L’assessore Viti ha condiviso la problematica della delegazione e ha annunciato che investirà la IV Commissione consiliare per una verifica della situazione.
L’assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Basilicata, Vincenzo Viti, e il direttore generale del Dipartimento, Liliana Santoro, hanno ricevuto questa mattina una delegazione del Comitato “Borse lavoro” che lamenta un “allargamento ingiustificato della platea dei soggetti che potrebbero beneficiare della stabilizzazione prevista dalla legge”.
La Borsa lavoro è uno strumento messo in campo dalla Regione Basilicata che promuove un percorso formativo finalizzato alla stabilizzazione dei beneficiari attraverso il riempimento dei posti vacanti negli enti locali.
Dopo aver registrato le istanze sostenute dal Comitato, l’assessore Viti ha affermato di “condividere la legittima richiesta di vedere rispettato il diritto al lavoro nella piena attuazione della normativa” e ha annunciato che investirà la IV Commissione consiliare permanente affinché “si faccia ordine sulla questione nel pieno della legittimità del quadro normativo”. L’assessore al Lavoro solleciterà l’audizione in Commissione del Comitato e chiederà di essere informato sull’evoluzione della vicenda.
Giannino Romaniello (SEL): in agenda nuova giunta un pacchetto di provvedimenti relativi al welfare.
In riferimento all’iniziativa del Comitato Borse Lavoro che, stando alle dichiarazioni diffuse attraverso i giornali, è stata determinata a seguito di un emendamento collegato alla Finanziaria 2013, di cui sono stato il proponente, ritengo opportuno precisare che esso non ha nulla a che fare con il tema della stabilizzazione dei diversamente abili rivenienti dalle Borse Lavoro. Questi ultimi, nel rispetto di quanto definito dalla legge regionale di cui, insieme ad altri consiglieri, sono stato convinto sostenitore, allo scadere del periodo di “tirocinio” possono essere assunti dalle amministrazioni pubbliche per la copertura dei posti vacanti, nel rispetto di quanto previsto dalla LN 68/92 e sue modifiche ed integrazioni. E’ il caso dell’ASP (Azienda Sanitaria Locale Potenza) che, a seguito di incontri avuti in sede regionale con le organizzazioni sindacali, ai quali ho partecipato insieme ad altri colleghi, nel rispetto della norma regionale, ha condiviso la stabilizzazione dei tirocinanti rivenienti dalla platea delle ex Borse Lavoro, presso la propria amministrazione.
L’emendamento al collegato alla Finanziaria 2013, invece, risponde solo all’obiettivo di garantire ai disabili del Programma Work-experience di poter proseguire l’esperienza lavorativa a tempo determinato negli enti in cui hanno svolto l’attività. Nulla quindi a che vedere con scavalcamenti e tanto meno accavallamenti di situazioni.
La copertura dei posti vacanti prevista dalla LN 68/92 e s.m. è un obbligo per le singole amministrazioni, enti e aziende private che, purtroppo, a seguito della liberalizzazione delle assunzioni anche nella P.A. può avvenire, in autonomia, da parte delle stesse con la definizione di tempi, modalità e profili professionali.
Pertanto, la posizione del Comitato, se è condivisibile per le parti attinenti la richiesta del diritto ad un lavoro stabile, non lo è, per la parte che pregiudica il diritto di altri lavoratori a cui di fatto si intenderebbe negare la possibilità di proseguire l’attività della Work-experience. L’emendamento esclude dal calcolo dell’80% della spesa per straordinari e assunzioni a tempo determinato la quota di compartecipazione dell’Ente per le assunzioni a tempo determinato dei diversamente abili e quindi è solo finalizzato a far proseguire l’attività agli interessati. Comprendo le difficoltà di tante famiglie e le preoccupazioni per il proprio futuro ma non fino al punto di scaricare su altri lavoratori responsabilità e colpe che non hanno.
Se responsabilità ci sono, queste vanno ricondotte a chi ha impropriamente utilizzato lo strumento delle W.E. al solo fine di utilizzare personale da sostituire ai propri fabbisogni attingendo alle risorse regionali fuori da ogni programmazione e definizione delle piante organiche.
Credo che la nuova giunta regionale debba mettere in agenda tra le priorità un pacchetto di provvedimenti relativi al welfare, tra cui la riforma più volte annunciate del COPES, l’introduzione del Reddito Minimo o di Cittadinanza, un pacchetto di misure nel quale individuare soluzioni per tutte le categorie più deboli ed esposte alla crisi e al disagio sociale e quindi anche a favore dei cittadini beneficiari delle Borse Lavoro.
VITI, SPAZIO AI GIOVANI.
LA BASILICATA HA NECESSITA’ DI CAMBIARE PASSO.
OVVIAMENTE, TI RINGRAZIERA’ SEMPRE PER QUELLO CHE HAI FATTO.