La conferenza promossa dal sindaco Adduce e dalla società del Matera in sala giunta per annunciare l’esito dell’appello lanciato all’imprenditoria locale.
Penalizzazioni scongiurate per il Matera sino a fine campionato. L’appello lanciato dieci giorni fa dal sindaco Adduce è stato raccolto in parte dagli imprenditori materani (solo il 40% della somma necessaria per coprire le spese destinatae a pagare stipendi e contributi previdenziali è stata raccolta) ma grazie all’intervento del primo cittadino, che ha garantito un contributo a titolo personale e dell’imprenditore Cosimo Muscaridola, già vice-presidente nella precedente gestione in sintonia con Pino Barbano e Tonino Padula, il calcio materanoè salvo, almeno sino a fine stagione. La conferenza stampa, che ha visto la partecipazione al tavolo dello stato maggiore del club biancoazzurro composto da Tommaso Perniola, Cosimo Damiano Cinnella e Giuseppe Fragasso, del primo cittadino che proprio oggi festeggia il suo 56mo compleanno, dell’assessore allo sport Segio Cappella, dell’imprenditore Cosimo Muscaridola e di alcuni esponenti del consiglio comunale: Antonio Fiore dell’UDC, Augusto Toto e Giovanni Angelino del FLI, Angelo Lapolla della lista Stella per Matera e Adduce e Angelo Rubino del PD. Una riunione trasversale dal punto di vista politico proprio per sgomberare il campo da possibili strumentalizzazioni in questa operazione condotta dal sindaco Adduce dopo la richiesta rivolta dal presidente Perniola di reperire fondi per scongiurare penalità nel campionato in corso. Uno scatto d’orgoglio del primo cittadino che è maturato in seguito a quello striscione appeso nei pressi dello stadio XXI Settembre-Franco Salerno prima della gara contro la Vigor Lamezia. “Finiti gli interessi, il Matera resta in mano ai fessi”. Una frase che aveva colpito molto il sindaco Adduce e così è scattata l’opera di sensibilizzazione verso gli imprenditori presenti sul territorio. La somma raccolta non è stata sufficiente ma Adduce e Muscaridola hanno messo mano al portafoglio personale per evitare che Matera facesse un’altra brutta figura a livello nazionale, come quelle che purtroppo si fanno quando succedono incidenti (e in proposito la rissa tra le selezioni Berretti di Matera e Taranto non è stato un bel vedere alla luce di quelle che sono state anche i provvedimenti delle Forze dell’Ordine. Ma in ogni caso si va avanti e il pallone biancoazzurro potrà rotolare in modo più sereno. Il dato curioso è che la proposta avanzata dal sindaco Adduce durante la conferenza stampa rispecchia quanto suggerito nel Contropiede del lunedì che di solito viene dedicato agli aspetti tecnici della gara precedente disputata dal Matera. Questa volta abbiamo deciso di affrontare sopratutto la questione legata alla crisi societaria e ci ha fatto piacere ascoltare dal sindaco la volontà di mettere insieme i piccoli imprenditori e tutte le attività commerciali per assicurare una solida base finanziaria alla società di calcio. La nostra proposta, che invita ad imitare il modello Barcellona con l’azionariato popolare è stata quella prospettata dal sindaco dopo una riunione alla quale hanno partecipato i dirigenti del Matera. Allo studio c’è la possibilità di acquistare quote da 2, 3 o 5 mila euro per sostenere insieme il calcio materano e garantire un futuro più roseo. Tra gli imprenditori che hanno partecipato alla “colletta” per annullare l’emergenza c’è anche Nicola Benedetto, dallo scorso anno esponente del consiglio regionale in quota IDV. Dopo aver garantito un contributo il titolare di Palazzo Gattini e dell’impresa BBC attiva in Val Basento, potrebbe assicurare anche lo sponsor nel prossimo campionato. E’ sfumata invece l’opportunità di ricevere un contributo sostanzioso dall’IperCoop. Interrogato in merito il sindaco Adduce ha dichiarato che le scelte internazionali del centro commerciale non consentono di abbinare il marchio alla maglia del Matera ma in ogni caso saranno i fornitori di riferimento a dare una mano alla società del Matera attraverso forme che saranno studiate nei prossimi giorni. Prevista anche l’apertura di un ufficio marketing presso il Comune di Matera che potrà valutare tutte le proposte utili per favorire l’ingresso di altre risorse economiche all’interno della società. Un pensiero particolare è stato rivolto dal presidente del Matera Tommaso Perniola all’ex patron Angelo Tosto: “A proposito di fessi e di chi ha scritto quello striscione voglio dire a questi tifosi di fare un altro striscione in cui scrivere: Grazie Tosto ma il calcio va avanti”. Posso dire che Tosto ha preso il Matera non per interessi personali ma se poi durante la gestione ha provato anche la strada della politica questo non vuol dire che ha preso il Matera per altri scopi. Dietro il Matera c’è stata sino a qualche settimana fa una persona geniale e credo che vada ringraziata per quello che ha fatto”.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla conferenza stampa in sala giunta che ha confermato il sostegno degli amministratori e degli imprenditori locali al calcio materano
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Il Matera calcio proseguirà il suo campionato. Adduce: la città sostenga lo sport
L’F.C. Matera proseguirà la sua corsa verso la fine del campionato senza problemi di natura economica. Lo ha annunciato il sindaco, Salvatore Adduce, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in serata in Municipio alla quale hanno partecipato l’assessore comunale allo Sport, Sergio Cappella, il presidente della società, Tommaso Perniola, dirigenti, e l’imprenditore Cosimo Muscaridola.
“Ringrazio – ha detto Perniola – tutti gli imprenditori che hanno risposto positivamente all’appello lanciato nei giorni scorsi dal sindaco, Salvatore Adduce, e da Cosimo Muscaridola, perchè il Matera potesse affrontare il campionato senza difficoltà. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie all’impegno personale del sindaco e di Muscaridola che hanno coperto con una dotazione finanziaria personale la parte mancante richiesta per tagliare il traguardo dei 120 mila euro”.
“Di fronte all’appello della società e del sindaco non potevamo restare insensibili”, ha detto Muscaridola. Ed ha aggiunto: “Occorre ringraziare Angelo Tosto per aver accompagnato finanziariamente la squadra fino a questo momento. Il sistema imprenditoriale, a Matera come nel resto del paese vive profonde difficoltà dovute alla crisi economica internazionale. E’ evidente che gli imprenditori sono protesi a difendere essenzialmente le loro attività ed i posti di lavoro. Per questa ragione crediamo che debba essere tutta la città a sostenere la società del Matera Calcio. Nelle prossime settimane promuoveremo la nascita di una sorta di ufficio marketing che sia in grado di raccogliere risorse dalle grandi e dalle piccole imprese, fino ad arrivare ai singoli cittadini per dare alla nostra squadra un futuro più sereno”.
A lanciare l’appello all’intera città è stato il sindaco, Salvatore Adduce. “Dobbiamo evitare ogni strumentalizzazione e guardare alla squadra come ad un patrimonio di tutti perchè sulla maglietta di quei calciatori c’è il nome Matera, il nome della nostra città. Rivolgo, pertanto, un ulteriore appello a tutte le forze economiche della città, a tutte le altre istituzioni, pubbliche e private, ai commercianti, ai singoli cittadini, perchè ognuno, nell’ambito delle singole possibilità, dia il proprio sostegno all’F.C. Matera ed a tutto lo sport materano. Si tratta di un piccolo sacrificio che potrebbe dare grandi risultati. Noi crediamo che questa sia la strada da percorrere e sono sicuro che se tutti sapremo accogliere questa sfida, la vinceremo”.
Ufficio stampa Comune di Matera
Contropiede di SassiLive a cura di Michele Capolupo
Ci saranno pure problemi di natura finanziaria (ma ormai sono all’ordine del giorno in qualsiasi club che vuole fare calcio in Italia), ci sarà pure un calo di spettatori per via dei prezzi alti, della tessera del tifoso, della pay-tv e dell’apatia del materano medio ma il Matera grazie al successo sul Melfi, ottenuto con un pizzico di fortuna e deciso sicuramente dal calciatore diventato il simbolo di questa squadra, lo scugnizzo Luca Giannone, ha confermato la leadeship a livello nazionale per quanto riguarda il calcio di Basilicata. Un riconoscimento importante e che premia i sacrifici di chi non ha deciso di mollare e ci riferiamo naturalmente al presidente Tommaso Perniola. Una persona che va apprezzata sicuramente per aver continuato a tenere in piedi il giocattolo biancoazzurro quando il patron Angelo Tosto ha deciso di non continuare ad investire nel calcio e che ovviamente ha dovuto chiamare in causa il sindaco Adduce per trovare una nuova cordata di imprenditori pronti a difendere quel calcio professionistico ritrovato dopo 13 stagioni vissute nell’inferno della serie D. Come per magia gli imprenditori si sono fatti vivi e se ci sembra lecito chiedere dov’erano fino a qualche settimana fa vogliamo comunque pensare positivo e quindi meglio tardi che mai, anche perché l’intervento ha permesso di evitare la penalizzazione prevista per le società che non provvedono al pagamento dei contributi previdenziali degli atleti tesserati. Ma una volta risolta l’emergenza sarebbe il caso di cominciare subito a discutere insieme su come rafforzare la società del Matera per garantire l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro ed allestire un’altra squadra pronta a fare ancora meglio della Cadregari-band. Noi un’idea ce l’avremmo ed è la soluzione già prospettata qualche anno fa dall’ex presidente Vito Ripoli. Il modello da imitare è quello del Barcellona, che oggi con i suoi 163.000 soci circa costituisce il più grande esempio di azionariato popolare nel mondo. Anche Matera nel suo piccolo potrebbe proporre una società sostenuta non solo dagli imprenditori più facoltosi, che sicuramente non mancano sul nostro territorio, ma anche da quelli che vogliono sentirsi protagonisti di un progetto ambizioso in grado di reggere a lungo termine. Perché non provarci? Se la nuova Banca di Matera sarà costituita con un capitale sociale di 5 milioni di euro attraverso la campagna di sottoscrizione delle quote avviata nelle scorse settimane la stessa cosa potrebbe accadere per la società di calcio. E in questo caso basterebbe anche un solo milione di euro per dormire sonni tranquilli e lavorare ad un Matera ancora più ambizioso. In quel caso sarebbe molto più facile programmare il futuro e sognare anche il ritorno in serie B, quel miracolo sportivo compiuto solo dall’indimenticato Presidente e Senatore Franco Salerno. Con una società più forte dal punto di vista finanziario sarebbe più facile confermare anche lo staff tecnico composto da Dimitri e Cadregari, due persone che costituiscono un binomio perfetto per sperare in qualcosa di più di una semplice salvezza in Seconda Divisione.
Michele Capolupo
La pagellina sui ragazzi di Cadregari a cura di Marco Pisciotta.
Opaca prestazione del Matera, contro un Melfi mediocre tecnicamente, ma molto volenteroso, alla fine si salva solo il risultato. Un pareggio sarebbe stato l’esito più giusto di un match equilibrato e poco esaltante.
Quest’anno i biancoazzurri ci hanno abituato a prestazioni altalenanti contro formazioni abbordabili, denotando vistosi e costanti cali di condizione dopo le soste di campionato. Non può più trattarsi di una coincidenza ed è compito del mister e del suo staff comprendere le cause di questo calo psico-fisico.
In fase offensiva, inoltre, la partenza di Del Sorbo pesa come un macigno e Formuso non sembra in grado di emularne le caratteristiche tecnico-tattiche.La classifica ci sorride e, calendario alla mano, fra tre giornate potremmo ritrovarci in piena zona play-off, ma la partita più importante si giocherà oggi e i protagonisti non saranno i calciatori, bensì gli imprenditori materani!
Musacco 6.5: incolpevole sul gol, salva il risultato nel finale smanacciando un pericoloso cross di Viola: SICUREZZA.
Manetta 5.5: per evitare di andare troppo in affanno in fase difensiva rinuncia sin dai primi minuti alle sovrapposizioni con Giannone. ACERBO
Di Fusco 5: in fase difensiva commette svarioni sbagliando alcuni anticipi. Meno propositivo del solito, indice di un appannamento fisico. SPREMUTO
Villagatti 7: commette l’unico errore della domenica quando tiene in gioco Vianello in occasione dell’1-1 (regolarissimo). Per il resto è impeccabile, una montagna difficilmente scalabile per le acerbe punte melfitane. Dopo l’ennesimo anticipo difensivo è lui a innescare l’azione del 2-1. MURO
Calà 7: finalmente si ricompone quella che doveva essere la coppia di centrali titolari. Meno appariscente di Villagatti, ma molto concreto e, soprattutto, una spina nel fianco della difesa gialloverde sulle palle inattive. SPAVALDO.
Provenzano 5.5: meno preciso del solito e, soprattutto, con una marcia in meno rispetto al suo standard. Raramente era capitato di vederlo agonisticamente in affanno. INCEPPATO
Logrieco 4.5: pessima copia del giocatore ammirato all’inizio del campionato. Crea pochissimo e nell’interdizione è totalmente assente. EVANESCENTE
Capolei 5.5: risente della giornata negativa della mediana proponendosi raramente in fase offensiva. SMARRITO
Formuso 5: Del Sorbo era su un altro pianeta. Anche se i centrali melfitani non sono insormontabili non riesce mai ad impensierirli nel gioco aereo. RIMANDATO
Ancora 5.5: qualche preziosismo di troppo doveva lasciare spazio a molta più concretezza. LEZIOSO.
Giannone 6.5: come i compagni del tridente offensivo non gioca molti palloni e spesso si trova spalle alla porta a distanze siderali dall’area avversaria. Al termine di una prestazione quasi sufficiente esce dal cilindro la sua ottava perla stagionale. DECISIVO
Spilabotte 6.5: molto più incisivo di Formuso, sebbene il ruolo di prima punta non sia a lui più congeniale. Garantisce più profondità e il suo assist di petto a Giannone è al millimetro. CARRO ARMATO.
Stella s.v.
Credo poco nel modello Barcellona, piu reale sarebbe una società fatta da un 3-4 soci molto forti economicamente (uno potrebbe essere benedetto, un altro il rappresentante dell’ipercoop e poi altri) in grado di garantire stabilità finanziaria. Alla fine quest’anno l’ha dimostrato che con uno come Dimitri e un mister come Cadregari basta meno di un milione per vedere una squadra di medio-alto livello, considerando poi che quel milione messo a inizio anno viene in parte rimpiazzato dai contributi di fine anno piu le cessioni dei pezzi pregiati non mi sembra un impegno gravoso, tenendo conto anche che con un opportuno marketing in termini di abbonamenti e biglietti la città ripaga e lo dimostrò in D (non siamo mica Melfi!). Non riesco ancora a capire il perchè Tosto si sia tirato indietro proprio sul piu bello, quando davvero poteva entrare nella storia della sua città. Va bene il dettaglio della politica, ma dopo che sei stato presidente per 3 anni un pò ti ci appassioni.La speranza che torni indietro sui suoi passi è sempre viva, con lui avremmo la certezza di ambire ad alti,altissimi traguardi!