“La necessità e l’urgenza di una nuova giunta regionale ha i volti delle persone impegnate nelle “Borse Lavoro” che hanno protestato davanti la Regione e che sono state sì ricevute da un assessore ma senza una risposta al proprio dramma sociale. Sono questi cittadini “gli ultimi” ai quali fa riferimento il Presidente De Filippo nel commentare l’elezione del nuovo Papa Francesco perché all’attenzione del nuovo Pontefice verso il disagio di uomini e donne nel mondo deve seguire quella politica ed istituzionale anche con piccoli segnali locali”. E’ quanto sostiene Domenico Martino, segretario provinciale di Matera DC-Libertas e vice sindaco di Pomarico.
“Non siamo interessati ad organigrammi se non ad affermare, come ha già fatto il segretario regionale Giuseppe Potenza che il ricorso ad assessori esterni non si capirebbe e sarebbe costoso, ma invece – dice Martino – alle politiche sociali che la nuova giunta intende mettere in campo, oltre che per dare continuità di lavoro ai diversamente abili, a prorogare il Programma Copes e ad introdurre il reddito di cittadinanza che il segretario nazionale del partito di De Filippo ha proposto e pertanto non può ridursi a spot elettorale. La mia esperienza di amministratore è particolarmente frustrante perchè in un piccolo comune le persone ammesse al Programma Copes, che continua ad essere assistenziale e slegato da azioni di inserimento lavorativo, sono poche decine di fronte ad una domanda di almeno alcune centinaia a riprova che la povertà dilaga ed è il primo problema. Ci aspettiamo dunque un esecutivo regionale rinnovato oltre che per i titolari dei Dipartimenti nel programma verso “gli ultimi”. Il rapporto dell’Istat e del Cnel riferisce che sono quantificabili tra 170mila e 175mila i lucani “a rischio povertà” e tra i 130 e i 132 mila quanti in Basilicata “vivono in famiglie con grave deprivazione materiale”. L’Associazione nazionale famiglie numerose proprio ieri ha lanciato un nuovo SOS ricordando ai politici che grazie a migliaia di pacchi di aiuti alimentari tantissime famiglie riescono a sopravvivere. E allora la nuova giunta che ha in mente il Governatore metta al primo posto “gli ultimi”.
Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani, affronta in una nota la situazione di precarietà che si è venuta a creare nella giunta regionale in attesa delle nuove nomine assessorili che dovrebbero essere annunciate nei prossimi giorni dal Governatore Vito De Filippo, che preferisce attendere l’esito dell’inchiesta della Guardia di Finanza sui rimborsi “sospetti” incassati da numerosi esponenti del governo regionale.
Di fronte a tanta efficienza dell’agenzia di stampa di regime (Basilicatanet) non ci resta che alzare le mani: bastano due provvedimenti di ordinaria amministrazione ed un paio di iniziative assessorili per dare (o meglio tentare di dare) l’immagine di una giunta regionale in piena attività. Verrebbe da pensare che, se stanno realmente così le cose, è meglio rinunciare a due assessori come accade da qualche tempo, almeno si risparmia. E perché no, tagliare anche due direttori generali (che hanno compensi superiori agli assessori per via del premio di produzione) non sarebbe niente male, sempre in termini di risparmio. Ma al di là della “facciata” e della presenza (dovuta) del Governatore a Roma per la Conferenza delle Regioni, è sufficiente girare per gli uffici dipartimentali per toccare con mano il clima di provvisorietà e attesa di eventi (nuove nomine) che regna e pesa negativamente sul lavoro quotidiano. E’ pur vero che sempre l’agenzia di stampa di regime ci informa che nonostante l’assenza di un assessore all’Ambiente, la raccolta del “tuber aestivum” è solo posticipata e quindi possiamo stare tranquilli perché c’è chi vigila per il suo regolare svolgimento. La realtà con cui si scontra il cittadino è rappresentata dalla macchina burocratico-amministrativa che “pesa” più di un assessore e che può bloccare dal semplice atto alla determina di spesa (patto di stabilità permettendo). E allora, potrebbe essere quella della nuova giunta l’occasione per mettere in pratica il piano di dimagrimento della burocrazia che pure De Filippo ha da mesi nel cassetto e snellire i passaggi di carte (perché ancora negli uffici circolano carte nonostante il costoso sistema informatico di intranet) a tutto vantaggio della riduzione di spese improduttive e di accorciamento dei tempi di attesa per il cittadino o per l’impresa o per il Comune. Comunque noi che siamo come San Tommaso non ci crediamo alla “storiella” che De Filippo ad interim assessore all’Ambiente e alle Infrastrutture (uno e trino) provveda a tutto e preferiamo una giunta completa. Nei giorni scorsi abbiamo proposto l’istituzione di un Dipartimento Energia (petrolio e non solo), naturalmente accorpato ad altre deleghe. Per noi non è un problema di numeri di assessorati, sicuramente di esterni che costano di più. Piuttosto di mentalità di governo se realmente qualcuno ha capito la lezione del voto. L’indignazione che pure noi vogliamo rappresentare ha bisogno di risposte, altrimenti sarà troppo tardi per recuperare la fiducia dei cittadini che la raccolta di “tuber aestivum” non basterà a soddisfare.