Immigrazione, torna a riunirsi la Commissione regionale. L’organismo presieduto da Luigi Scaglione proporrà un nuovo programma di attività. Santochirico: “Entro il 2013 occorre aggiornare la normativa regionale”. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri Romaniello e Vita.
Un nuovo programma di attività, “per migliorare la ricognizione della realtà dell’immigrazione in Basilicata e socializzare le esperienze messe in atto dal mondo associativo per favorire l’inclusione sociale dei migranti”; l’aggiornamento entro l’anno della normativa regionale del settore; la ripresa a pieno regime dell’attività della Commissione regionale per l’immigrazione, “per ampliare la rete delle associazioni impegnate a vario titolo a sostenere i migranti e coinvolgere pienamente gli enti locali e le Province”; la convocazione di una Conferenza regionale sull’immigrazione: sono gli obiettivi tracciati oggi nella riunione della Commissione regionale per l’immigrazione dal presidente dell’organismo, Luigi Scaglione e dal presidente del Consiglio regionale Vincenzo Santochirico.
“L’immigrazione non può essere considerata un’emergenza, ma un fenomeno da affrontare in maniera continua in un’ottica di inclusione sociale”, ha detto Scaglione ricordando che sono circa 14 mila i lavoratori immigrati che hanno regolarizzato la loro posizione in Basilicata, ma si stima in circa 6 mila unità l’esercito dei migranti che lavorano in nero, senza diritti e senza alcuna forma di assistenza. Per affrontare il problema con le poche risorse disponibili – ha spiegato Lucia Colicelli del Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale della Regione Basilicata – nel 2011 è stato predisposto un Piano che punta ad estendere ai cittadini stranieri i servizi sociali e ad uniformare sul territorio il supporto informativo, con l’obiettivo di realizzare almeno uno sportello informativo per ogni ambito sociale di zona.
Ma naturalmente tutto questo non basta, come hanno segnalato i rappresentanti del mondo associativo presenti all’incontro auspicando la definizione di proposte operative in grado di aiutare i processi di integrazione e di “rete” fra i vari soggetti che operano sul territorio a sostegno dei migranti, oltre che la necessità di rivedere la normativa regionale del settore. Una sollecitazione subito raccolta dal presidente della quarta Commissione (Politiche Sociali) Rocco Vita, che ha parlato tra l’altro della necessità di semplificare le procedure e la stessa composizione dell’organismo, per metterlo nelle condizioni di funzionare meglio. Mentre il consigliere Giannino Romaniello, che aveva sollecitato la convocazione della riunione di oggi, ha sottolineato che occorre innanzitutto una ricognizione delle risorse disponibili per fornire risposte su tutto il territorio in maniera non episodica.
“Serve una riflessione collettiva per permettere all’intera comunità regionale di condividere gli obiettivi di integrazione sociale delle politiche regionali per i migranti” ha detto in conclusione Santochirico auspicando che la nuova legge regionale sulla materia nasca anche dal confronto con la legislazione delle altre Regioni del Sud, con le quali occorre muoversi in maniera coordinata.