La morsa della crisi non lascia le imprese. In Basilicata – secondo i dati Cerved Group – tra il 2009 e il 2012 sono fallite il 2,1% delle società di capitale, anche se, sempre secondo dati Cerved Group, nel raffronto tra il 2011 e il 2012 la situazione è migliorata con un decremento annuo di fallimenti societari pari al 3,7%. Inoltre – evidenzia Prospero Cassino, presidente Confesercenti provinciale di Potenza – se il rapporto denota sia un’accelerazione dei ritardi nei pagamenti nell’ultimo trimestre del 2012, sia un incremento delle societa’ protestate (+16% rispetto allo stesso periodo del 2011), la battaglia avviata dal Presidente De Filippo con la lettera al Premier Monti per ottenere almeno primi ed urgenti segnali di allentamento del Patto di Stabilità, risulta sempre più fondamentale per la sopravvivenza di tantissime pmi lucane che non sono società di capitale e pertanto non rientrano nell’indagine. I ritardi gravi, cioe’ oltre i due mesi, nei pagamenti delle imprese italiane ai loro fornitori, infatti, tornano ai massimi della crisi: erano praticati dal 5,7% del totale delle aziende nel secondo trimestre del 2012, dal 6,1% nel terzo trimestre, per salire al 7,1% a fine anno. E secondo Cerved questi sono casi che ”frequentemente sfociano nel fallimento”. Complessivamente, il numero di societa’ cui e’ stato levato almeno un protesto nell’anno ha toccato nel 2012 quota 47 mila (+8,8% sul 2011): un valore superiore non solo all’ultimo anno pre-crisi, il 2007 (+45%), ma anche rispetto al 2009 (+4,1%). Sempre dal Rapporto si evince che nell’ultima parte del 2012 sono incrementati notevolmente i giorni di ritardo, toccando in media quota 21,5 giorni, che è comunque una media statistica, da noi – dice Cassino – abbondantemente superiore, ed è aumentato il numero di aziende che hanno accumulato ritardi di oltre due mesi: nell’ultima parte dell’anno, hanno saldato in grave ritardo il 7,1% delle imprese analizzate, con un forte incremento del fenomeno in particolare tra le societa’ edilizie.
Mar 13