una ipotetica politica riformista nel settore dei rifiuti che stava dando frutti, e fu pure elogiato dai vari bubbico, massenzio, stella e compagnia bella.
Adduce parlava di sabotatori che buttavano apposta un po’ di rifiuti per strada in quel momento per fare dispetto non si sa a chi.
Alla faccia: sono assidui e costanti questi sabotatori!
Lasciate il posto ai grillini, che magari qualcosa di buono la faranno, certo più di voi, specialmente a Matera.
se il piano strategico ha gli stessi fondamenti con cui lei ha approvato il ponte di via commercio credo che sia meglio non presentarlo.
Si continua a tirar fuori dal cilindro conigli e fiori di carta, non è che hanno sbagliato mestiere?
Nonostante tutto ” The Show Must Go On”, e la città muore.